Un nuovo gruppo di migranti è arrivato oggi nel porto di ortona, in provincia di chieti, a bordo della nave ong ocean Viking. Le persone sbarcate provengono principalmente da bangladesh, somalia e pakistan, con la presenza di nuclei più piccoli di egiziani, iraniani, sudanesi ed eritrei. Le operazioni di accoglienza e primo intervento si sono svolte nel rispetto delle procedure già consolidate e con il coinvolgimento di diversi enti locali.
Lo sbarco al porto di ortona e l’intervento delle autorità
Nel corso della mattinata la nave ocean Viking, battente bandiera norvegese, ha attraccato nel porto di ortona con a bordo 108 migranti. La maggioranza dei passeggeri proviene da paesi asiatici e africani, tra cui bangladesh, somalia, pakistan, egitto, iran, sudan ed eritrea. L’operazione è stata coordinata dalla prefettura di chieti, che ha messo in campo un piano operativo già testato nelle precedenti emergenze migratorie.
La banchina riva nuova ha ospitato le fasi iniziali dello sbarco. Qui sono intervenuti la questura di chieti e il comando provinciale dei carabinieri, impegnati nelle verifiche di sicurezza e nell’identificazione di ogni persona. Il reparto operativo aeronavale della guardia di finanza e la capitaneria di porto hanno cooperato per le questioni legate alla gestione dell’attracco e dei controlli più specifici. Il contesto non ha mai rischiato di degenerare durante le procedure, che si sono svolte in modo ordinato.
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Supporto sanitario e logistico durante le operazioni a ortona
Parallelamente alle attività di controllo, il personale sanitario ha garantito assistenza immediata a tutti i migranti sbarcati. Un’équipe del 118, insieme agli operatori del comitato di chieti della croce rossa, ha effettuato prima una prima valutazione delle condizioni di salute. Inoltre ha supportato i controlli in fase di identificazione, collaborando con l’agenzia regionale di protezione civile, rappresentata anche dal personale del CNAB del comune di ortona.
L’ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera è salito a bordo della nave per effettuare i primi accertamenti medici a bordo stesso. Subito dopo lo sbarco, i migranti sono stati condotti in una struttura predisposta dalla croce rossa nella zona di contrada tamarete sempre a ortona. Qui le visite mediche e gli approfondimenti sono proseguiti per escludere patologie e fornire un primo supporto specifico, nonché per organizzare la loro sistemazione definitiva.
Distribuzione dei migranti in italia, i trasferimenti previsti
Dopo le operazioni preliminari, è stato previsto il trasferimento dei migranti in base alle disposizioni del ministero dell’interno. In totale 40 persone saranno spostate verso la lombardia, mentre in abruzzo resteranno 45 adulti e 23 minori non accompagnati. Questi ultimi richiedono particolare attenzione per i percorsi di accoglienza e tutela che le autorità locali dovranno garantire. La presenza di minori ha influito sulle decisioni riguardo la destinazione.
Con questa nuova accoglienza ortona conferma il proprio ruolo di snodo importante nella gestione degli sbarchi nel centro adriatico. La cooperazione tra enti locali, forze dell’ordine e associazioni umanitarie è tornata a svolgere un ruolo centrale. Tra le sfide ancora aperte ci sono l’assistenza sanitaria a lungo termine e l’organizzazione delle successive fasi di inserimento sociale dei migranti.