Aumento dei prezzi per Ferrari e preoccupazioni nel settore automobilistico dopo i dazi USA

Le nuove misure doganali statunitensi colpiscono il settore automobilistico europeo: Ferrari aumenta i prezzi, Stellantis avvia dialoghi con l’amministrazione Trump e Volkswagen monitora attentamente la situazione.

Aumento dei prezzi per Ferrari e preoccupazioni nel settore automobilistico dopo i dazi USA

Aumento dei prezzi per Ferrari e preoccupazioni nel settore automobilistico dopo i dazi USA - unita.tv

Le recenti decisioni del governo statunitense riguardanti l’introduzione di dazi del 25% sulle importazioni di automobili hanno scosso il settore automobilistico, in particolare i costruttori europei. Marchi di prestigio come Ferrari, Stellantis e Volkswagen stanno già adattando le loro strategie commerciali per affrontare le nuove sfide economiche. Questo articolo esplora le reazioni delle case automobilistiche e le implicazioni di tali misure.

Ferrari e l’aumento dei prezzi

Ferrari ha annunciato un incremento dei prezzi fino al 10% per alcuni dei suoi modelli in risposta ai dazi statunitensi. La casa automobilistica di Maranello ha chiarito che gli ordini effettuati prima del 2 aprile 2025 non subiranno variazioni di prezzo, ma i modelli come Ferrari 296, SF90 e Roma manterranno le condizioni attuali indipendentemente dalla data di importazione. Tuttavia, per i modelli Purosangue e 12 cilindri, l’aumento dei prezzi sarà parziale, riflettendo le nuove condizioni doganali.

In un comunicato, Ferrari ha confermato che gli obiettivi finanziari per il 2025 rimangono invariati, sebbene ci sia un potenziale rischio di una diluizione di 50 punti base sui margini di redditività. Questo scenario evidenzia la necessità per Ferrari di adattarsi rapidamente alle nuove condizioni di mercato, mantenendo al contempo la qualità e l’esclusività che caratterizzano il marchio.

Stellantis e le preoccupazioni per il mercato nordamericano

L’American Automotive Policy Council , che include Stellantis, General Motors e Ford, ha avviato un dialogo con l’amministrazione Trump per discutere l’importanza della competitività del settore automobilistico negli Stati Uniti. John Elkann, amministratore delegato di Exor, ha espresso preoccupazione per l’accessibilità dei prodotti “Made in America” e per le conseguenze che l’incertezza economica potrebbe avere sulla domanda.

Elkann ha sottolineato l’impegno di Stellantis nel concentrarsi sulle performance aziendali nel 2025, evidenziando una significativa ristrutturazione che ha coinvolto oltre la metà delle attività, tra dismissioni e nuovi investimenti. Questo approccio mira a garantire la resilienza dell’azienda in un contesto di mercato in continua evoluzione.

Volkswagen e il monitoraggio della situazione

Il gruppo Volkswagen sta seguendo con attenzione gli sviluppi legati ai dazi statunitensi e sta valutando l’impatto potenziale sulle sue catene di fornitura e sulla rete di produzione. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che gli Stati Uniti rappresentano un mercato cruciale, con investimenti recenti superiori ai 14 miliardi di dollari, contribuendo così a migliaia di posti di lavoro ben retribuiti.

Volkswagen condivide le preoccupazioni espresse dagli esperti riguardo alle conseguenze negative che i dazi e le eventuali contromisure potrebbero avere sulla crescita economica negli Stati Uniti e in altre aree. L’intera industria automobilistica, insieme alle catene di fornitura globali e ai consumatori, potrebbe subire effetti avversi significativi, rendendo la situazione ancora più complessa per i produttori di automobili.

La reazione delle case automobilistiche europee ai dazi statunitensi dimostra come le politiche commerciali possano influenzare profondamente il mercato globale, costringendo i produttori a rivedere le proprie strategie per rimanere competitivi.