La gestione delle concessioni balneari in Italia continua a dividere: mentre alcuni comuni hanno scelto di prorogare i contratti esistenti fino al 2027, altri hanno già indetto nuove gare per assegnare gli spazi davanti al mare. Questa doppia modalità sta generando un numero crescente di cause davanti ai tribunali amministrativi regionali e anche al Consiglio di Stato, creando incertezza sul futuro immediato della regolamentazione.
Situazioni diverse nella gestione delle concessioni balneari
Dopo l’introduzione della legge 166 del 2024, che recepisce la Direttiva Bolkestein, i comuni italiani si sono mossi in modo differente per affrontare la questione delle concessioni pubbliche sulle spiagge. Da una parte ci sono amministrazioni che hanno deciso di estendere fino al 30 settembre 2027 i contratti già in essere. Dall’altra, alcuni hanno invece preferito avviare subito le procedure di gara per affidare nuove concessioni, conformandosi alle disposizioni europee.
Questa alternanza di strategie ha provocato una serie di ricorsi legali. Il Consiglio di Stato a Roma ha recentemente chiarito che, in condizioni di urgenza e in vista dell’avvio della stagione balneare, va privilegiato l’interesse pubblico alla conclusione rapida delle gare. “Il principio fa decadere il diritto alla continuità di gestione dei concessionari uscenti,” che avevano chiesto di mantenere in vigore i contratti fino alla definizione definitiva delle nuove procedure. Questa pronuncia sottolinea l’intenzione delle autorità di accelerare assegnazioni e affidamenti in modo da garantire la regolarità delle attività.
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Boom di presenze sulle spiagge già da inizio maggio
Il primo weekend di maggio 2025 ha anticipato l’estate lungo gran parte della costa italiana. Grazie a un meteo favorevole, le spiagge hanno accolto un numero elevato di turisti e residenti determinati a godersi i primi tuffi. Le località balneari hanno registrato presenze record, con servizi pronti e aperti ad accogliere il pubblico. L’affluenza sostenuta ha trasformato questo ponte festivo in un vero e proprio debutto della stagione, compensando in parte l’instabilità del tempo annunciata per le settimane successive.
La romagna tra le mete più affollate
La Romagna si è distinta per il pienone registrato tra Rimini, Riccione, Cattolica e Milano Marittima. Gli stabilimenti balneari hanno raggiunto il tutto esaurito e ristoranti e bar hanno dovuto organizzare doppi turni per rispondere alla domanda elevata, soprattutto negli orari di pranzo. La presenza di visitatori stranieri è aumentata rispetto agli anni scorsi, innescando anche un indotto economico legato a eventi culturali, musicali e gastronomici che si sono susseguiti tra le diverse località.
Eventi e manifestazioni tra romagna e versilia attirano turisti
Nel riminese, il “Dream Fest” al parco Marecchia ha animato la città con una serie di concerti e dj set, mentre a Cervia si è svolto il 45° festival internazionale dell’aquilone Artevento. L’evento ha riunito artisti da diverse nazioni, con un messaggio attento agli aspetti ambientali e culturali legati a questo antico gioco popolare. Cesenatico ha proposto “Azzurro come il pesce”, una manifestazione dedicata alla degustazione del pesce azzurro locale, che ha riscosso molto interesse tra i visitatori.
Versilia tra spiagge e cultura
Anche in Versilia spiagge e locali hanno vissuto una giornata di grande attività. A Viareggio, la quantità di bagnanti ha imposto ai ristoranti di lavorare a pieno regime per tutto il giorno, una spinta concreta all’economia sui lungomare. Questi eventi rappresentano un mix tra turismo balneare e offerta culturale, un connubio che attrae numerosi visitatori in questa fase d’apertura della stagione estiva.
Impegno su pulizia e sostenibilità sulle coste pugliesi e campane
Le coste della Puglia hanno visto affollamenti intensi a maggio, con famiglie e gruppi di amici intenti a godersi il mare limpido e le temperature miti. A Bari, il comitato “Cittadinanza attiva Spiaggia Pane e Pomodoro” ha organizzato interventi di pulizia dell’arenile, un esempio concreto per promuovere comportamenti responsabili e una fruizione sostenibile delle spiagge.
Nelle Marche, le spiagge hanno aperto anticipatamente, con stabilimenti e ristoranti presi d’assalto sin dalle prime ore del mattino. I bagnanti hanno approfittato del ponte di primavera per i primi bagni e per le attività all’aria aperta. Anche Napoli ha registrato affluenza elevata, soprattutto nella spiaggia di Posillipo. Qui però l’affollamento ha acceso delle richieste da parte dei residenti, che chiedono misure per contenere la pressione sul territorio, garantire pulizia e controllo, e salvaguardare la sicurezza delle persone. Questa solleva un tema su come gestire il turismo nelle città grandi, per evitare disagi e tensioni locali.
Le prime settimane di maggio 2025 mostrano quindi un quadro complesso tra questioni amministrative e vivacità delle presenze estive sulle coste italiane. Gli equilibri tra affidamenti, ricorsi legali e valorizzazione turistica restano al centro dell’attenzione delle istituzioni e degli operatori del mare.