Una dieta a basso contenuto di fodmap aiuta a migliorare i sintomi gastrointestinali nelle donne con endometriosi
La dieta a basso fodmap può alleviare i sintomi intestinali nelle donne con endometriosi, migliorando la qualità della vita e suggerendo un approccio integrato nella gestione della malattia.

Uno studio australiano della Monash University evidenzia che una dieta a basso contenuto di fodmap può ridurre significativamente i sintomi intestinali nelle donne con endometriosi, migliorando la qualità della vita e integrando le terapie tradizionali. - Unita.tv
La gestione dell’endometriosi passa anche attraverso l’alimentazione. Recenti studi australiani indicano che ridurre i fodmap nella dieta può portare sollievo significativo alle donne che convivono con questa malattia, soprattutto per i sintomi legati all’intestino. La sindrome dell’intestino irritabile e problemi gastrointestinali sono spesso ignorati durante la diagnosi e la cura dell’endometriosi. Lo studio condotto dalla Monash University fa luce su questa correlazione e propone una strada nuova per migliorare la qualità di vita di molte pazienti.
Lo studio australiano: come è stato condotto e cosa ha dimostrato
La Monash University, nota per i suoi studi sul fodmap, ha realizzato una ricerca coinvolgendo 35 donne over 18 con endometriosi diagnosticata e sintomi gastrointestinali. Le partecipanti hanno mantenuto la loro dieta abituale per una settimana, poi per 28 giorni metà di loro ha seguito un regime alimentare povero di fodmap. L’altro gruppo ha continuato con una dieta tradizionale conforme alle linee guida australiane.
I risultati sono chiari: il 60% di chi ha ridotto i fodmap ha sperimentato un calo dei sintomi intestinali di circa il 40% rispetto al gruppo di controllo. I miglioramenti hanno riguardato dolore addominale, gonfiore, regolarità intestinale e consistenza delle feci. Questi segnali indicano un beneficio concreto che può alleggerire il quadro clinico, in particolare per chi soffre di stitichezza.
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Lo studio, pubblicato sulla rivista Alimentary Pharmacology and Therapeutics, è stato guidato dalla dietista e ricercatrice Jane Varney, che ha sottolineato come sia la prima volta che si osservi un collegamento diretto tra dieta a basso fodmap e riduzione dei disturbi intestinali nell’endometriosi.
Sintomi gastrointestinali nell’endometriosi: un segnale spesso trascurato
L’endometriosi colpisce varie funzioni dell’organismo. Tra i sintomi più frequenti ci sono quelli intestinali, che riguardano ben il 75% delle donne affette dalla malattia. Di solito, però, questi disturbi non vengono presi in considerazione nelle cure standard.
Il professor Burgell, associato alla Monash University, ha evidenziato che nelle linee guida cliniche sull’endometriosi non si affrontano i problemi intestinali. Nemmeno le indicazioni per la sindrome dell’intestino irritabile includono la necessità di fare uno screening per l’endometriosi quando i sintomi si presentano insieme. Questo vuoto crea difficoltà per capire e trattare in modo completo i disagi della paziente.
Nei fatti, la mancanza di riferimenti specifici a questi segnali alimenta una gestione frammentata e meno efficace della malattia. La ricerca australiana mostra come integrare la dieta nella cura possa essere un passo decisivo, aiutando a contenere i dolori addominali e il gonfiore caratteristici della patologia.
Cosa sono i fodmap e perché incidono sui disturbi intestinali
Il termine fodmap indica un gruppo di carboidrati fermentabili che si trovano in molti alimenti comuni. L’acronimo racchiude oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli, sostanze che a causa della scarsa digestione nell’intestino tenue finiscono nell’intestino crasso.
Lì, questi carboidrati attirano acqua e vengono fermentati dai batteri intestinali, processo che produce gas. Questa miscela genera un aumento della pressione e un’espansione della parete intestinale. Da qui nascono sintomi come gonfiore, dolore e alterazioni della motilità intestinale, che peggiorano la sensazione di disagio nei pazienti con endometriosi.
La dieta a basso contenuto di fodmap è stata ideata all’inizio degli anni 2000 proprio per contrastare queste problematiche. Riducendo il consumo di alimenti ricchi di fodmap, si limita la fermentazione intestinale e quindi i sintomi risultano attenuati. Per molto tempo, le persone con disturbi intestinali hanno tratto beneficio da questo approccio con risultati concreti.
Applicazioni pratiche e potenzialità future della dieta low fodmap
Il protocollo adottato nello studio si basa su un’alimentazione controllata per un mese, durante il quale si eliminano o si riducono fortemente i cibi ad alto contenuto di fodmap. Tra questi ci sono diversi frutti, verdure, latticini e cereali che possono scatenare fermentazione e sintomi.
Questo percorso dietetico ha mostrato non solo la riduzione del gonfiore e del dolore, ma anche un miglioramento nella frequenza e regolarità delle evacuazioni, aspetto fondamentale per chi soffre di costipazione. Le pazienti hanno riferito miglioramenti nella consistenza delle feci, un parametro importante per il benessere intestinale e la prevenzione di complicazioni.
Vista l’alta prevalenza di disturbi intestinali nelle donne con endometriosi, l’introduzione di questa dieta può rappresentare un passo importante nella gestione clinica. Lo studio apre la strada ad approfondimenti maggiori e a sperimentazioni su campioni più ampi e diversificati, con l’idea di integrare gli interventi nutrizionali alle cure medico-chirurgiche.
Miglioramenti nella qualità della vita grazie alla gestione alimentare
Il dolore addominale cronico e il gonfiore condizionano gravemente la giornata di chi vive con endometriosi. Le difficoltà intestinali provocano disagio e limitazioni nelle attività quotidiane. I dati raccolti mostrano come aggredire il problema con una dieta specifica possa modificare in modo concreto questa routine.
Normalizzare la forma e la funzione intestinale significa togliere un peso a tante donne che oltre ai dolori legati alla patologia devono affrontare anche disturbi alimentari e digestivi. In questo senso, la dieta a basso fodmap fornisce un aiuto immediato e misurabile, non solo come sollievo fisico, ma anche come miglioramento del benessere generale.
La ricerca non suggerisce la dieta come unica soluzione, ma come componente integrata che può ridurre la necessità di farmaci per i sintomi intestinali. Il riconoscimento di questa correlazione fa sperare in un approccio più ampio e completo al trattamento dell’endometriosi e invita medici e specialisti a considerare l’alimentazione come elemento centrale nella cura.