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Uk, cala l’immigrazione di lavoratori stranieri e aumenta il ritorno degli studenti laureati alla propria nazione

Il Regno Unito registra un calo degli ingressi di lavoratori stranieri e un aumento dei laureati che tornano nei loro paesi, a causa delle nuove restrizioni sui visti introdotte dal governo.

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Il Regno Unito ha introdotto nuove restrizioni sui visti che hanno ridotto l’ingresso di lavoratori stranieri e aumentato il ritorno degli studenti internazionali, con impatti significativi sul settore sanitario e sul mercato del lavoro. - Unita.tv

L’ufficio nazionale di statistica del Regno Unito ha pubblicato dati che mostrano un calo significativo nell’ingresso di lavoratori stranieri con visto. Contemporaneamente, cresce il numero di studenti internazionali che, dopo aver completato gli studi universitari in uk, tornano nei loro paesi d’origine. Questi cambiamenti sono riconducibili a nuove regole sui visti, introdotte dal governo britannico a partire dalla fine del 2023. Le restrizioni hanno riguardato in modo particolare il settore sanitario e i visti per lavoratori e studenti, incidendo sulle dinamiche migratorie e sull’occupazione straniera nel paese.

Restrizioni ai visti e impatto sul flusso di lavoratori stranieri nel settore sanitario

Le misure emanate tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 hanno imposto divieti stringenti sull’ingresso di operatori socio-sanitari e sulle autorizzazioni per i loro familiari. Anche per gli studenti internazionali con visti a lungo termine sono stati introdotti limiti simili. Queste norme hanno provocato un calo netto degli arrivi nel settore sanitario, una delle categorie maggiormente interessate dall’immigrazione post-pandemica. Prima delle restrizioni, molti di questi lavoratori avevano ottenuto permessi specifici per essere assunti subito dopo l’emergenza covid. Adesso, la riduzione degli ingressi si traduce in un aumento del numero di operatori che rientrano nei loro paesi d’origine una volta terminato il percorso di studio o contratto di lavoro.

Diminuzione degli ingressi e aumento del ritorno degli studenti laureati

Rispetto al 2022, è cresciuto di circa l’11% il numero degli studenti stranieri che lasciano il Regno Unito dopo essersi laureati. Questi dati confermano una tendenza che si è rafforzata grazie ai controlli più severi sull’ottenimento del permesso di soggiorno, che ora richiede certificazioni di lingua inglese e superamento di esami specifici. Le entrate per lavoro e studio nel Regno Unito hanno registrato un dimezzamento rispetto agli anni precedenti, spingendo sempre più giovani laureati a tornare nelle loro nazioni. La strategia governativa punta quindi a limitare la permanenza di stranieri al di fuori dei flussi di lavoro qualificato, penalizzando l’ingresso di dipendenti in settori meno specializzati.

Le nuove normative e il futuro della politica sui visti nel Regno Unito

Il governo guidato da Starmer ha annunciato l’intenzione di inasprire ulteriormente le regole sui permessi di lavoro e studio. Tra le nuove misure previste c’è l’introduzione di una soglia minima salariale, finalizzata a evitare l’assunzione di personale sottopagato soprattutto nei ruoli più bassi. Inoltre, formeranno limiti rigorosi sulle autorizzazioni per badanti, operatori socio sanitari e operai generici. Questo piano include anche la chiusura graduale ai visti per mansioni poco qualificate, un settore che aveva vissuto una certa apertura nei mesi successivi alla pandemia. Già ora chi si trova nel paese come studente deve affrontare procedure molto più complesse rispetto al passato per ottenere il permesso di soggiorno, prevedendo controlli linguistici e requisiti più stretti per la residenza stabile.

Le conseguenze sociali ed economiche di un’immigrazione limitata nel regno unito

L’abbassamento dei flussi migratori impatta su vari ambiti, a partire dalla carenza di personale in settori strategici come la sanità e l’assistenza sociale. È emerso anche un aumento del numero di giovani laureati stranieri che decidono di lasciare il Regno Unito, con effetti sulla formazione professionale e sullo sviluppo di competenze specifiche nel paese. Le nuove regole potrebbero spingere alcune aziende a limitare le assunzioni estere o a cercare lavoratori in altri paesi con legislazioni più permissive. Le restrizioni ai visti inoltre influenzano i percorsi di immigrazione più tradizionali, complicando la permanenza di studenti e lavoratori qualificati, e potenzialmente rallentando certi traffici migratori che avevano compensato la domanda del mercato del lavoro britannico.