Trump annulla contratto da 700 milioni con moderna per vaccino contro influenza aviaria negli Stati Uniti
L’amministrazione Trump ha annullato il finanziamento a Moderna per un vaccino contro l’influenza aviaria, cambiando le strategie di prevenzione e suscitando preoccupazioni tra esperti e autorità sanitarie.

L’amministrazione Trump ha cancellato un finanziamento di oltre 766 milioni di dollari a Moderna per lo sviluppo di un vaccino contro l’influenza aviaria H5N1, suscitando preoccupazioni sulla capacità di prevenzione negli Stati Uniti e controversie tra esperti e politici. - Unita.tv
L’amministrazione Trump ha cancellato un ingente finanziamento destinato a Moderna per la ricerca avanzata e lo sviluppo di un vaccino contro l’influenza aviaria. Questa scelta segna un netto cambio di rotta rispetto alle decisioni prese durante l’era Biden, influendo sulle strategie di prevenzione contro una malattia che sta provocando nuove preoccupazioni negli Stati Uniti. La rimozione dei fondi coinvolge sia la fase di studio sia quella relativa all’acquisto delle dosi vaccinali, mettendo in discussione il futuro della lotta contro quel ceppo H5N1 che preoccupa esperti e addetti ai lavori.
Dettagli e numeri del contratto tra moderna e amministrazione federale
Il contratto originario superava i 766 milioni di dollari, con due tranche distinte assegnate in momenti diversi. Nel gennaio scorso, l’amministrazione Biden aveva destinato 590 milioni a Moderna per spingere la ricerca e ampliare gli studi clinici su vari sottotipi di influenza pandemica. Prima ancora, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani aveva stanziato 176 milioni, concentrandosi sullo sviluppo pre-pandemico di un vaccino a mRNA contro il ceppo H5N1.
Questi finanziamenti hanno coperto fasi avanzate di sperimentazione e test finali, con l’obiettivo di produrre una risposta rapida ed efficace in caso di emergenza legata all’influenza aviaria. Il progetto si inseriva in un contesto di crescente attenzione data la trasmissione del virus da animali a esseri umani, soprattutto in ambienti agricoli. Una mole di denaro e lavoro che ora viene interrotta, lasciando senza copertura una commessa che un tempo sembrava strategica per la salute pubblica.
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L’impatto della cancellazione sui rischi connessi all’influenza aviaria
L’influenza aviaria non è un fenomeno remoto per gli Stati Uniti. Negli ultimi dodici mesi, una settantina di persone sono risultate contagiate dal virus soprattutto in ambiente rurale, specie tra i lavoratori agricoli. Il virus continua a espandersi rapidamente fra gli allevamenti di pollame e bovini, con potenziali rischi di contagio più ampi.
Interrompere il progetto di Moderna significa rinunciare a un possibile vaccino in grado di arginare questa minaccia sanitaria in via di sviluppo. Il virus rimane un pericolo concreto e la necessità di strumenti efficaci resta alta, specialmente per i soggetti più esposti alla trasmissione diretta da animale a uomo. Il cambio di strategia federale potrebbe influenzare la capacità del sistema sanitario di reagire prontamente a eventuali focolai più estesi.
Le ragioni ufficiali dietro la cancellazione e le reazioni degli esperti
Una portavoce del Dipartimento della Salute ha spiegato che la decisione segue una revisione interna che ha evidenziato carenze nelle prestazioni scientifiche e negli standard di sicurezza del progetto. Secondo questa versione, il programma non avrebbe riconosciuto sufficienti margini per ulteriori investimenti pubblici.
Diversi esperti del settore non condividono però questo giudizio. Amesh Adalja, ricercatore del Johns Hopkins Center for Health Security, ha sottolineato come l’interruzione rischi di eliminare uno strumento potenzialmente utile per contenere l’influenza aviaria in tempi rapidi. Questa divergenza mostra come la decisione non sia stata accolta in modo unanime dalla comunità scientifica, con alcuni che hanno manifestato preoccupazioni sulla riduzione delle risorse per la prevenzione.
Il ruolo di robert f. kennedy jr. nelle politiche vaccinali sull’influenza aviaria
Robert F. Kennedy Jr., Segretario alla Salute noto per posizioni anticonvenzionali sui vaccini, può aver influito sul dietrofront. In passato, ha suscitato polemiche con affermazioni relative al potenziale beneficio di lasciare che il virus si diffonda negli allevamenti per studiare la resistenza naturale dei polli. Questa posizione è stata fortemente criticata da figure del Congresso e da scienziati che la giudicano rischiosa.
Kennedy ha acceso un dibattito che ha inciso sulle decisioni politiche attuali, dove sicurezza scientifica e considerazioni alternative si sono scontrate. La sua influenza nelle scelte del governo Trump ha complicato la valutazione dei programmi vaccinali, contribuendo forse alla sospensione del finanziamento.
Prospettive per moderna e il futuro del vaccino contro l’influenza aviaria
Moderna non ha rinunciato del tutto al vaccino contro il ceppo H5 dell’influenza aviaria. L’azienda ha affermato di voler proseguire nella ricerca di soluzioni alternative per portare avanti lo sviluppo e la produzione in fase avanzata. Ci sono dati clinici preliminari positivi sulla sicurezza e immunogenicità del candidato vaccino, emersi dagli studi intermedi.
Il taglio dei finanziamenti costringerà Moderna a rivedere le proprie strategie, cercando fonti alternative per sostenere i propri progetti. Le azioni dell’azienda hanno reagito con calma alla notizia, mostrando stabilità nel mercato after-market. Il futuro del vaccino rimane quindi incerto ma non bloccato del tutto, con possibili nuovi scenari da esplorare fuori dai canali governativi tradizionali.