Toto nomi nuovo papa 2025, i candidati favoriti e le previsioni per il conclave in corso a Vaticano

Il conclave al Vaticano per eleggere il successore di papa Francesco si avvicina, con cardinali elettori in attesa delle prime votazioni e dinamiche interne che influenzano i candidati papabili.
Il conclave 2025 si apre in Vaticano con i cardinali elettori chiamati a scegliere il successore di papa Francesco, tra candidati influenzati da diverse fazioni e interessi geografici, con Pietro Parolin favorito e una scelta attesa entro l’8 maggio. - Unita.tv

Si avvicina il momento decisivo per i cardinali elettori riuniti in conclave a Vaticano. L’attesa per la scelta del successore di papa Francesco tiene banco in tutto il mondo, mentre le dinamiche interne tra le diverse fazioni dei cardinali influenzano la corsa al soglio pontificio. Le prime votazioni di questo pomeriggio potrebbero già delineare i candidati più accreditati, con un mercato delle scommesse che si è animato rispetto all’ultimo conclave, perché la posta in gioco è alta e la curiosità è alle stelle.

La struttura del conclave e le prime votazioni fissate

Il conclave del 2025 si svolge all’interno della cappella sistina e coinvolge tutti i cardinali elettori, convocati per eleggere il nuovo papa. Ogni cardinale ha diritto a un voto in segreto e il sistema richiede una maggioranza qualificata di due terzi per raggiungere l’elezione. Le fumate annunciano l’esito delle votazioni: la nera per indicare il mancato accordo e la bianca quando il nome del nuovo pontefice è ufficiale.

Nelle ore di attesa di ogni scrutinio, i porporati si riuniscono in conversazioni informali per definire strategie e analizzare i profili papabili. Le prime votazioni del pomeriggio si presentano come un indicatore chiave del livello di convergenza tra le fazioni. La confusione spesso domina nelle prime urne proprio perché si misurano le forze in campo e si compongono coalizioni che potrebbero influire sulle sfide successive.

Le correnti ed equilibri in gioco tra i cardinali

Il gruppo di cardinali elettori non si presenta compatto. Più movimenti e interessi si affrontano per proporre profili in linea con visioni pastorali ed esigenze geografiche. I rappresentanti delle chiese asiatiche e africane spingono per un pontefice che tenga conto dell’espansione della fede in quei continenti.

Nel totonomi nuovo papa, emergono nomi noti come quello di Pietro Parolin, considerato capace di una sintesi tra diverse sensibilità e quindi favorito di partenza. I collaboratori diretti di papa Francesco sembrano contare di più, mentre i cardinali tradizionalisti, magari meno flessibili, risultano in posizione più debole, con poca probabilità di imporsi.

I candidati più discussi e le loro caratteristiche distintive

Tra i principali candidati emergono il cardinale Luis Antonio Tagle, che gode di un seguito importante soprattutto tra gli asiatici anche se ultimamente ha perso terreno, e Pablo Vigilio Siongco David, il quale ha guadagnato qualche nuovo sostenitore nei giorni recenti. Gli africani potrebbero puntare su Fridolin Ambongo Besungu, figura centrale nel loro blocco.

Dalla parte dei sudamericani si ipotizza un sostegno limitato verso un candidato europeo o di altre periferie, come Cristóbal López Romero, noto per l’impegno sul dialogo interreligioso e le tematiche migratorie, o Jean-Marc Aveline, apprezzato da Francesco stesso. L’Europa appare divisa senza un candidato chiaro; Mario Grech guadagna attenzione ma potrebbe essere superato da Robert Francis Prevost.

Tra i tradizionalisti, invece, la partita risulta più complicata. Nomine come Timothy Dolan risultano meno plausibili nonostante qualche endorsement esterno. Malcom Ranjith rappresenta un’opzione, ma la convergenza potrebbe virare verso profili più moderati come Anders Arborelius o Peter Erdo, quest’ultimo già emerso nel conclave di otto anni fa.

Il mercato delle scommesse e le probabilità di elezione

I bookmaker internazionali offrono quotazioni aggiornate che rispecchiano i movimenti interni al conclave. Pietro Parolin si conferma favorito, con una probabilità solida superiore al 30%. Luis Antonio Tagle rappresenta il secondo nome più giocato, con una quota che attira molti puntatori.

Peter Turkson e Peter Erdo sono stabili intorno all’8%, mentre Pierbattista Pizzaballa si aggira appena sotto. L’attenzione si concentra anche su Mario Grech, che negli ultimi giorni ha visto la sua quotazione dimezzarsi, segno che il gruppo di cardinali potrebbe considerarlo un’opzione più concreta. Le variazioni delle quote riflettono un confronto serrato, senza un rischio di certezza.

Quanto alla durata, la maggioranza delle previsioni indica un conclave breve. La fumata bianca è attesa entro l’8 maggio, con possibilità di chiusura già nella prima giornata del 7. Più probabile restare in gioco un paio di giorni, tra il secondo e il terzo scrutinio, prima di un accordo definitivo sul nome del nuovo pontefice.

Si fanno sentire anche le previsioni sul nome papale: Francesco II resta il favorito, simbolo di continuità con il pontificato attuale. Seguono Giovanni e Giovanni Paolo, nomi tradizionali nella storia recente della chiesa, e Benedetto, che si colloca al terzo posto nella lista dei preferiti. Queste ipotesi segnano il desiderio di mantenere una certa stabilità e coerenza nel passaggio tra due papi.

L’attenzione degli osservatori resta puntata sulle fumate, veri segnali pubblici di un processo riservato ma di portata globale. A Vaticano, la corsa al soglio pontificio si tinge di attesa e tensione mentre i cardinali cercano un equilibrio tra tradizione e futuro nell’identità della chiesa.