Terremoto oggi in puglia e veneto: scosse di magnitudo intorno a 2 rilevate nelle ultime ore in aree abitate
Due scosse di terremoto, una nel golfo di Manfredonia (Puglia) e l’altra a Cesiomaggiore (Veneto), non hanno causato danni. Si raccomanda prudenza e preparazione nelle aree sismiche.

Il 25 maggio 2025 due lievi scosse di terremoto di magnitudo 2.1 in Puglia e 2.4 in Veneto non hanno causato danni, ma sottolineano l’importanza della prevenzione e delle norme di sicurezza sismica. - Unita.tv
Nelle prime ore del 25 maggio 2025, il golfo di Manfredonia, in Puglia, è stato interessato da una scossa di terremoto di magnitudo 2.1. L’epicentro si è trovato a circa 13 chilometri dalla costa, nelle vicinanze di comuni come Manfredonia, Mattinata e Monte Sant’Angelo. Parallelamente, nella notte una scossa di magnitudo 2.4 ha coinvolto la provincia di Belluno, in Veneto, in zona Cesiomaggiore. Entrambi gli eventi non hanno causato danni o feriti, ma richiamano l’importanza di seguire semplici norme di sicurezza durante movimenti sismici.
La scossa di terremoto nel golfo di manfredonia e le zone limitrofe
All’1.50 del mattino del 25 maggio, una scossa con magnitudo rilevata a 2.1 è stata avvertita nel golfo di Manfredonia, nell’area settentrionale della Puglia. L’epicentro si trovava a 10 chilometri di profondità e a una distanza di 13 km dalla linea costiera di Manfredonia, città che insieme a Mattinata e Monte Sant’Angelo rappresenta la zona più prossima al fenomeno. Nell’area, abitata da più di 76 mila persone che comprendono anche comuni come Foggia e Barletta, non si sono registrati danni a edifici o feriti tra la popolazione.
Diverse persone hanno percepito la scossa, che è stata riportata anche tramite il questionario online dell’INGV. Questo strumento aiuta a mappare la percezione del terremoto ed è fondamentale per gli studiosi che effettuano il monitoraggio. La Puglia non è considerata una regione ad alto rischio sismico, ma eventi come questo segnalano la necessità di mantenere attenzione e preparazione, specialmente nelle aree costiere. È consigliabile tenere a mente le norme base di protezione come ripararsi sotto un tavolo o allontanarsi da finestre e oggetti pesanti non fissati.
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Raccomandazioni per chi vive in aree soggette a terremoti e suggerimenti per l’emergenza
Anche se le scosse rilevate sono di intensità bassa, la prudenza resta fondamentale. Nei comuni vicini alla costa garganica, come San Severo, dove è stata registrata un’altra scossa di magnitudo 2.1 il 24 maggio, si invitano gli abitanti a tenere a portata di mano un kit di emergenza. Questo dovrebbe contenere acqua, una torcia, e una copia dei documenti essenziali. Conoscere le vie di fuga in casa e assicurare gli oggetti pesanti è importante per limitare rischi in caso di replica.
Il monitoraggio della zona prosegue per individuare eventuali variazioni o sequenze di terremoti, che possono fornire un quadro più completo sull’attività geologica in corso. Non è escluso che ci possano essere ulteriori lievi scosse nei prossimi giorni, ma al momento non risultano segnalazioni di fenomeni anomali o condizioni più rischiose.
La scossa in veneto nella zona di cesiomaggiore e l’importanza della prevenzione nelle aree montane
Alle 2.09 della stessa notte, una seconda scossa ha interessato l’area montuosa di Cesiomaggiore, in provincia di Belluno, con una magnitudo di 2.4 e profondità di 10 chilometri. L’epicentro si è trovato a soli 5 chilometri dal centro abitato, vicino ad altri comuni come Feltre e Sedico. L’evento ha riguardato una zona meno popolata rispetto alla Puglia ma rimane significativo per la geografia delle Alpi dove i movimenti della crosta terrestre sono relativamente frequenti.
Anche in Veneto è stato sottolineato come sia importante tenersi informati sulla classificazione sismica del proprio comune. La raccomandazione è di preparare una scorta di emergenza simile a quella suggerita per la Puglia, con special attenzione alle costruzioni, in particolare quelle più vecchie che potrebbero risultare più fragili in caso di scosse. L’episodio ricorda che anche le regioni montane non sono esenti da attività sismica e che prevenire è necessario per la sicurezza quotidiana.
Altra scossa rilevata in calabria e messaggi dell’ingv su attività sismica e prevenzione
Il 23 maggio una scossa di magnitudo 2.1 è stata registrata anche a Santa Cristina d’Aspromonte, in Calabria, zona inclusa tra comuni come Treviso e Bolzano per il rischio che corrisponde ad aree montane e collinari. Anche in questo caso non ci sono stati danni né feriti. La scossa fa parte di una normale attività sismica diffusa ma spinge le autorità e l’INGV a richiamare l’attenzione sulle norme comportamentali durante un terremoto.
Tra le principali indicazioni da seguire durante una scossa ci sono evitare di usare le scale e non ostruire le vie di fuga. Nei territori alpini, la stabilità degli edifici deve sempre essere valutata, soprattutto nelle costruzioni più datate. Le strutture abitative devono essere controllate regolarmente per prevenire situazioni di pericolo e consentire di affrontare al meglio eventuali eventi.
Monitoraggio continui e rassicurazioni dell’ingv sulla mancata correlazione tra scosse
L’INGV ha chiarito che le varie scosse rilevate in Puglia e Veneto non sono collegate tra loro e non rappresentano segnali di eventi più pericolosi in arrivo. Questi fenomeni fanno parte di una normale attività della crosta terrestre in Italia, paese noto per la sua complessità geologica. Nonostante il basso livello di magnitudo, ogni terremoto serve da promemoria per applicare misure di sicurezza e organizzare una pratica di preparazione ai fenomeni sismici.
Le autorità invitano a non cadere nel panico e a mantenere la calma, seguendo le informazioni ufficiali. Gli eventi nelle ultime giornate confermano quanto sia necessario conoscere le azioni da mettere in atto per proteggersi, specie nelle regioni a rischio medio o basso ma non esenti da scosse di lieve o media intensità.