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sondaggi maggio 2025: fratelli d’italia stabile, movimento 5 stelle in crescita, centrodestra in calo

Nel maggio 2025, i sondaggi politici in Italia evidenziano la stabilità di Fratelli d’Italia, la crescita del Movimento 5 Stelle e il calo del centrodestra, mentre la fiducia nell’Unione Europea rimane bassa.

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A maggio 2025 in Italia, Fratelli d'Italia resta primo partito, il Movimento 5 Stelle cresce, il centrodestra perde terreno e il Partito Democratico recupera consensi, mentre la fiducia nell’Unione Europea rimane molto bassa. - Unita.tv

Nel maggio 2025, le rilevazioni sui consensi politici in Italia hanno mostrato un quadro complesso, segnato da segnali contrastanti tra le principali forze. Fratelli d’italia mantiene la leadership senza scossoni, mentre il movimento 5 stelle riceve un nuovo slancio. Il centrodestra, invece, perde terreno, mentre il partito democratico recupera posizioni rispetto al passato. Nel frattempo, la fiducia degli italiani verso l’unione europea resta molto bassa. Andremo a vedere nel dettaglio i dati più recenti, le dinamiche che emergono e le reazioni dei protagonisti.

Risultati dei sondaggi politici a maggio 2025

I sondaggi di maggio 2025 disegnano una scena politica con movimenti importanti tra partiti grandi e piccoli. Secondo la supermedia di youtrend e agi aggiornata al 23 maggio, fratelli d’italia continua a mantenere il primo posto con il 30% dei voti circa, anche se registra una lieve flessione dello 0,1% rispetto ad aprile. Il partito democratico resta saldo intorno al 22%, con una posizione stabile dopo alcune oscillazioni negli ultimi mesi.

Spicca la crescita del movimento 5 stelle, che arriva al 12,5%, guadagnando ben sette decimi. È un aumento che dimostra come il movimento riesca ancora a recuperare terreno nonostante il contesto competitivo e la presenza di altre forze più radicate. La lega invece continua la tendenza al ribasso, attestandosi a circa l’8,7%. Forza italia scende leggermente sotto l’8%, perdendo lo 0,2%. Tra le formazioni minori azione cresce di 0,2 punti fino al 3,5%, mentre italia viva scende a circa il 2,5%. Alleanza verdi e sinistra, +Europa e Noi moderati guadagnano ciascuno un decimale, segnando una certa mobilità nel segmento di elettori meno fidelizzati.

Questi dati rivelano una situazione dove alcuni partiti perdono consensi, altri li guadagnano, e un certo numero di elettori si sposta verso formazioni più piccole o rimane indeciso. È evidente che il panorama non è immobile e che le scelte degli italiani oscillano ancora.

Il declino del centrodestra e le difficoltà delle sue componenti

Il quadro del centrodestra nel maggio 2025 si mostra in arretramento, con la lega e forza italia che soffrono una perdita di consensi evidenti. La lega si attesta all’8,7%, un dato lontano dai picchi degli anni passati. Forza italia ha perso lo 0,2% e resta sotto l’8%. Questi due partiti da lungo tempo costituivano i pilastri della coalizione, ma oggi si trovano ad affrontare un calo che potrebbe riflettere un distacco dall’elettorato storico.

Le cause possono essere varie: un mix di scelte politiche poco convincenti, difficoltà nel dialogare con segmenti chiave dell’elettorato e tensioni interne alla coalizione. In più fratelli d’italia continua a occupare lo spazio politico più a destra, attirando una parte dei voti che in passato potevano andare a lega o forza italia. Nonostante la coalizione mantenga una presenza significativa, lo scarto tra le forze che la compongono si fa più netto.

Il centrodestra resta quindi un mosaico complesso dove la competizione interna si accompagna a perdite verso altre forze politiche. Questa situazione potrebbe influire su strategie future e alleanze, in vista di eventuali consultazioni elettorali.

Recupero del partito democratico e confronto con la fase conte

Il partito democratico raggiunge il 22%, consolidando un aumento marcato rispetto al periodo in cui giuseppe conte guidava il governo e il m5s era allora la forza trainante. Durante quell’epoca, il pd aveva perso consensi, soffrendo la concorrenza diretta del movimento 5 stelle e le difficoltà di governare in coalizione.

Oggi, il partito democratico sembra aver trovato terreno favorevole grazie anche a un rinnovamento interno e a una linea politica più chiara per molti elettori di centro-sinistra. La nuova leadership ha approfittato del dissenso verso certi provvedimenti del governo attuale, offrendo proposte alternative più concrete agli occhi di una parte del pubblico.

Il ritorno del pd a una fase di crescita concreta testimonia il mutamento delle dinamiche politiche e la capacità di attrarre elettori che in passato si erano spostati verso forme diverse di rappresentanza. Il confronto con il periodo conte mostra quanto cambino le alleanze e le fortune elettorali in tempi relativamente brevi.

Il livello basso di fiducia degli italiani nell’unione europea

Un elemento rilevante nei sondaggi di maggio 2025 è la diffusa sfiducia verso l’unione europea. Solo il 14% degli italiani intervistati dichiara di fidarsi dell’ue. Questa percentuale è particolarmente bassa in relazione al ruolo centrale che l’Europa dovrebbe avere nella gestione delle crisi economiche e politiche che l’Italia deve affrontare negli ultimi anni.

Più che una sorpresa, questo dato riflette un sentimento che si è radicato in parte dell’opinione pubblica italiana, dove la percezione è che l’unione europea non risponda adeguatamente alle esigenze del paese, né garantisca una protezione sufficiente. La retorica sovranista, presente da tempo sul territorio italiano, ha alimentato un clima di sospetto e di criticità verso Bruxelles e le sue istituzioni.

Questo quadro rende più difficile il lavoro per chi vuole rafforzare i rapporti europei, soprattutto in un momento in cui la cooperazione potrebbe essere decisiva per affrontare problemi strutturali nel lavoro, nel welfare e nelle finanze pubbliche.

Reazioni e commenti dopo i sondaggi: posizioni dei partiti

Le forze politiche hanno reagito ai sondaggi con messaggi che riflettono le loro posizioni e strategie. I leader di fratelli d’italia interpretano la stabilità al primo posto come una conferma della fiducia degli elettori nel loro programma. Sentono di poter contare su una base solida anche in una fase complessa.

Il movimento 5 stelle ha di nuovo sottolineato la crescita come segnale di ritorno a un ruolo centrale, dopo un periodo più difficile nella rappresentanza politica. Per loro è un segnale che le nuove proposte e le scelte strategiche stanno incontrando chi teme le alternative più tradizionali.

Il partito democratico valuta positivamente l’allargamento del consenso. Lo interpreta come riconoscimento della capacità di offrire soluzioni concrete rispetto alle politiche in vigore, soprattutto nel campo sociale ed economico.

A quel punto, il dibattito politico si mantiene acceso, con partiti pronti a sfruttare le dinamiche per preparare nuove mosse in vista delle prossime scadenze. Le oscillazioni nelle preferenze mostrano una scena aperta, dove ogni punto percentuale può fare la differenza.