I sondaggi raccolti a fine aprile 2025 in Polonia mostrano un quadro politico molto incerto a pochi giorni dalle elezioni anticipate del 18 maggio. La coalizione di governo koalicja obywatelska e l’opposizione di Diritto e Giustizia risultano entrambe ferme al 31% delle preferenze, con ko in lieve calo e pis stabile. La crescita più significativa riguarda konfederacja, formazione di estrema destra, che sale al 17%, influenzata da dinamiche legate all’economia e al dissenso verso Bruxelles.
Trend e dinamiche dei principali schieramenti polacchi
La competizione tra ko e pis si conferma serrata, con entrambe le forze che litigano per la maggioranza relativa in un panorama politico sempre più frammentato. Il sostegno a ko è sceso di circa due punti rispetto a qualche settimana fa, riflettendo tensioni interne e l’impatto delle proteste degli agricoltori che hanno scosso alcune regioni chiave. Pis resta stabile, approfittando del malcontento diffuso per questioni economiche e sociali, che il governo guidato da Donald Tusk fatica a risolvere.
Crescita di konfederacja e il suo elettorato
Konfederacja cresce di due punti, arrivando al 17%, soprattutto grazie a un elettorato giovane e imprenditori insoddisfatti delle tasse e delle politiche fiscali di Varsavia. La formazione, guidata da Sławomir Mentzen, premia una linea che unisce posizioni ultranazionaliste a istanze libertarie, puntando su una Polonia sovrana e autonoma rispetto a Bruxelles. Questo aumento mette pressione sia a ko che a pis, complicando i tradizionali equilibri.
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Nel centro politico, la coalizione Trzecia Droga si attesta al 10% con un leggero aumento. Le forze di sinistra come Nowa Lewica e Razem faticano a trovare spazio oltre il 5-6%, nonostante piccoli segnali di crescita in alcune aree urbane. La polarizzazione del voto tende a comprimere questi schieramenti, rendendo più difficile la loro risposta alle crisi socio-economiche in corso.
L’impatto delle tensioni economiche e sociali sul voto
La pressione economica pesa molto sull’attuale scena politica polacca. Le proteste degli agricoltori, seguite da numerosi scioperi e manifestazioni, hanno evidenziato una frattura netta tra governo e alcune categorie produttive. I fondi europei, che dovrebbero sostenere lo sviluppo rurale e infrastrutturale, sono al centro di scandali e ritardi. Questo ha alimentato sfiducia verso l’esecutivo di Tusk che, pur portando avanti una linea pro-europa, si trova intrappolato tra promessa di riforme e resistenza interna.
La crescita di konfederacja riflette anche la ricerca, da parte di diversi strati sociali, di risposte più radicali. Le sue proposte anti-immigrazione e contro le imposizioni fiscali trovano eco soprattutto tra chi si sente marginalizzato o minacciato dai cambiamenti imposti dall’UE e dal governo centrale. I giovani, spesso più critici verso la politica tradizionale, mostrano segnali evidenti di sostegno verso questa formazione.
Alleanze e difficoltà per ko e pis
La coalizione ko sta cercando di mantenere l’alleanza con Trzecia Droga e Nowa Lewica per ottenere una maggioranza più solida, ma la frammentazione e i dubbi su alcuni temi sensibili, come gli impegni europei e la gestione dei fondi, mettono a rischio questa strategia. L’opposizione pis, invece, cerca di capitalizzare le difficoltà governative, puntando su un messaggio nazionalista e sovranista che continua a riscuotere consenso, soprattutto in aree meno urbanizzate.
Rischio instabilità e influenza esterna sulla campagna elettorale
Il quadro politico resta non solo interno ma anche segnato da tensioni esterne. Il governo di Tusk denuncia un aumento degli attacchi informatici e delle campagne di disinformazione attribuite ai servizi russi. Secondo Krzysztof Gawkowski, ministro degli affari digitali, le infrastrutture critiche polacche sono state colpite da tentativi di sabotaggio proprio mentre si avvicinano le urne.
Accuse e controaccuse sulla destabilizzazione
La Polonia accusa Mosca di voler destabilizzare il voto e indebolire schieramenti filo-europei. L’opposizione pis, tuttavia, contesta queste accuse, definendo la questione strumentale per danneggiare la propria immagine e distrarre l’elettorato dalle difficoltà interne. Lo scontro su questo tema alimenta la tensione politica e aumenta la sensazione di un clima elettorale assai teso.
Konfederacja, la cui posizione filo-russa è al centro di molte discussioni, potrebbe influire sulle combinazioni post-elettorali, soprattutto se pis decidesse di cercare un patto per tornare al potere. Questo scenario metterebbe in discussione il tradizionale equilibrio bipolare che ha caratterizzato la Polonia negli ultimi anni, aprendo la porta a un parlamento più diviso, forse difficile da governare.
Le prossime settimane sono cruciali e la partita potrebbe riservare sorprese, anche perché la Polonia resta un punto nevralgico per la sicurezza europea. L’esito del voto avrà ripercussioni ben oltre i confini nazionali, influenzando le alleanze e le strategie dell’intera Unione Europea.