Nella prima mattina di sabato 10 maggio 2025, un terremoto ha interessato il tirreno meridionale. Il sisma, avvenuto in mare aperto e a notevole profondità, è stato registrato dalla sala sismica INGV di Roma. In questo articolo trovi il dettaglio dell’evento, le aree geografiche coinvolte e consigli per seguire eventuali aggiornamenti, viste le recenti attività sismiche nella zona.
Dettagli tecnici del terremoto nel tirreno meridionale
Alle 04:21 ora italiana del 10 maggio 2025, un terremoto di magnitudo 2.7 della scala Richter ha colpito il tirreno meridionale. La profondità dell’evento è stata di 335 chilometri sotto il livello del mare, una quota che indica un sisma di tipo profondo, noto per avere effetti ridotti in superficie. L’epicentro, come comunicato dall’INGV di Roma, è stato localizzato in mare aperto, a coordinate 39.2157 di latitudine e 15.4508 di longitudine. Questa zona non presenta comuni italiani entro 20 chilometri dal punto in cui si è generata la scossa. Le città più vicine con popolazione superiore a 50.000 abitanti sono Cosenza, a circa 70 chilometri a est, e Lamezia Terme a 80 chilometri dalla zona di origine del sisma.
Impatto e considerazioni sulla profondità e la localizzazione
La profondità e la distanza dall’estensione costiera rendono improbabile che il terremoto abbia causato danni o fatto percepire il movimento sismico alla popolazione. Le autorità scientifiche sottolineano tuttavia l’importanza di monitorare costantemente la situazione, anche alla luce di movimenti sismici recenti in altre parti della regione.
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Attività sismica recente nel tirreno e in calabria
La zona del tirreno meridionale è nota per una certa attività sismica, che tuttavia si manifesta spesso con scosse di lieve entità o localizzate in aree molto profonde. Negli ultimi giorni, secondo i dati INGV, si sono verificati altri eventi significativi ma di modesta magnitudo, come la scossa di intensità 2.1 registrata il 9 maggio 2025 nelle isole Eolie, seguita da un’altra di magnitudo 2.8. Questi dati indicano una persistenza di piccoli movimenti tettonici in questa parte del Mediterraneo.
Scosse registrate fuori dal tirreno meridionale
Analogamente, il 8 maggio 2025 sono state registrate scosse di minor intensità a San Cesareo, vicino Roma, e a Verbicaro in provincia di Cosenza. Questa sequenza di eventi sottolinea la tendenza della regione a provare frequenti ma generalmente contenuti movimenti sismici.
La profondità di oltre 300 chilometri del sisma del 10 maggio riduce notevolmente il rischio per le zone abitate vicino alla costa, anche se l’attività sismica deve rimanere sotto osservazione, in considerazione delle dinamiche geologiche di questa parte d’Italia.
Consigli per la popolazione durante e dopo un terremoto
Quando si parla di terremoto, pur con magnitudo moderate, resta fondamentale osservare alcune regole di sicurezza e preparazione. In caso di nuove scosse, è utile disporre di un kit di emergenza contenente acqua, cibo non deperibile, una torcia, batterie di riserva e documenti essenziali. È importante conoscere le vie di evacuazione indicate dal proprio comune e i punti di raccolta stabiliti per un’eventuale allontanamento rapido dalle abitazioni.
Anche se il terremoto del 10 maggio non ha provocato danni né è stato avvertito dalla popolazione, ogni evento sismico rappresenta l’occasione per verificare il proprio grado di preparazione. Informarsi attraverso i canali ufficiali dell’INGV e della Protezione Civile permette di ottenere tempestivamente aggiornamenti precisi e indicazioni su eventuali misure da adottare, specialmente in aree più vicine ai centri abitati maggiori o alla costa.
Il rispetto delle pratiche consigliate dalle autorità aiuta a limitare conseguenze e a mantenere la calma nel caso il terreno dovesse tornare a tremare. Il numero e la frequenza delle scosse, seppure di bassa intensità, rimangono sotto costante monitoraggio.
Il questionario ingv per la mappatura delle scosse
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia offre uno strumento aperto a tutti i cittadini che hanno avvertito un terremoto. Il questionario disponibile sul sito INGV permette di segnalare la percezione del sisma, indicando così le zone in cui il movimento è stato avvertito. Questi dati contribuiscono a costruire mappe più precise e a migliorare la comprensione della diffusione delle onde sismiche.
In caso di eventi come quello del 10 maggio, anche quando il sisma si verifica in mare aperto e a grande profondità, la collaborazione di chi può aver percepito la scossa resta preziosa per gli studiosi. Il modulo online è semplice da compilare e richiede informazioni essenziali come luogo, orario e intensità percepita.
Questo metodo aiuta a monitorare in tempo reale eventuali variazioni e fornisce un quadro utile per la Protezione Civile e gli esperti impegnati nel controllo dell’attività sismica nel nostro paese.