Home Shel Shapiro, icona degli anni ’70 e ’80 tra musica, dolore e ritorno in liguria

Shel Shapiro, icona degli anni ’70 e ’80 tra musica, dolore e ritorno in liguria

Shel Shapiro, icona della musica italiana degli anni ’60 e ’70 con i The Rokes, ha affrontato sfide personali e professionali, trovando serenità in Liguria dopo un periodo di difficoltà.

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Shel Shapiro, icona della musica beat italiana degli anni '60 e '70 con i The Rokes, ha segnato la cultura musicale e sociale del paese, affrontando anche profonde tragedie personali e ritirandosi oggi in Liguria. - Unita.tv

Shel Shapiro resta una figura che ha segnato profondamente la cultura musicale italiana, soprattutto negli anni settanta e ottanta. Conosciuto per il suo ruolo di protagonista nella scena beat, ha incarnato la spinta verso un linguaggio di ribellione giovanile che ha attraversato tutto il paese. Ma la sua vita è stata segnata anche da momenti molto difficili, che hanno influito sulla sua carriera e sulla sua persona. Dalla fondazione dei The Rokes alla tragedia personale, passando per il suo ritiro dalla vita pubblica e la scelta di una nuova serenità in Liguria, il suo percorso racconta un pezzo importante della storia della musica e della cultura italiana.

La nascita di una leggenda e la rivoluzione musicale con i the rokes

Norman David Shapiro, noto come Shel Shapiro, nasce a Londra nel 1943. La sua prima fase di vita si muove tra diverse capitali d’Europa, un’esperienza che gli offre un’apertura culturale e una sensibilità particolare al diverso. Prima di emergere come musicista, lavora nell’azienda di famiglia e studia medicina a Londra, investendo tempo e risorse per costruirsi un percorso personale. Ma è agli inizi degli anni ’60 che tutto prende una svolta definitiva: Shel Shapiro arriva in Italia. Qui si inserisce in ambienti musicali ancora poco esplorati dal panorama italiano, portando il beat, un genere che stava prendendo piede oltre oceano.

La carriera con i the rokes

In poco tempo diventa frontman e anima dei The Rokes, una band che avvicina il pubblico italiano alla nuova ondata musicale internazionale. Questa formazione si impone come apripista per gruppi successivi come gli Equipe 84 e i Camaleonti, segnando un momento di cambiamento nel modo di fare musica nel Belpaese. Shel Shapiro si distingue per il suo aspetto fisico imponente, ben 193 cm di altezza, capelli lunghi e barba, che insieme a un’immagine di anticonformismo fa di lui un’icona subito riconoscibile della gioventù di quel tempo. La sua battaglia contro le divisioni sociali e il suo sostegno a movimenti femministi, tra cui la difesa della minigonna, si unisce al suo invito alla pace e all’amore, slogan che arrivava dagli Stati Uniti e che diventa un vero e proprio manifesto per quella generazione.

Dagli anni ’80 al cinema e un dolore personale che ferisce la vita pubblica

Negli anni ottanta, Shel Shapiro lascia per un momento le scene musicali per cimentarsi con il cinema. Partecipa a diverse pellicole, lavorando con registi di rilievo, confermando la sua versatilità artistica. La sua presenza sul grande schermo amplia la sua notorietà, ma è nei concerti e nelle registrazioni discografiche che continua a lasciare il segno nella cultura italiana.

La tragedia e il ritiro dalla scena

In mezzo a queste esperienze arriva un colpo durissimo: la morte della prima moglie, Maria Lina Carreri. I due si erano sposati nel 1969 dopo essersi incontrati in Italia e avevano avuto una figlia, Malindi. La tragedia si verifica negli anni novanta, quando Maria Lina decide di mettere fine alla sua vita nell’abitazione familiare, lasciando Shel Shapiro in un profondo stato di dolore e depressione. Questo evento lo allontana dalla scena musicale per un periodo significativo, segnando una fase difficile della sua carriera e della sua esistenza personale.

Dopo questo periodo buio, Shel Shapiro tenta una rinascita, prima con il secondo matrimonio con Cristina Rivetti, poi con la scelta di tornare alla musica e alla vita più ritirata. Tuttavia anche questa seconda relazione si chiude con un divorzio nel 1997. Questi eventi segnano molto la sua vita, ma non fermano completamente la sua voglia di esprimersi e creare.

La quiete di loano e un presente lontano dai riflettori

Oggi Shel Shapiro vive a Loano, in Liguria, dove ha trovato un ritiro pacifico dal mondo della musica e dello spettacolo. Questo luogo gli offre la tranquillità e la serenità che ha cercato per molto tempo, anche dopo la perdita e le difficoltà che lo hanno colpito in passato. La sua presenza in Liguria rappresenta un momento di stabilità, lontano dalla frenesia degli anni di gloria, ma sempre con uno sguardo attento verso la cultura e la società attuale.

Recentemente, davanti a qualche critica sul fatto che le nuove generazioni non conoscano più la sua figura, Shel Shapiro ha risposto con ironia, “io non conosco i giovani di oggi”. Questa battuta riflette la distanza temporale tra il suo tempo e quello attuale, ma anche una certa consapevolezza dell’evoluzione dei gusti musicali e culturali. Restano però evidenti il contributo e la traccia che ha lasciato in Italia, soprattutto per chi ha seguito quegli anni di cambiamenti profondi.

Nonostante i problemi personali e le pause forzate, il ricordo di Shel Shapiro e dei The Rokes vive ancora nella memoria collettiva e nelle note di un’epoca che ha segnato il modo di fare musica e raccontare la società italiana.