In tanti lo pagano senza sapere di poter evitare i 70 euro annui: l’esenzione del canone Rai è possibile, ma la scadenza è vicina e la patente può fare la differenza
Ogni mese, bolletta dopo bolletta, quella voce fissa da 7 euro torna a pesare sul bilancio familiare: è il canone Rai, oggi ridotto a 70 euro annui ma comunque inserito automaticamente nella bolletta elettrica. Una somma apparentemente piccola che però, per molte famiglie, rappresenta una spesa evitabile. Il modo per non pagarla esiste, ma pochi lo conoscono davvero: si chiama esenzione, e può scattare anche grazie alla patente di guida, ma bisogna agire subito. Dopo il 30 giugno, la finestra per evitare il pagamento chiuderà senza appello.
Come ottenere l’esenzione con la sola patente di guida
Il nodo principale riguarda i documenti da allegare alla domanda. Molti si chiedono se la patente di guida sia sufficiente per accedere all’esenzione. La risposta è sì, ma con accortezza. La patente non riporta l’indirizzo di residenza, e quindi non basta da sola per completare l’iter. Tuttavia, inviare comunque la domanda entro il 30 giugno con la patente come allegato consente almeno di bloccare la scadenza, in attesa di integrare i documenti mancanti.
La richiesta, così, non verrà rigettata ma sospesa in attesa di perfezionamento. E questo ti dà tempo per ottenere una carta d’identità elettronica, che può arrivare in 6-10 giorni lavorativi a seconda del Comune. Se ti muovi ora, sei ancora in tempo per completare la pratica e evitare il pagamento del canone per tutto l’anno.
Chi ha diritto all’esenzione e come fare domanda
Non tutti possono beneficiare dell’esenzione. I criteri sono chiari e definiti dalla normativa. Può fare domanda chi:
Non possiede un televisore (da dichiarare ogni anno); ha più di 75 anni con un reddito familiare inferiore a 8.000 euro annui; appartiene a categorie speciali come diplomatici o militari stranieri.
Per fare richiesta, basta collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate, accedere con SPID, CIE o CNS, e compilare il modulo online. In alternativa, si può inviare il tutto con posta raccomandata, allegando un documento valido. Se manca la carta d’identità, si può allegare la patente e una dichiarazione sostitutiva per evitare che la domanda venga respinta.
Agire in ritardo può costare caro: dopo il 30 giugno non sarà più possibile presentare la richiesta per il 2025 e il canone andrà pagato per intero. Se pensi di averne diritto, è il momento di verificare i requisiti, recuperare i documenti e bloccare la pratica subito.
