scienzafirenze 2025, studenti e insegnanti riuniti a Firenze per esplorare scienza e fantascienza

Il convegno scienzafirenze 2025 si svolgerà a Firenze il 7 e 8 maggio, affrontando il tema “scienza e fantascienza” con attività pratiche per studenti e insegnanti di tutta Italia.
Il convegno Scienzafirenze 2025, a Firenze il 7-8 maggio, coinvolge studenti e insegnanti di tutta Italia in un’esperienza attiva di ricerca su scienza e fantascienza, con presentazioni, exhibit e interventi di esperti. - Unita.tv

Il convegno scienzafirenze torna nel 2025 con la sua ventiduesima edizione, consolidandosi come appuntamento atteso da studenti e insegnanti delle scuole superiori di tutta Italia. L’evento si terrà a Firenze il 7 e 8 maggio, portando insieme centinaia di giovani e docenti per discutere e confrontarsi su un tema stimolante: scienza e fantascienza, con uno sguardo particolare sul metodo della ricerca scientifica e la sperimentazione.

Il tema di scienzafirenze 2025: scienza e fantascienza tra dati e fenomeni naturali

Il cuore del convegno di quest’anno è il tema scienza e fantascienza, sviluppato sotto il sottotitolo “il dato come indizio”. Questo suggerisce la direzione scientifica dell’iniziativa, che punta a promuovere un approccio esperienziale sul campo. Gli studenti sono stati chiamati a realizzare una tesina di ricerca attraverso un percorso sperimentale legato a un fenomeno naturale significativo. Si tratta di un modo per trasformare la teoria in esperienza concreta, spingendo i giovani a toccare con mano i processi che regolano il mondo che li circonda.

Metodo attivo e coinvolgimento

Il metodo proposto dal comitato didattico, infatti, vuole avvicinare i ragazzi alla scienza come azione viva, facendoli partecipare attivamente alla costruzione della conoscenza, non solo in modo passivo. Così si cerca di creare un coinvolgimento autentico, puntando a far comprendere come ogni esperimento nasca dal desiderio di scoprire e da un dialogo costante con la realtà. Quest’anno sono attesi gruppi da almeno una decina di città italiane, testimonianza dell’interesse diffuso verso questo modo di fare scuola e ricerca insieme.

Il format e le attività principali del convegno

La due giorni fiorentina ospiterà un centinaio di studenti di scuole secondarie di secondo grado, accompagnati dai loro insegnanti. Al centro dell’esperienza ci sarà la presentazione delle tesine, che dovranno riflettere il lavoro di ricerca e sperimentazione svolto durante l’anno. I lavori saranno valutati da una giuria indipendente, suddivisi nelle categorie del biennio e triennio. Questa selezione permetterà di premiare le proposte più rigorose e originali, dando valore alla capacità di analisi e al percorso svolto.

Exhibit time per la condivisione

Tra i momenti più attesi c’è l’exibit time, una sessione in cui i gruppi potranno esporre poster con i risultati e gli apparati utilizzati nelle loro ricerche. Questa pratica ricorda quanto accade nei congressi scientifici veri, offrendo agli studenti un’occasione per confrontarsi e discutere delle difficoltà e delle soluzioni trovate. Non si tratta solo di mostrare il lavoro, ma di mettere alla prova le proprie idee davanti a una platea interessata, costruendo una dimensione di scambio importante nel percorso formativo di ragazzi e insegnanti.

Ospiti e interventi dei ricercatori portano il convegno oltre la scuola

Il convegno dà spazio anche a contributi esterni di rilievo, con relatori che porteranno esperienze dirette dal mondo della ricerca scientifica. Quest’anno si segnala la presenza di Mattia Bulla dell’Università di Ferrara, che illustrerà come la luce e la gravità permettano di osservare l’universo in modi nuovi. L’intervento di Massimo Robberto, collegato in remoto dal cileno osservatorio spaziale dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, mostrerà come si raccolgono e si analizzano dati in astronomia, fornendo un quadro concreto dell’attività quotidiana di uno scienziato.

Fantascienza nei media e nella letteratura

Paolo Musso dell’Università dell’Insubria sarà un’altra figura di spicco, con un focus sulla fantascienza nei media e nella letteratura. Il suo lavoro rappresenta un unicum nel panorama accademico italiano, essendo il solo corso universitario dedicato specificamente a questo genere. Proprio lui, reduce da un’esperienza come visiting professor di epistemologia a Lima, chiuderà la rassegna con un intervento capace di connettere scienza e immaginazione, contribuendo a tracciare il senso profondo del tema 2025.

Scienzafirenze come esperienza educativa e stimolo per docenti e studenti

L’esperienza di scienzafirenze ha un peso concreto per le realtà scolastiche coinvolte, rompendo la monotonia di un percorso formativo spesso troppo teorico e astratto. Vediamo, infatti, come il convegno riesca a risvegliare l’interesse personale e collettivo sull’insegnamento della scienza, portando studenti e insegnanti a collaborare attivamente. È evidente come questa formula rappresenti un tentativo di coniugare educazione e approfondimento, dando spazio a un apprendimento che cresce sullo scambio e sul fare.

Il coinvolgimento diretto permette anche di vivere la ricerca come qualcosa di tangibile, un processo che non si ferma alla lettura nei libri ma si sviluppa con domande, errori, prove e insuccessi. La voglia di guardare al futuro è palpabile negli organizzatori che già pensano al tema della ventitreesima edizione, affidato a Giuseppe Tassinari, direttore del convegno. La continuità e la crescita di scienzafirenze restano un segnale chiaro sull’interesse che una parte del sistema scolastico italiano continua a mostrare verso iniziative capaci di scuotere gli studenti e i docenti dal consueto.