Santa Giovanna d’arco: storia, fede e celebrazioni per la pulzella d’orleans il 30 maggio
La vita di Santa Giovanna d’Arco, dalla sua umile origine a Dorèmy al martirio del 30 maggio 1431, rappresenta un simbolo di fede e resistenza per la Francia e la Chiesa cattolica.

L'articolo racconta la vita, la missione e il martirio di Santa Giovanna d’Arco, figura chiave della storia francese e della Chiesa cattolica, celebrata il 30 maggio insieme ad altri santi. - Unita.tv
Santa Giovanna d’Arco, figura centrale della storia francese e della Chiesa cattolica, viene ricordata ogni anno il 30 maggio. La sua vicenda si inserisce nel periodo turbolento della Guerra dei Cent’Anni, conflitto che ha segnato profondamente il destino della Francia e l’equilibrio di potere tra Europa occidentale. Questo racconto ripercorre le tappe della vita di Giovanna, dalla sua famiglia umile fino al martirio, senza tralasciare le celebrazioni attuali che onorano la sua memoria.
La vita semplice di una giovane chiamata da Dio
Nata nel 1412, a Dorèmy in Francia, Giovanna crebbe in una famiglia contadina impegnata nelle attività quotidiane tipiche dell’epoca. La sua routine ruotava attorno alla cura del gregge, alle preghiere e al lavoro manuale come il cucito. Era un’esistenza fatta di semplicità e poche distrazioni, lontana dalle corti e dalle guerre che infuriavano nelle terre francesi.
A soli 14 anni, Giovanna ebbe una serie di apparizioni mistiche. Mentre portava le pecore a pascolare, racconta la tradizione, udì una voce che la chiamava “Giannetta” e vide una figura celeste accompagnata da angeli. Queste visioni la spinsero a frequentare la chiesa e a vivere con un’intensità religiosa che le indicò la propria missione: salvare la Francia dalla crisi che l’aveva travolta. Questi eventi trasformarono una ragazza qualunque in una presenza dai tratti sovrannaturali e carica di un destino difficile.
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L’incontro con carlo VII e la missione militare
Quando la Francia versava in una fase cupa di contesa con gli inglesi e i borgognoni, Giovanna si presentò al Delfino Carlo VII con il suo programma chiaro: guidare le truppe per liberare Orleans, punto strategico fondamentale. Dopo un esame da parte di teologi a Potiers, dove venne valutata per confermare la natura divina delle sue intenzioni, ottenne il consenso per il suo viaggio verso il fronte di guerra.
Vestita con la sua armatura candida e portando un vessillo con i nomi di Gesù e Maria, Giovanna non solo prese parte alla battaglia, ma divenne un punto di riferimento spirituale per i soldati. Le sue parole incoraggiavano la fede e il coraggio, portando la coalizione francese a un’espulsione decisiva degli inglesi da Orleans e successivamente a Reims, luogo della consacrazione di Carlo VII come re. La sua figura crebbe in popolarità e influenzò la politica militare di quella stagione.
Tradimento e martirio: la fine di una santa e il processo ingiusto
Il successo di Giovanna generò invidie e ostilità all’interno della corte francese, particolarmente maschilista. Dopo la battaglia di Compiègne, mentre era ferita, venne letteralmente abbandonata imprigionata dai Borgognoni e consegnata agli inglesi. A Rouen, subì un processo che mirava a distruggere la sua immagine. Le contestarono l’abbigliamento da uomo, le visioni religiose e le risposte confuse durante l’interrogatorio. Le accuse includevano idolatria, eresia e apostasia.
Nonostante l’età e la mancanza di istruzione formale, Giovanna rispose con fermezza, ma il verdetto fu deciso: condanna al rogo. Il 30 maggio 1431, a 18 anni, venne bruciata viva. I suoi resti furono gettati nella Senna per evitare che potessero diventare reliquie popolari. Solo anni dopo la Chiesa riscattò la sua figura, beatificandola nel 1919 e santificandola nel 1920.
Le celebrazioni e il patrimonio culturale legato a santa Giovanna d’arco
A Rouen, ogni fine maggio si tengono le Giornate Medievali, con rievocazioni storiche legate alla vita di Giovanna e alla sua epoca. Le vie della città si animano con sfilate in costume, balli e canti tradizionali, oltre a dimostrazioni di antiche arti e mestieri. Il prato di Saint Sever ospita spettacoli di luci che richiamano il ricordo della santa e del suo sacrificio.
Santa Giovanna d’Arco è la patrona della Francia, un paese ricco di storia e arte, da Parigi con i suoi monumenti simbolici come Notre Dame e la Tour Eiffel, ai paesaggi della Provenza e della Valle della Loira. Le leggende, i castelli e i piccoli centri costieri fanno della Francia una terra profondamente legata al passato e alle tradizioni da cui la figura della pulzella d’Orleans emerge con forza ancora oggi. Questa presenza si riflette anche nelle celebrazioni popolari e religiose distribuite sul territorio.
Santi ricordati il 30 maggio
La giornata del 30 maggio non è dedicata solo a santa Giovanna d’Arco. Si commemorano anche figure come santa Dinfna, sant’Urbicio, san Luca Kirby e sant’Isacco. Nella lista figurano inoltre sant’Anastasio di Pavia, beato Carlo Liviero e beato Ottone Neururer, testimonianze di vite segnate da fede e devozione in epoche differenti, ancora oggi riconosciute dalla Chiesa.
Questi santi rappresentano varie realtà geografiche e culturali, mantenendo viva l’eredità cristiana attraverso anniversari e celebrazioni liturgiche. Il 30 maggio si profila così come un giorno ricco di memoria spirituale, dove ricche tradizioni si intrecciano con la storia di personalità che hanno lasciato un segno nella vita religiosa.