San pietro nolasco e la fondazione dei mercedari per liberare i cristiani schiavi dagli arabi

Il 6 maggio si celebra san Pietro Nolasco, fondatore dell’Ordine di Santa Maria della Mercede, noto per il riscatto di oltre 300 schiavi cristiani e patrono di Palermo.
Il 6 maggio la Chiesa cattolica celebra san Pietro Nolasco, fondatore dell’ordine di Santa Maria della Mercede, noto per aver liberato oltre 300 schiavi cristiani e patrono di Palermo. - Unita.tv

Il 6 maggio la chiesa cattolica celebra san pietro nolasco, fondatore dell’ordine di santa maria della mercede. Quest’uomo ha dedicato la sua vita al riscatto degli schiavi cristiani catturati dai mori, arrivando a liberarne più di 300. Oltre a questa missione, san pietro nolasco subì personalmente la prigionia, ma riuscì a salvarsi. È riconosciuto come patrono di palermo, città dove la sua figura è molto sentita.

La nascita e l’infanzia di san pietro nolasco figli di mas saintes puelles

San pietro nolasco nacque nel 1189 in francia, nella località di mas saintes puelles. La sua vita sembrò segnata sin dall’inizio da segni speciali: una volta, uno sciame d’api si posò su di lui senza recargli alcun danno, accumulando addirittura un favo di miele sulla sua spalla destra. Rimasto orfano di padre, crebbe sotto la guida della madre che gli insegnò la fede cristiana e lo indirizzò verso un’esistenza devota. Quando perse anche la madre, temeva di essere influenzato dagli albigesi, movimento eretico molto presente in quegli anni. Per questo motivo, si rifugiò a barcellona in spagna, sotto il controllo arabo.

La missione di riscatto e la fondazione dell’ordine dei mercedari

Barcellona e le regioni vicine erano allora teatro di frequenti catture di cristiani da parte degli arabi, considerati schiavi. Pietro nolasco, sostenuto da una spinta caritatevole profonda, iniziò a riscattare prigionieri cristiani pagando riscatti grazie anche alle donazioni raccolte dai nobili locali. Si calcola che liberò oltre 300 persone, un numero notevole considerando i tempi.

La visione e la creazione dell’ordine

La sua azione non si esaurì nel singolo gesto: la vergine maria gli apparve in visione, invitandolo a fondare una confraternita dedicata alla liberazione dei cristiani prigionieri. Da qui nacque l’ordine di santa maria della mercede, ufficializzato nel 1235 da papa gregorio IX, dopo il primo governo di raimundo de peñafort. La congregazione si distingue per un abito bianco legato alla verginità di Maria. Non era un ordine militare, anche se i frati proteggevano le zone di confine da eventuali attacchi.

Regole, impegni e attività dell’ordine di santa maria della mercede

L’ordine adottò la regola di sant’agostino, prevedendo un impegno particolare: i cristiani liberati dovevano testimoniare pubblicamente la loro prigionia e collaborare con i mercedari che andavano a chiedere elemosine. Ogni convento mercedario aveva una doppia funzione: risvegliare la fede dei liberati e accogliere malati e poveri. Questa rete di solidarietà permetteva di sostenere concretamente le persone uscite dalla schiavitù.

Nel 1245 san pietro nolasco partì verso algeri per riscattare altri prigionieri. A un certo punto, finito il denaro, si offrì in cambio di uno schiavo. I mori lo torturarono e lo abbandonarono in mezzo al mare su una piccola barca, che giunse miracolosamente sulle coste spagnole. Tornato in patria continuò a fondare strutture religiose, come un convento a puig vicino valencia e una chiesa a siviglia, ricavata da una moschea.

Il sacrificio personale

“A un certo punto, finito il denaro, si offrì in cambio di uno schiavo.” Questo gesto testimonia la dedizione assoluta di pietro nolasco alla sua missione.

Ultimi anni, malattia e riconoscimenti postumi

L’attività intensa e la vita dedicata alla carità segnarono il fisico di pietro nolasco. Nel 1249, durante una visita al sepolcro di san raimondo nonnata a portel, fu colpito da malaria. Pochi giorni dopo, il 13 maggio, spirò. La sua santità venne riconosciuta ufficialmente solo nel 1628 da papa urbano VIII, quasi quattro secoli dopo la morte.

In molte città, in particolare a palermo, san pietro nolasco è tuttora ricordato come protettore e modello di dedizione cristiana. La sua storia emerge come una testimonianza diretta della lotta per la libertà e della solidarietà verso chi si trova in situazioni difficili.

I santi ricordati il 6 maggio

Oltre a san pietro nolasco, il 6 maggio la tradizione cattolica ricorda altre figure religiose: san venerio di milano, santa sennara, san lucio di cirene, santa inneen, il beato giacinto vera e santa benedet. Questi santi offrono diversi spaccati di devozione e storia che arricchiscono il calendario liturgico, ma la ricorrenza più rilevante resta quella del fondatore dell’ordine dei mercedari e della sua opera a sostegno dei cristiani schiavi.