Un’inchiesta approfondita condotta dal programma Farwest, guidato da Salvo Sottile, ha portato a galla una truffa su larga scala che ruota attorno alla vendita di lingotti d’oro inesistenti. Al centro dello scandalo c’è Samuel Gatto, accusato di guidare un’organizzazione criminale che avrebbe ingannato circa 5mila italiani con promesse di guadagni elevati. La vicenda coinvolge la società Global Group Consulting e ha mosso le autorità giudiziarie di Milano, impegnate a smantellare una rete che ha raccolto milioni in modo illecito.
Chi è samuel gatto e qual è il ruolo nell’organizzazione
Secondo le indagini condotte dalla procura di Milano e dalla Guardia di Finanza, Samuel Gatto sarebbe il capo di un’associazione a delinquere composta da almeno cinque persone. Alcuni membri del gruppo sono già in carcere, mentre altri sono sottoposti a misure domiciliari. Gatto, insieme alla moglie, risulta irreperibile al momento. L’associazione avrebbe messo in piedi una truffa basata sulla vendita di lingotti d’oro mai realmente esistiti, garantendo rendimenti finanziari molto elevati agli investitori. Ai potenziali clienti veniva offerta una rendita del 4% mensile, pari a circa il 48% all’anno: una cifra fuori da ogni logica finanziaria.
La struttura della truffa
L’operazione si è appoggiata su una struttura societaria, la Global Group Consulting, utilizzata come copertura per le attività illegali. Il sistema di promozione si serviva sia del passaparola sia dei social media, riuscendo così a coinvolgere migliaia di persone in tutta Italia. La rete organizzativa mostrava particolare cura nel costruire fiducia, sfruttando la promessa di guadagni facili e veloci, tipici delle truffe basate sull’avidità degli investitori.
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Lo schema ponzi applicato alla truffa: come si sviluppava la frode
La truffa è stata portata avanti seguendo un modello classico, quello del cosiddetto schema Ponzi. Questo tipo di sistema richiede sempre nuovi investitori, perchè i loro soldi servono per pagare i guadagni promessi ai clienti più vecchi. Il circolo però è destinato a interrompersi non appena mancano nuovi entranti, provocando il crollo dell’intera struttura.
Nel caso di Samuel Gatto e della Global Group Consulting, il gruppo avrebbe gestito un capitale di circa 60 milioni di euro. Tuttavia, solo un 15% di quei fondi sarebbe stato realmente utilizzato per comprare oro, rendendo la truffa ancora più evidente. Il resto del denaro serviva da un lato a mantenere la fiducia degli investitori pagando i rendimenti previsti e dall’altro a finanziare gli organizzatori della frode, assicurando guadagni personali elevati.
Uso delle società e moneta virtuale
Il sistema si appoggiava a una rete complessa di società e promozione, combinando strumenti tradizionali come il passaparola con una forte presenza sui social network. Inoltre, è stata introdotta una valuta interna usata per acquistare beni di lusso. Questa moneta virtuale complica la possibilità di recuperare i fondi investiti dalle vittime, rendendo il raggiro molto più difficile da smascherare e azzerare.
L’indagine della procura di milano e le misure adottate
Le autorità, dopo le prime denunce delle vittime, hanno avviato una serie di verifiche e controlli in tutta Italia. La procura di Milano ha svolto decine di perquisizioni, sequestrando attraverso la Guardia di Finanza circa 23 milioni di euro in vari conti e beni connessi alla truffa. Nonostante questo, Samuel Gatto e la moglie risultano ancora latitanti, rendendo le ricerche particolarmente difficili.
Il ruolo dell’app e le difficoltà di rimborso
L’inchiesta ha permesso di scoprire anche l’esistenza di un’applicazione collegata alla truffa. Questa app consentiva agli investitori di gestire il denaro, ma i prelievi richiedevano procedure complesse che potevano protrarsi fino a tre mesi. Il ritardo nel rimborso rappresentava un ostacolo per chi cercava di riottenere i propri soldi, contribuendo a celare l’effettiva natura fraudolenta dell’operazione fino al momento dello scoppio dello scandalo.
Il lavoro della procura continua per rintracciare tutti i responsabili e comprendere l’estensione reale della frode. Le forze dell’ordine sono impegnate anche a identificare i possibili complici e a tutelare gli investitori truffati, alcuni dei quali hanno già denunciato prima che la vicenda venisse resa pubblica. Il caso di Samuel Gatto rimane uno degli scandali finanziari più rilevanti degli ultimi anni in Italia.