Salone del libro di torino 2025, numeri record tra eventi, polemiche politiche e intelligenza artificiale
Il salone del libro di Torino 2025 ha registrato oltre 231mila visitatori, con un ricco programma di eventi e dibattiti su cultura, politica e intelligenza artificiale, attirando anche proteste significative.

Il Salone del Libro di Torino 2025 ha registrato grande successo con 231mila visitatori, 3.300 eventi e ospiti di rilievo, affrontando temi culturali, politici e l’emergente ruolo dell’intelligenza artificiale, tra entusiasmo e tensioni. - Unita.tv
Il salone del libro di torino ha chiuso la sua edizione 2025 con dati molto consistenti e un calendario ricco di eventi. L’appuntamento ha visto la partecipazione di tantissime persone, ospiti e autori, insieme a dibattiti che hanno acceso discussioni sia culturali che politiche. Lo spazio dedicato ai giovani è cresciuto e la presenza di personaggi famosi ha fatto da richiamo per un pubblico vasto. Allo stesso tempo, le tensioni attorno a temi politici si sono fatte sentire, mentre i grandi temi tecnologici, come l’intelligenza artificiale, hanno trovato posto tra i protagonisti della manifestazione.
Numeri e partecipazione: il salone oltre le aspettative
Il salone del libro si è svolto al lingotto di torino e in diverse location della città tra il 14 e il 18 maggio 2025. L’edizione, guidata per la seconda volta da annalena benini, ha registrato un’affluenza di circa 231mila persone. Un pubblico composto da lettori di ogni età e provenienza, attratto da un’offerta di 2.500 eventi nella sede centrale e altri 800 sparsi sul territorio urbano. Sono stati allestiti 977 stand espositivi e 70 sale conferenze, con uno spazio speciale, bookstock, riservato ai giovani e alle scuole, che ha ampliato la sua offerta rispetto all’anno precedente.
Conferenza stampa e protagonisti
Alla conferenza stampa di chiusura, svolta proprio all’arena bookstock, hanno partecipato alcune figure di rilievo come silvio viale, presidente dell’associazione torino-città del libro, la sottosegretaria regionale claudia porchietto, e piero crocenzi, amministratore delegato del salone. Hanno raccontato di un ambiente di festa e di condivisione capace di attrarre oltre 2000 editori da tutto il mondo. La qualità degli appuntamenti ha spaziato dalla letteratura, alla politica, alle tematiche sociali più complesse. Un’offerta così ampia ha confermato il ruolo del salone come punto di riferimento per il panorama culturale italiano e non solo.
Leggi anche:
Ospiti di rilievo e le tensioni politiche che hanno segnato l’edizione
Tra i volti più noti intervenuti sono stati presenti scrittori, giornalisti e personaggi dello spettacolo. alessandro barbero, tracy chevalier e serena dandini hanno rappresentato la letteratura e la cultura; mara maionchi e stefano nazzi hanno portato l’esperienza della musica e dello spettacolo. Duro risalto ha avuto la presenza dei ministri: il ministro della cultura alessandro giuli ha dialogato con gli operatori del settore, raccogliendo richieste di maggiori finanziamenti. Al contrario, il ministro della difesa guido crosetto è stato oggetto di forti contestazioni da parte di attivisti pro palestina che hanno manifestato davanti alla fiera.
Proteste e momenti di tensione
Le proteste sono sfociate in tensioni con le forze dell’ordine, inclusi tentativi di forzare i cancelli della manifestazione. Alcuni attivisti hanno anche interrotto un dibattito tra il presidente della comunità ebraica di torino, dario dise-gni, e lo storico claudio vercelli, portandoli a rinunciare ad intervenire. Davanti a una sala dedicata al libro di nathan greppi sull’antisemitismo, è stata esposta una bandiera palestinese, un gesto che ha alimentato ulteriori controversie. Il clima, in alcuni momenti, ha mostrato una netta tensione tra libertà di espressione e provocazioni politiche.
I libri più venduti e i trend del mercato editoriale emerso al salone
Tra i volumi più gettonati in fiera spicca “l’amore mio non muore” di roberto saviano, pubblicato da einaudi, che ha ottenuto un record di vendite. Anche in casa mondadori si è registrato un notevole interesse per “spera”, l’autobiografia di papa francesco, e per i romanzi fantasy americani come “hunger games” di suzanne collins. La casa editrice rizzoli ha portato al successo il thriller di maurizio de giovanni “il pappagallo muto”, legato alla serie sara su Netflix.
Consensi e vendite
La piemme ha raccolto consensi con “l’orso bianco era nero” di roberto vecchioni, mentre la feltrinelli ha organizzato eventi sold out con antonio albanese e concita de gregorio. Mentre i grandi nomi dello spettacolo e i titoli connessi a mondi televisivi e social sembrano dominare nelle vendite, la letteratura “alta” si fa spazio in nicchie più ristrette, come testimonia il buon successo di “portnoy” di philip roth pubblicato da adelphi. Il salone ha mostrato uno scenario editoriale variegato, dove il legame con altre forme di intrattenimento sembra spingere le vendite.
Intelligenza artificiale protagonista, tra interesse e preoccupazioni
Il dibattito sull’intelligenza artificiale ha segnato un tema centrale di questa edizione. Gli incontri sull’argomento hanno richiamato una grande attenzione, esaurendo spesso i posti disponibili. Tra i titoli presentati c’è “intelligenza criminale” di giovanni scaffoglio, pubblicato da cartacanta edizioni il 17 maggio nel padiglione oval. L’autore ha condotto una ricerca approfondita sui rischi legati alle ia generative, non negate come risorsa, ma viste anche nella loro parte più oscura.
Rischi e problematiche
scaffoglio evidenzia come queste tecnologie, ancora poco regolamentate, possano essere usate in modo illecito, ad esempio per creare materiale pedopornografico partendo da foto di minori presenti online. La legge fatica a tenere il passo con questi crimini digitali, mentre la polizia dispone di risorse limitate. Nel libro si trovano esempi concreti di dialoghi con chatgpt che mostrano come l’intelligenza artificiale possa mentire o essere indotta a rispondere in modi controintuitivi.
Il prefatore renzo casadei racconta con ironia di aver fatto ammettere a chatgpt i crimini del fascismo dopo classici tentativi di negazionismo. Questi spunti, emersi in un contesto come il salone del libro, indicano un terreno di confronto ancora da esplorare con attenzione, al di là della spettacolarizzazione e della vendita di massa. Le questioni etiche e giuridiche legate all’intelligenza artificiale restano uno dei punti cruciali da seguire nei prossimi anni per la cultura e la società.