Il caso tra Rocío Morales e Raoul Bova torna sotto i riflettori dopo le recenti rivelazioni sulla loro travagliata separazione, che ora coinvolge anche l’affido delle due figlie. Tutto è emerso con la pubblicazione di messaggi privati e dettagli su una presunta relazione extraconiugale di Bova, scatenando un vero e proprio scontro legale tra i due ex. La vicenda è finita davanti al Tribunale civile di Roma, dove Rocío vuole far valere i suoi diritti e quelli delle bambine.
Rocío chiede l’affido esclusivo delle figlie affidandosi a un avvocato esperto
La 37enne Rocío Morales, compagna di Bova dal 2013 e mamma di Luna e Alma, di 10 e 7 anni, ha affidato la causa a un legale per tutelare le figlie. L’avvocato Antonio Conte, già noto per aver seguito personaggi famosi come Francesco Totti, si è fatto carico di presentare il ricorso al Tribunale civile di Roma. La richiesta riguarda l’affido esclusivo delle bambine e la definizione di un assegno di mantenimento adeguato.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la decisione di Rocío è stata scatenata dalla scoperta pubblica della relazione segreta di Bova, emersa in tempo reale insieme a tanti altri utenti online. La notizia ha scosso profondamente la madre, che ha reagito con rabbia e dolore. Nonostante lo shock, Rocío ha preso coscienza della situazione e ora vuole portare avanti la separazione legale e la tutela delle figlie con fermezza.
La convivenza fino a maggio: versioni contrastanti sulla separazione
Tra Rocío e Raoul le versioni non tornano. L’attore, nelle chat pubbliche, ha parlato di una separazione in casa durata almeno un anno o due. Lei, invece, smentisce con forza questa versione. Secondo quanto riferito, Rocío sostiene che la coppia abbia vissuto sotto lo stesso tetto fino a maggio, come una famiglia unita, anche se con le tensioni normali di ogni coppia.
Alcuni testimoni confermano che la convivenza è durata fino a pochi mesi prima dello scandalo. Dopo la scoperta della relazione extraconiugale, i rapporti si sono ridotti al minimo indispensabile, con comunicazioni limitate a monosillabi e solo per questioni pratiche legate alle bambine. Oggi, invece, non si parlano più. Bova sarebbe sparito dai radar, forse preoccupato per le ripercussioni sulla sua carriera artistica.
Nel ricorso accuse pesanti contro Bova: comportamenti inadeguati come padre
Nel ricorso presentato dall’avvocato Conte non mancano riferimenti a comportamenti di Bova giudicati irrispettosi e poco adatti al ruolo di padre. Rocío segnala diversi episodi problematici, oltre alla relazione segreta, per rafforzare la richiesta dell’affido esclusivo. L’obiettivo è mostrare come l’atteggiamento di Bova metta a rischio la serenità delle figlie.
La donna, in passato, ha sostenuto Bova nei momenti difficili e ha sopportato le difficoltà del loro rapporto, spinta dall’amore. Ora però ha deciso di chiudere quella pagina e di far valere le proprie ragioni davanti al giudice. La tensione è alta, con un’attenzione particolare alla tutela dei minori e alle responsabilità di entrambi i genitori.
Soldi e serenità per le bambine: Rocío vuole chiudere in fretta
Oltre alla questione dell’affido, Rocío punta a ottenere un contributo economico adeguato per il mantenimento di Luna e Alma. La parte economica è centrale nella trattativa, perché garantire il benessere quotidiano delle bambine è urgente. L’attrice, modella e conduttrice spagnola vuole che ogni accordo tenga conto delle necessità concrete delle figlie.
L’urgenza è evidente: Rocío vuole chiudere la vicenda il prima possibile, evitando altri strascichi inutili. Dopo la scoperta di dettagli privati molto delicati, la storia entra ora nel vivo del processo legale, dove si decideranno ruoli e responsabilità di entrambi i genitori. Le prossime mosse saranno seguite da vicino, vista l’attenzione dei media e il peso personale della vicenda.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Andrea Ricci