Riprenderanno le ricerche di clara rossignoli nel bosco dietro la casa a verona dopo quasi un mese e mezzo di scomparsa
Intensificate le ricerche per Clara Rossignoli, scomparsa a Verona. Carabinieri e vigili del fuoco scandagliano un bosco vicino alla sua abitazione, mentre il nipote Mattia è indagato per la sparizione.

La scomparsa di Clara Rossignoli, 79 anni, a Verona è ancora irrisolta; le ricerche si concentrano su un bosco vicino alla sua casa, con indagini in corso sul nipote indagato e numerose ipotesi aperte. - Unita.tv
La sparizione di clara rossignoli, anziana di 79 anni da aprile scorso nella provincia di verona, continua a tenere viva l’attenzione delle forze dell’ordine e dei familiari. Le attività di ricerca si sono intensificate nelle ultime ore in una zona molto precisa alle spalle dell’abitazione in cui la donna viveva con il nipote. Sono stati impiegati carabinieri, vigili del fuoco, cani, droni e sommozzatori per scandagliare il territorio e remare verso una possibile soluzione del caso. La famiglia, con la figlia di clara ancora molto provata, chiede risposte e un rispetto severo dei fatti.
Le nuove ricerche nel bosco dietro la casa di clara rossignoli
Le operazioni di scavo e ricerca sono riprese con nuove modalità e maggiori dettagli a partire da una zona boschiva molto fitta situata dietro l’abitazione di clara rossignoli. olga mascolo, impegnata nel caso e collegata con il programma “storie italiane”, ha fornito dettagli sulle attività degli investigatori. Nella giornata precedente, l’attenzione degli uomini era stata rivolta principalmente al camino della casa, con un’ispezione rapida e circoscritta. Nelle ore successive però i controlli si sono estesi a tutto il bosco, proprio dietro l’edificio, una zona finora poco esplorata o perlomeno trattata con meno precisione.
Gli enti coinvolti nelle operazioni comprendono carabinieri, vigili del fuoco e unità cinofile, mentre droni e sommozzatori si occupano di perlustrare il fiume adige, estendendo le ricerche fino allo sbocco sul mare. L’intento è quello di non lasciare nulla al caso, sia nelle aree di terra che in quelle d’acqua. Le forze dell’ordine si sono mosse dopo aver raccolto una segnalazione di un vicino di casa, che ha riferito di aver visto il nipote di clara, mattia, frequentare il boschetto in circostanze insolite a distanza di un mese dalla sparizione. Tale testimonianza ha contribuito a concentrare le attenzioni investigative intorno a quella porzione di terreno.
Leggi anche:
Testimonianze e ipotesi investigative aperte
olga mascolo ha sottolineato che scandagliare quel bosco rappresenta un passaggio cruciale per diverse ipotesi sull’accaduto. Tra queste si tengono in considerazione il possibile omicidio, l’istigazione al suicidio e la morte accidentale. La molteplicità di scenari lascia spazio a numerose indagini dettagliate per capire cosa sia realmente successo a clara rossignoli. La presenza di unità cinofile rende più efficaci le ricerche nel folto della vegetazione, e l’inserimento dei sommozzatori permette di controllare l’eventuale presenza del corpo anche nel fiume e nei pressi del suo corso.
Nel frattempo, la figlia di clara ha parlato a “storie italiane”, manifestando il proprio dolore e speranze. Ha raccontato di un gesto intimo, indossare un anello regalo della madre e rivolgersi con pensieri alla donna scomparsa. La testimonianza umana si intreccia con l’azione degli investigatori e restituisce un quadro più vivo e personale di questo dramma.
L’ambiente familiare e i sospetti intorno al nipote indagato
La situazione familiare in cui viveva clara rossignoli si è rivelata complessa. La 79enne abitava nella casa del nipote mattia e della compagna di lui, i due risultano essere gli unici indagati per la sparizione. Dalle ricostruzioni emerge un contesto segnato da tensioni e contrasti, confermati da diverse chiamate ai carabinieri da quell’abitazione. La denuncia ufficiale di scomparsa, presentata solo l’11 aprile 2025 a differenza dell’ultimo avvistamento risalente all’8 aprile, ha sollevato dubbi e interrogativi sulla tempestività delle segnalazioni.
La figlia della donna ha più volte accusato chi avrebbe cercato di infangare la figura di clara con ipotesi legate a debiti o frequentazioni discutibili. Questi dettagli, finora allo studio degli inquirenti, sembrano lontani da ciò che sta emergendo con le recenti ricerche e testimonianze, dove la donna appare come vittima di un contesto pericoloso.
L’arrivo degli elicotteri e la speranza di trovare chiarezza
La giornata di ricerche è stata segnata anche dall’arrivo di elicotteri sul luogo della sparizione, un segno evidente che le autorità dedicano risorse importanti a questo caso. In diretta la figlia di clara si è mostrata commossa, ripetendo il suo auspicio che il corpo sia trovato presto. Il tempo che passa aumenta la preoccupazione per la sopravvivenza dell’anziana, considerata dalle autorità ormai improbabile.
Il ritrovamento del corpo sarà un momento cruciale per le indagini, in quanto permetterà di svolgere un’autopsia. Le risposte che potranno emergere dalla perizia chiariranno con maggior precisione le cause della morte. Al momento resta però aperta ogni pista e gli sviluppi verranno monitorati giorno per giorno dalle forze dell’ordine e dai familiari, in attesa di una svolta definitiva.