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Registrazioni audio rivelano difficoltà di joe biden durante colloqui con procuratore speciale robert hur

Le registrazioni audio tra Joe Biden e Robert Hur rivelano preoccupanti lacune cognitive dell’ex presidente, intensificando il dibattito sulla sua idoneità a guidare il Paese e creando tensioni nel Partito Democratico.

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Registrazioni audio rivelano problemi di memoria e incertezze cognitive di Joe Biden durante colloqui con il procuratore Hur, alimentando dubbi sulla sua idoneità presidenziale e tensioni politiche negli USA. - Unita.tv

Le conversazioni audio tra l’ex presidente Usa Joe Biden e il procuratore speciale Robert Hur, emergono dettagli preoccupanti sulle condizioni cognitive di Biden durante gli incontri dell’ottobre 2023. Le registrazioni, ottenute da Axios, mostrano pause lunghe, vuoti di memoria e incertezze su fatti recenti e personali. Questo documento audio ha intensificato il dibattito sull’idoneità di Biden a ricoprire la carica di presidente, alimentando tensioni politiche e creando difficoltà anche all’interno del Partito Democratico.

Dettagli e contenuto delle registrazioni audio tra biden e hur

Le registrazioni durano più di cinque ore e sono state realizzate in due sessioni svolte l’8 e il 9 ottobre 2023 nella residenza di Biden. Nel corso dei colloqui, l’ex presidente ha mostrato una serie di lacune notevoli nella memoria. Per esempio, ha faticato a ricordare l’anno della morte del figlio Beau, avvenuta nel 2015. Ha inoltre sbagliato a indicare la data dell’elezione di Donald Trump nel 2016. Altre pause lunghe e silenziose sono state interrotte solo dal ticchettio di un orologio a pendolo presente nell’ambiente.

In diversi passaggi, sono stati gli avvocati a intervenire suggerendo termini come “fax”, correggendo date o cercando di mantenere il discorso in carreggiata, anche quando Biden si perdeva in racconti lontani dal tema principale. Ad esempio, ha parlato di una Corvette guidata da Jay Leno o della stampa di Gutenberg, senza però riuscire a spiegare chiaramente come fossero finiti nella sua abitazione documenti riservati sugli affari dell’Afghanistan.

Il procuratore Hur ha descritto Biden nel suo rapporto come “un uomo anziano, simpatico, ma con scarsa memoria”. Questa valutazione ha portato alla decisione di non procedere legalmente, ritenendo improbabile che una giuria potesse condannare un uomo presentato come fragile dal punto di vista cognitivo.

Reazioni politiche e conseguenze per biden e il partito democratico

La scelta di Hur di non incriminare Biden ha provocato una forte reazione da parte dei repubblicani. Questi hanno usato le registrazioni per affermare che l’ex presidente non è adatto a guidare il Paese, sottolineando le difficoltà evidenti nella memoria e nel mantenimento della concentrazione emerse negli audio.

Il team di Biden ha risposto minimizzando l’impatto delle registrazioni, sostenendo che sono già note e accusando Hur di agire più per motivi politici che legali. Kamala Harris, vice presidente, ha definito il rapporto del procuratore “inappropriato e politicizzato”, criticando la scelta di includere osservazioni personali nel documento.

All’interno del Partito Democratico la situazione è complicata anche da nuove rivelazioni tratte dal libro Original Sin. Il testo accusa la campagna di Biden di aver nascosto segnali di declino cognitivo, mettendo in difficoltà anche i più stretti collaboratori del presidente. Questo elemento alimenta dubbi diffusi sulla capacità di Biden di gestire il ruolo con la dovuta attenzione.

Come le registrazioni mettono in luce la vulnerabilità di biden e la gestione della sua immagine

La diffusione di queste registrazioni da parte di Axios segna una svolta significativa nella narrazione pubblica su Joe Biden. Inizialmente, la Casa Bianca aveva cercato di occultare gli audio, definendoli “materiale protetto”, ma grazie alla pubblicazione, è emerso un quadro di vulnerabilità del tutto inedito.

Le registrazioni mostrano un uomo con una voce flebile, molte pause lunghe e un’atmosfera di disagio palpabile, accentuata dal rassicurante ma ossessivo ticchettio dell’orologio nello studio. Questi elementi rafforzano i dubbi già sorti durante la sua presidenza sull’effettivo stato delle sue capacità cognitive.

Approfondimenti sulle implicazioni politiche

Non a caso, la scelta di Hur di non procedere penalmente, spiegata con la percezione di un uomo ben intenzionato ma smemorato, potrebbe assumere un rilievo politico negativo. I repubblicani accusano i democratici di doppi standard, soprattutto dopo il trattamento riservato all’ex presidente Donald Trump. Nel contempo, i democratici, pur difendendo Biden, fanno fatica a negare le evidenze emerse negli audio, che adesso si traducono in argomenti concreti per gli avversari.

Le registrazioni rappresentano perciò un nuovo capitolo nelle dinamiche politiche interne americane, dove la salute mentale di un presidente diventa tema di scontro e la gestione dell’immagine pubblica rischia di incrinarsi sotto il peso di prove sonore difficili da ignorare.