Il governo ha aggiornato il regolamento per il reddito energetico 2025, puntando a semplificare le procedure di richiesta del contributo e a modificare le condizioni di accesso. Il decreto pubblicato a marzo ha ridefinito criteri economici e tecnici finalizzati a incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici domestici. Questo intervento interessa le famiglie con redditi bassi e prevede finanziamenti mirati a coprire i costi di acquisto, manutenzione e assicurazione degli impianti.
Requisiti economici e tecnici per ottenere il reddito energetico 2025
Il reddito energetico si rivolge a nuclei familiari con un indicatore ISEE entro 15.000 euro, esteso fino a 30.000 euro in presenza di almeno quattro figli a carico. I richiedenti devono inoltre avere diritto reale sugli spazi in cui verrà installato l’impianto fotovoltaico, requisito necessario per poter accedere al contributo. Il sostegno è previsto sotto forma di un contributo a fondo perduto con una parte fissa di 2.000 euro e un’integrazione di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata. Il contributo può coprire il costo totale dell’investimento, comprendendo anche spese accessorie come manutenzione e polizze multi rischi.
Specifiche tecniche dell’impianto
La potenza dell’impianto deve rispettare limiti precisi: la realizzazione deve essere ex novo, con una potenza minima di 2 kW e un massimo di 6 kW. Il mancato rispetto di questi parametri preclude l’erogazione del reddito energetico. Tale configurazione indica la volontà di indirizzare le risorse verso impianti di taglia domestica, finalizzati a un uso privato e non commerciale.
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Novità nel procedimento di richiesta e ruolo delle aziende installatrici
La domanda per il reddito energetico dovrà essere presentata direttamente dal beneficiario attraverso il portale gestito dal Gestore dei Servizi Energetici . Questo passaggio diretto mira a ridurre i tempi burocratici e semplificare la fase di accesso al sostegno. Le imprese responsabili dell’installazione degli impianti fotovoltaici possono partecipare anch’esse al programma, con contributi mirati esclusivamente in caso di adesione alle procedure previste dal decreto.
Il nuovo decreto, numero 124 del 28 marzo 2025, stabilisce che la richiesta dovrà contenere anche informazioni dettagliate sull’assicurazione contro i rischi legati all’impianto. Questo aspetto evidenzia un’attenzione più netta verso la sicurezza e la gestione del rischio, aspetti finora marginali per chi installava impianti domestici.
Obiettivi delle politiche di sostegno e posizione del ministero dell’ambiente
Il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica riconosce nel reddito energetico 2025 un incentivo concreto per ampliare l’uso di fonti rinnovabili anche tra le famiglie meno abbienti. Secondo il ministro Gilberto Pichetto, “la semplificazione delle procedure rappresenta un passo essenziale per rimuovere gli ostacoli alla diffusione del fotovoltaico negli ambiti privati.” L’intervento vuole quindi favorire sia la sostenibilità ambientale sia la equità sociale.
Promozione dell’energia pulita e decarbonizzazione
Il decreto intende favorire una più ampia diffusione dell’energia pulita, creando condizioni più accessibili senza rinunciare a limitazioni tecniche che garantiscano la destinazione degli impianti a scopi domestici. L’ottica è quella di stimolare investimenti diretti nelle case, migliorando la qualità ambientale e promuovendo formule di sostegno mirate e verificabili. Questi provvedimenti si inseriscono in un contesto nazionale che spinge verso la decarbonizzazione e l’efficienza energetica nel residenziale entro i prossimi anni.