Puoi recuperare fino a 1.700 euro di tasse se rientri in questa categoria di reddito

Modello 730, rimborsi fino a 1.700 euro - unita.tv
Chi rientra nella no tax area può presentare il 730 anche con redditi bassi: in alcuni casi è possibile ottenere rimborsi fino a 1.700 euro.
Esistono casi in cui non superare la soglia di reddito annuale di 8.500 euro non significa rinunciare automaticamente alla dichiarazione dei redditi. Anzi. È proprio in presenza di determinate condizioni fiscali, come la ritenuta d’acconto su prestazioni occasionali, che compilare il modello 730 può portare a recuperi importanti, anche se non si ha l’obbligo formale di farlo. Il motivo va cercato nel funzionamento della no tax area, una soglia di esenzione che identifica i contribuenti esonerati dal versamento dell’IRPEF.
No tax area e ritenute: chi è considerato fiscalmente incapiente
In Italia, i contribuenti che percepiscono meno di 8.500 euro lordi all’anno possono rientrare nella no tax area: si tratta di una zona esente in cui l’ammontare delle detrazioni fisse – come quelle da pensione o da lavoro dipendente – azzerano completamente l’imposta. Questi soggetti non solo non sono obbligati a presentare il 730, ma vengono considerati incapienti: non hanno IRPEF da pagare e, di conseguenza, non possono nemmeno portare in detrazione le spese sostenute, perché manca la capienza d’imposta.
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Eppure esistono situazioni in cui vale la pena fare comunque la dichiarazione. È il caso di chi ha lavorato in regime di prestazione occasionale con ritenuta d’acconto. Per legge, oltre i 4.800 euro annui, ogni pagamento ricevuto è soggetto a una trattenuta del 20% sul compenso lordo. Anche se rientrano nella no tax area, questi contribuenti si sono già visti trattenere delle imposte che, formalmente, non erano dovute.
Ed è qui che entra in gioco il 730: dichiarando quei redditi, anche se bassi, si può ottenere il rimborso integrale delle somme versate. Non farlo significa lasciare allo Stato soldi che si ha diritto a recuperare.
Presentare il 730 con soli 6.000 euro di reddito: il caso del lettore
Un lettore ha raccontato la sua situazione: nel 2024 ha svolto un’attività con ritenuta d’acconto e ha percepito 6.000 euro lordi, corrisposti dal committente al netto del 20% di trattenute, quindi 4.800 euro effettivi. Credeva che, restando sotto la soglia della no tax area, non avesse senso presentare il 730. Ma il consiglio ricevuto da un collega – che nella stessa condizione presenta regolarmente la dichiarazione – è corretto.
In questo scenario, pur non avendo IRPEF da versare, il contribuente ha subito un prelievo fiscale che non sarebbe spettato. Se presenta il 730, può recuperare fino a 1.200 euro, cioè il 20% trattenuto sui 6.000 euro incassati. Il fatto che sia un reddito occasionale non cambia le regole del gioco: la ritenuta è stata già versata allo Stato, e quindi è possibile chiederne la restituzione se si dimostra di non avere capienza fiscale.
Nel concreto, basta accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate, compilare il modello 730 inserendo il reddito percepito e la ritenuta subita, oppure affidarsi a un Caf. Il rimborso, se spettante, arriva direttamente sul conto corrente indicato.
Chi svolge attività saltuarie o ha cambiato regime lavorativo nel corso dell’anno, dovrebbe valutare caso per caso. Spesso, anche con un reddito modesto, è possibile ottenere somme che altrimenti andrebbero perse. Non è raro che, sommando spese mediche, affitti, interessi su mutui e ritenute, si superi la soglia dei 1.500 o 1.700 euro di rimborso. Far controllare la propria posizione fiscale diventa quindi una scelta utile, anche quando non c’è obbligo formale di presentazione.