Home Polline e inquinamento in lombardia e centro italia, livelli ancora critici tra 19 maggio 2025

Polline e inquinamento in lombardia e centro italia, livelli ancora critici tra 19 maggio 2025

Condizioni difficili per chi soffre di allergie in Lombardia e Centro Italia, con pollini in aumento e qualità dell’aria compromessa. Si raccomanda cautela nelle ore di maggiore esposizione.

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Il 19 maggio 2025 Lombardia e centro Italia registrano livelli elevati di pollini e inquinanti atmosferici, con rischi aumentati per allergici e soggetti con problemi respiratori; si raccomandano precauzioni e monitoraggio costante. - Unita.tv

La giornata di lunedì 19 maggio 2025 porta con sé a lombardia e alcune regioni del centro italia condizioni difficili per chi soffre di allergie. L’aria resta carica di particolato e pollini, con concentrazioni che superano soglie di attenzione. Le zone verdi si trasformano in trappole per molti, mentre chi ha problemi respiratori deve prestare attenzione. Intanto, in alcune aree la qualità dell’aria migliora leggermente, ma la situazione resta complessa.

Situazione dei pollini in lombardia, fioriture in continua crescita e rischi per la salute

In lombardia, i pollini delle graminacee registrano un netto aumento e si attestano su livelli alti. Camminare nei parchi o vicino ai campi incolti causa spesso fastidi come starnuti frequenti, occhi irritati e difficoltà a respirare, specie per chi ha rinite allergica o asma. Anche la parietaria, pianta molto allergenica, mantiene una concentrazione medio-alta. Mentre questi pollini restano intensi, i valori di betulla e cipresso sono in calo, segnale di una fase di attenuazione per queste specie.

Dati di arpa lombardia e impatto sulle persone

Secondo i dati di ARPA Lombardia, il momento più critico è proprio questo, quando diverse piante rilasciano pollini contemporaneamente, aumentando il carico allergico nell’aria. Le zone verdi urbane, spesso poco gestite, diventano fonte principale di irritazione. Questo porta un impatto diretto sulla vita quotidiana, soprattutto nelle fasce orarie a maggiore produzione pollinica, come la tarda mattinata e primo pomeriggio.

Le persone sensibili sono invitate a limitare le uscite in queste ore, preferendo percorsi urbani meno verdi o privi di vegetazione fitta. Anche l’uso di occhiali protettivi specifici e farmaci antiallergici può aiutare a contenere i sintomi. I livelli elevati di pollini in lombardia rappresentano una sfida per il sistema sanitario, già sotto pressione per altre emergenze.

Qualità dell’aria in lombardia, pm10 e pm2.5 oltre i limiti nelle città più popolose

La qualità dell’aria in lombardia non migliora. Le polveri sottili pm10 superano il limite massimo giornaliero in molte zone urbane, confermando un problema persistente. Questi particolati irritano le vie respiratorie e aggravano condizioni come bronchiti e asma. Il pm2.5, particolato ancora più fine e pericoloso, registra valori alti a monza , cremona e brescia , sebbene rientri entro i limiti di legge.

Criticità da biossido di azoto

L’inquinamento da biossido di azoto, legato principalmente al traffico veicolare, supera la soglia consentita a cinisello balsamo. Questa sostanza contribuisce a irritazioni delle vie respiratorie e può peggiorare i disturbi in chi soffre di allergie o malattie polmonari. L’ambiente urbano resta quindi un luogo complesso, dove la presenza di agenti inquinanti e pollini si somma, creando disagio.

Le autorità sanitarie suggeriscono di evitare attività all’esterno nelle ore più calde e trafficate, mantenere le finestre chiuse nelle ore di punta, e utilizzare filtri antipolline in casa e in macchina. Soprattutto bambini, anziani e persone con patologie respiratorie devono limitare l’esposizione agli agenti irritanti presenti nell’aria. Il traffico e le emissioni industriali continuano a pesare sul bilancio giornaliero della qualità dell’aria.

Condizioni del polline e aria nel lazio e molise, bilancio tra criticità e miglioramenti locali

Nel lazio e molise la situazione è meno critica rispetto al nord, ma restano segnali da monitorare con attenzione. Le graminacee mostrano un rialzo significativo, specialmente in aree verdi trascurate come parchi e campi incolti. La parietaria, resistente e allergenica, utilizza questa fase per aumentare la sua presenza in città e lungo le zone costiere.

Le querce hanno ormai terminato il periodo di fioritura, mentre i cipressi non risultano più fonte di disturbo. La qualità dell’aria nel lazio si mantiene generalmente sotto controllo, anche se in alcuni punti, come nella valle del sacco a ceccano, i livelli di pm10 raggiungono il limite massimo di 35 µg/m³, senza registrare incrementi eccessivi.

Situazione del molise

Il molise appare la regione più tranquilla in questo quadro. Qui i pollini sono presenti ma non ancora in quantità elevate. Le graminacee sono in crescita ma in modo moderato, mentre parietaria e ulivo hanno valori bassi. L’aria, in generale, mostra concentrazioni di pm2.5 molto contenute, con un indice di qualità buona nelle principali città come campobasso, termoli e isernia.

Chi vive in queste zone può respirare con più facilità, ma la prudenza è consigliata nella permanenza prolungata all’aperto, specialmente nei pomeriggi di forte irraggiamento solare quando i pollini aumentano. Anche chi pratica sport dovrebbe orientarsi sulle ore meno critiche, al mattino presto o al tramonto, evitando picchi di esposizione ai pollini e agli inquinanti.

Consigli per affrontare la combinazione di pollini e inquinamento in questa fase stagionale

In questa fase si assiste a una doppia difficoltà: pollini in aumento e aria non sempre pulita. Per proteggersi è fondamentale osservare con attenzione le previsioni di qualità dell’aria e i bollettini pollinici aggiornati ogni giorno. Questo aiuta a pianificare le attività esterne secondo parametri più sicuri.

Evitate le ore centrali della giornata quando sia i pollini che il traffico raggiungono i massimi. Se si deve uscire, preferite strade con scarso traffico e zone urbane più sgombre da vegetazione densa. Tenere chiuse le finestre nelle ore di punta limita l’ingresso di polveri e pollini negli ambienti domestici. L’uso di filtri per aria domestica o in auto può diminuire sensibilmente la quantità di allergeni respirati.

Chi soffre di allergie deve continuare la terapia indicata dal medico senza interruzioni. Monitorare i sintomi e evitare il fai-da-te è importante. In caso di peggioramento è necessario consultare un professionista. Le condizioni meteo, che spesso influiscono sulla diffusione degli agenti inquinanti e pollinici, vanno seguite con attenzione.

La combinazione di polline e inquinamento in questi giorni resta un tema chiave per la salute pubblica in lombardia e nel centro italia. Restare informati e adottare misure di protezione è un modo per non aggravare le proprie condizioni respiratorie. La stagione dei pollini continuerà a influire sulle giornate di molti per ancora diverse settimane.