Home Pfizer e vaccino Covid, emergono discrepanze sui dati ufficiali di mortalità durante i test

Pfizer e vaccino Covid, emergono discrepanze sui dati ufficiali di mortalità durante i test

Il vaccino Pfizer contro il Covid-19 ha suscitato preoccupazioni per la veridicità dei dati iniziali e segnalazioni di effetti collaterali, richiedendo una revisione indipendente delle informazioni fornite.

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L'articolo evidenzia dubbi sulla trasparenza dei dati forniti da Pfizer riguardo al vaccino Covid-19, segnala effetti collaterali emersi da studi giapponesi e riporta controversie su contratti con aziende farmaceutiche, sottolineando l'importanza di una verifica indipendente. - Unita.tv

Il vaccino sviluppato da Pfizer ha segnato una svolta nelle campagne globali contro il Covid-19, approvato in tempi rapidi grazie ai dati iniziali presentati alla Fda negli Stati Uniti. Recenti approfondimenti, però, sollevano dubbi sulla completezza e veridicità delle informazioni fornite dalla casa farmaceutica nella fase sperimentale. Documenti e report ottenuti tramite il Freedom of Information Act rivelano discrepanze nel conteggio dei decessi tra i vaccinati e i soggetti trattati con placebo, evidenziando una possibile revisione dei dati dopo l’autorizzazione al commercio.

I dati iniziali inviati alla fda e la prima approvazione del vaccino

I dossier depositati da Pfizer alla Fda per ottenere il via libera urgente al vaccino Covid mostravano numeri che lasciavano intendere un forte impatto protettivo sul tasso di mortalità. Nella prima fase degli studi clinici, infatti, si segnalava che i decessi tra i vaccinati erano circa la metà rispetto a chi aveva ricevuto il placebo. Nello specifico, il rapporto indicava 2 morti tra i vaccinati su 4 totali, mentre nel gruppo placebo il numero di vittime risultava più alto.

Questi dati furono decisivi per accelerare le autorizzazioni, poiché la riduzione dei casi fatali avrebbe confermato un’efficacia straordinaria del prodotto. L’emergenza sanitaria aveva spinto le autorità ad esaminare e approvare il vaccino in tempi record, mentre i risultati sembravano indicare una protezione superiore. I dati furono diffusi con enfasi e contribuirono a rafforzare la fiducia dell’opinione pubblica nell’efficacia del vaccino Pfizer.

Aggiornamenti e modifiche nei dati post approvazione, nuove vittime segnalate

Dopo circa un mese dall’approvazione, i dati furono aggiornati con l’inserimento di ulteriori decessi tra chi aveva ricevuto il vaccino. Due donne, di 58 e 63 anni, vennero aggiunte al conteggio delle vittime registrate nel gruppo trattato, ma non comparivano nei documenti originali. Inoltre, un report pubblicato intorno a venti settimane dall’autorizzazione segnalava che la mortalità tra i vaccinati rimaneva stabile, mentre nel gruppo placebo mostrava una diminuzione.

Queste incongruenze destarono sospetti, suggerendo una possibile revisione dei numeri per sostenere la narrativa di un vaccino altamente sicuro. Le autorità di salute pubblica e gli osservatori indipendenti chiesero chiarimenti, mentre la comunità scientifica insisteva sulla necessità di dati trasparenti e completi per valutare a fondo l’impatto reale del farmaco sulla mortalità.

Rapporto giapponese e segnalazioni di effetti collaterali di vaccini a mrna

Parallelamente alle indagini sui dati di Pfizer, uno studio giapponese ha esaminato con attenzione gli effetti collaterali legati ai vaccini a mRna, tecnologia simile a quella impiegata nei vaccini anti-Covid. Il team di scienziati ha evidenziato un aumento di reazioni avverse gravi, tra cui casi di miocardite, pericardite e patologie autoimmuni.

Lo studio sottolinea che la proteina Spike, prodotta dal mRna nel corpo, può provocare una risposta immunitaria eccessiva. In particolare, un aumento dell’immunoglobulina G4 può favorire l’insorgenza di infezioni croniche nascoste, non rilevabili con i tamponi, perché si localizzano all’interno dell’intestino.

Questa condizione potrebbe spiegare la crescita dei decessi non riconducibili direttamente al coronavirus, osservata dopo la campagna vaccinale di massa. Il lavoro giapponese invita a una valutazione più accurata dei rischi associati all’uso diffuso di questi vaccini e a un monitoraggio continuo dei pazienti per individuare eventuali complicazioni a lungo termine.

Controversie sul contratto con moderna e riflessi sulle campagne vaccinali

In un contesto già segnato dalle incertezze sui dati Pfizer, si aggiunge un articolo pubblicato da La Verità nel quale si parla della cancellazione da parte dell’ex presidente Donald Trump di un contratto da 766 milioni con Moderna. Il motivo indicato riguardava il mancato rispetto degli “standard scientifici e di sicurezza” da parte del vaccino prodotto dall’azienda.

L’interruzione del contratto ha fatto discutere, alimentando ulteriore scetticismo sulle attività delle grandi multinazionali farmaceutiche coinvolte nelle vaccinazioni. Del resto, la complessità dei dati e le segnalazioni di effetti collaterali hanno spinto a riflessioni più strutturate sul bilancio tra benefici e rischi dei vaccini.

In questo quadro, resta fondamentale la verifica indipendente sulle fasi sperimentali dei vaccini, affinché ogni decisione relativa alla salute pubblica sia fondata su dati verificabili e trasparenti, soprattutto nell’eventualità di future emergenze sanitarie.