Pensioni 2025, da giugno trattenute sui cedolini per recupero bonus 2022: chi sarà interessato e come funziona
A partire da giugno 2025, l’Inps avvierà il recupero dei bonus una tantum erogati nel 2022 ai pensionati italiani, con trattenute mensili fisse sulle pensioni fino al saldo totale.

A partire da giugno 2025, l’Inps avvierà il recupero tramite trattenute mensili sulle pensioni delle somme erogate nel 2022 con i bonus una tantum a pensionati che non rispettavano i limiti di reddito previsti. - Unita.tv
Il mese di giugno 2025 segnerà una novità per molti pensionati italiani. L’Inps ha comunicato l’avvio del recupero di alcune somme erogate nel 2022 con i bonus una tantum, accordati per far fronte alla crisi economica di quegli anni. Questi rimborsi si tradurranno in trattenute dirette sulle pensioni, con importi mensili fissi da scalare fino al saldo totale delle cifre dovute. Un meccanismo che ha spiazzato tanti, spesso all’oscuro di questo rientro previsto già da tempo. Vediamo con precisione chi sarà coinvolto e in che modo l’istituto gestirà il recupero.
L’origine dei bonus una tantum erogati nel 2022 in risposta alla crisi economica
Nel corso del 2022 l’Italia affrontava un periodo particolarmente difficile. L’inflazione galoppante complice l’esplosione della crisi energetica provocata dal conflitto geopolitico a livello internazionale avevano generato una situazione di forte tensione economica. Per attenuare gli effetti negativi sul potere d’acquisto, il governo introdusse, tramite i decreti Aiuti e Aiuti-ter, una serie di misure di sostegno temporaneo.
Tra queste figurava l’erogazione di due tipi di bonus: uno da 200 euro e un altro da 150 euro, destinati rispettivamente ai lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati, con l’obiettivo di fornire un sollievo immediato. Questi aiuti erano distribuiti senza attese, ma con un vincolo fondamentale: l’accesso era subordinato a limiti precisi di reddito annuo, calcolati su quanto dichiarato nel 2021. In particolare, la soglia massima per ricevere il bonus da 200 euro era fissata a 35.000 euro, mentre quella per il bonus da 150 euro a 20.000 euro.
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Il criterio dei controlli rimandati
Il criterio alla base di queste somme era quindi quello di interventi rapidi, destinati a chi aveva maggior bisogno, anche se con una procedura che non prevedeva controlli incrociati immediati. I controlli, infatti, sono stati rimandati a un momento successivo, che ora è arrivato.
Come avverrà il recupero delle somme erogate indebitamente a partire da giugno 2025
Dopo aver analizzato accuratamente i dati delle dichiarazioni reddituali del 2021 e le somme effettivamente distribuite nel 2022, l’Inps ha rilevato che alcune concessioni di bonus erano state effettuate a pensionati che non rispettavano i limiti previsti. È stata dunque predisposta la richiesta di restituzione di questi importi, che inizierà dal prossimo mese.
Per non gravare troppo sull’economia di chi deve restituire, l’istituto previdenziale applicherà trattenute mensili fisse di 50 euro sui cedolini della pensione. Il prelievo continuerà fino al completo recupero dell’importo assegnato in maniera indebita. Chi non percepisce più la pensione oppure ha redditi insufficienti per facili trattenute riceverà, invece, un avviso di pagamento tramite il sistema PagoPA con le indicazioni per restituire la somma.
Non è previsto l’intervento diretto o la compilazione di moduli da parte dei pensionati. Il tutto sarà gestito automaticamente dall’Inps, ma è consigliabile verificare sul proprio cedolino del mese interessato l’eventuale trattenuta.
Cosa verificare sul cedolino e come riconoscere le trattenute
A partire da giugno 2025 il cedolino della pensione, accessibile dall’area personale sul sito dell’Inps, mostrerà chiaramente eventuali decurtazioni per il recupero dei bonus. La voce nello strumento di consultazione sarà indicata con una dicitura esplicita, come “Recupero bonus una tantum non spettante – DL Aiuto 2022”. Questo permetterà ai pensionati di capire immediatamente il motivo della trattenuta.
Va sottolineato che questo recupero non rappresenta una novità o un adeguamento inaspettato. Al momento dell’erogazione dei bonus, infatti, era previsto dal decreto stesso un controllo successivo per verificare che i destinatari avessero effettivamente diritto a ricevere quelle somme. Ora si torna a far rispettare quel meccanismo di verifica, previsto per legge.
Chi è coinvolto nel recupero
I pensionati interessati saranno quindi coloro che, pur avendo incassato quei bonus nel 2022, superavano il limite di reddito calcolato su quanto dichiarato nel 2021. Spesso si tratta di chi già percepiva una pensione, ma aveva anche altre fonti di reddito non immediatamente considerate, come investimenti o ulteriori trattamenti pensionistici.
I soggetti coinvolti e le implicazioni delle trattenute sulle pensioni
Il rientro delle somme determina una decurtazione importante per alcune fasce di pensionati. Chi ha percepito i bonus in modo irregolare non potrà evitare questa restituzione, che si concretizza con un prelievo fisso ogni mese. Le trattenute finiranno per pesare sul bilancio personale fino alla chiusura del debito.
In particolare, la categoria più coinvolta è rappresentata da pensionati con redditi da più fonti aperte, qualcosa che all’epoca della distribuzione non era stato considerato in modo completo. Questo spiega perché molte persone, che pensavano di aver diritto a quegli aiuti, oggi si trovano a dover restituire somme anche importanti.
Peraltro, chi non riceve più la pensione o non ha redditi fissi dovrà provvedere autonomamente al pagamento, attraverso il sistema di riscossione elettronica. Sarà quindi essenziale tenere sotto controllo la propria posizione contributiva e fiscale per evitare problemi di morosità.
Il recupero rappresenta una misura prevista a norma di legge nei decreti del 2022, non un’aggiunta improvvisa. Chi segue con attenzione le comunicazioni dell’Inps potrà verificare senza sorprese eventuali trattenute sul proprio cedolino, mentre per gli altri resta fondamentale monitorare le entrate e confermare la propria situazione fiscale.