Paramount+ è arrivata in Italia dal 15 settembre 2022, portando una vasta selezione di serie tv americane e produzioni originali, comprese quelle italiane. La piattaforma streaming fa parte del gruppo Paramount e propone contenuti provenienti da canali come Showtime e MTV. L’offerta si rivolge a chi cerca nuove storie da seguire in esclusiva o in contemporanea con gli Stati Uniti.
Cosa cambia per gli spettatori con l’arrivo di paramount+ in italia
Paramount+ ha debuttato ufficialmente sul mercato italiano il 15 settembre 2022, offrendo agli utenti una nuova alternativa per lo streaming on demand. Prima della sua comparsa, molte delle serie prodotte da Showtime erano visibili su Sky Atlantic ma ora la maggior parte dei titoli si concentra sulla piattaforma digitale. Sky Atlantic mantiene alcune produzioni storiche che potrebbero essere condivise tra la tv tradizionale e lo streaming.
Dal 23 settembre 2022 Paramount+ è disponibile senza costi aggiuntivi per chi possiede il pacchetto Sky Cinema. Questo accordo rende più semplice l’accesso ai contenuti per gli abbonati Sky, che possono usufruire della piattaforma tramite app integrate su dispositivi come Sky Q o Smart TV compatibili.
L’offerta mensile è fissata a 7,99 euro oppure si può optare all’abbonamento annuale a circa 79,90 euro con sette giorni di prova gratuita. Gli utenti possono accedere via browser web oppure scaricando l’app dedicata su smartphone iOS o Android, Fire Stick Tv oppure attraverso Prime Video Channel.
Le ultime novità del catalogo serie tv paramount+
Il catalogo Paramount+ include titoli recenti ma anche grandi classici del piccolo schermo americano. Tra le novità più attese ci sono Mobland stagione uno conclusa il 18 luglio scorso; la terza stagione di SkyMed uscita il sedici maggio; mentre tra le prossime uscite spiccano Dexter: Resurrection dal prossimo undici luglio con episodi settimanali; Star Trek: Strange New Worlds terza stagione prevista per il diciassette luglio sempre settimanale; infine Matlock prima stagione disponibile dal ventisette luglio.
Questi arrivi confermano la volontà della piattaforma di mantenere aggiornato il proprio archivio puntando sia su nuovi show sia sui cult amati dagli spettatori italiani ed internazionali.
Uno sguardo al vastissimo catalogo delle serie disponibili
Paramount+ offre centinaia di titoli divisi tra stagioni complete e miniserie provenienti da generi diversi fra cui dramma, crime thriller, commedie ed animazione per ragazzi. Alcuni esempi rappresentativi includono:
- “1883” miniserie western collegata al mondo de “Il Padrino“
- Serie iconiche come “Dexter” nelle sue varie declinazioni
- Titoli coreani come “A Bloody Lucky Day” o “Signal”
- Classici americani quali “Cheers”, “Frasier” revival incluso
- Serie poliziesche molto seguite come “Blue Bloods”
- Contenuti animati famosi quali “Avatar: La leggenda di Aang”
Non mancano poi produzioni italiane come “La voce che hai dentro“, fiction Mediaset interpretata da Massimo Ranieri o altre miniserie europee distribuite esclusivamente sulla piattaforma americana.
La varietà permette agli abbonati un’esperienza ampia capace d’incontrare gusti differenti senza dover passare continuamente da una app all’altra.
Modalità d’accesso e dispositivi supportati
Per vedere Paramount+, oltre al sito ufficiale dove ci si registra direttamente online pagando l’abbonamento mensile o annuale dopo i sette giorni gratuiti iniziali, esistono diverse opzioni tecnologiche molto comode:
- App dedicate scaricabili gratuitamente su smartphone Apple iOS oppure Android.
- Compatibilità estesa alle smart TV dei principali marchi.
- Supporto tramite Fire Stick Tv Amazon.
- Accessibilità attraverso Prime Video Channel che consente integrazione nell’interfaccia Amazon.
Gli utenti abbonati a Sky Cinema trovano già incluso l’accesso alla piattaforma direttamente sulle loro apparecchiature dotate dell’app integrata senza costi aggiuntivi extra rispetto al pacchetto sottoscritto.
Questo sistema facilita la fruizione immediata dei contenuti senza bisogno ulteriormente configurazioni complicate né acquisti separati evitando così disagi tecnici tipici del primo utilizzo degli OTT emergenti sul mercato italiano dello streaming video on demand.