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Pagelle eurovision song contest 2025: tra sorprese e delusioni nella prima semifinale di basilea

La prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2025 a Basilea ha visto esibizioni emozionanti, con i Vaeb e Kyle Alessandro tra i favoriti, mentre la Svezia ha deluso le aspettative.

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La prima semifinale dell'Eurovision Song Contest 2025 a Basilea ha visto emergere l'energia innovativa dei Vaeb e la forza emotiva di Kyle Alessandro, mentre alcune favorite come la Svezia hanno deluso. La finale del 17 maggio si preannuncia aperta e imprevedibile. - Unita.tv

L’eurovision song contest 2025 ha acceso i riflettori sulla prima semifinale andata in scena il 13 maggio a Basilea, dove artisti provenienti da diversi paesi hanno mostrato una varietà di stili e sonorità. Il palco ha ospitato proposte musicali che hanno unito performance scenografiche, capacità vocali e storie raccontate con intensità. Le pagelle degli esperti per questa semifinale mettono in luce chi ha convinto e chi invece ha faticato a emergere tra le 15 esibizioni in gara.

Protagonisti della prima semifinale: energia e spunti di novità sul palco di basilea

Tra le esibizioni più apprezzate spiccano i Vaeb, duo norvegese con la canzone “Roa”. Questi giovani artisti, all’esordio su un palcoscenico così importante, si sono fatti notare per l’energia travolgente e un mix di impulsi sonori che uniscono pizzica e musica elettronica. La loro performance ha portato sul palco un ritmo inedito e un coinvolgimento emotivo forte, elementi che hanno convinto pubblico e giurati. Grazie a questo, hanno ottenuto il massimo dei voti e la qualificazione alla finale del 17 maggio.

Kyle alessandro e la sua ribellione medievale

Kyle Alessandro ha conquistato il pubblico con la sua “Lighter”. L’artista, di origini che richiamano l’Italia, ha scelto un’armatura medievale come costume scenico per sottolineare il messaggio di ribellione contro una relazione tossica. La sua interpretazione, carica di forza e convinzione, ha suscitato entusiasmo. Il brano racconta una storia intensa e la scenografia ha contribuito a rendere più palpabile il significato del testo. Kyle Alessandro così è entrato nella top 3 della serata.

Al terzo posto si è piazzato Claude con “C’est la vie”, in rappresentanza dei Paesi Bassi. La sua ballata pop si distingue per una narrazione introspettiva e una melodia che cattura fin dal primo ascolto. Il brano nasce da un percorso di vita personale e si avverte la sincerità dietro la composizione, elemento che ha regalato alla performance un tocco di autenticità non comune. La sua presenza a Basilea è stata importante soprattutto per coloro che apprezzano un pop meno gridato e più vulnerabile.

I brani meno convincenti: disfatte e conferme nelle pagelle di questa semifinale

Una delle delusioni della serata arriva dalla Svezia, paese spesso indicato come favorito per la vittoria finale. La canzone presentata propone un inno alla sauna, che però ha perso terreno tra gli spettatori, risultando monotono e poco competitivo rispetto a proposte più fresche e dinamiche. La musica ha adottato un ritmo troppo folklore e una composizione poco varia, elementi che non hanno saputo attirare interesse sufficiente per approdare alla finale. La performance, anche sotto il profilo visivo, non è riuscita a offrire quel qualcosa in più che solitamente contraddistingue la Svezia all’Eurovision.

La proposta rilassata del portogallo

Dal Portogallo è arrivata la proposta di Napa, artista originario di Madeira come Cristiano Ronaldo. Il suo brano evoca atmosfere rilassate di un tramonto al mare, un mood adatto alle serate estive ma poco adatto a uno scenario internazionale competitivo come quello di Basilea. Seppur con un certo fascino radiofonico, la canzone non ha convinto i giurati a concedere un posto solido in finale. Il tono troppo pacato e il ritmo lento hanno fatto sì che la sua qualificazione fosse incerta fino all’ultimo.

Tra i più attesi c’era Tommy Cash, che ha superato la selezione solamente grazie al sostegno del pubblico e, forse, all’influenza dell’Italia. La sua esibizione ha confermato la sensazione che fosse ripetitiva: il tema dell’espresso macchiato, per quanto originale, è diventato un ritornello insistente che ha perso la forza iniziale. La scenografia minimalista e l’interpretazione scarica di energia non hanno aiutato a costruire un momento indimenticabile. Questo lo ha relegato tra i flop di giornata, con grandi aspettative che non hanno trovato riscontro nei fatti.

Un bilancio tra emozioni e sfide complesse sul palco di basilea

La prima semifinale dell’eurovision song contest 2025 si chiude con un quadro variegato, in cui la qualità delle esibizioni ha fatto emergere luci e ombre. I giovani Vaeb e Kyle Alessandro hanno dimostrato che il palco può premiare l’originalità e l’intensità emotiva, mentre alcuni favoritismi storici come quello della Svezia hanno subito un duro colpo. Anche il pubblico svizzero ha avuto modo di apprezzare i diversi modi in cui la musica parla di storie personali o richiami culturali.

Infine rimane alta la curiosità per la finale di sabato 17 maggio, quando gli artisti scelti si affronteranno per il titolo. È chiaro che la vittoria non dipenderà solo dalla fama o dalle aspettative, ma da come ogni proposta riuscirà a coinvolgere e a emergere in termini di spettacolo e autenticità. Basilea ha rappresentato un banco di prova severo, ma anche ricco di stimoli per chi aspira a farsi riconoscere in questa gara che continua a rappresentare uno degli eventi musicali più seguiti al mondo.