Il Conclave 2025 ha radunato nella Cappella Sistina i 133 cardinali elettori, ognuno con davanti a sé una copia del cosiddetto “Libretto Conclave 2025”. Questo documento, meglio noto come Ordo Rituum Conclavis, è la guida ufficiale che regola le procedure e i riti per eleggere il nuovo pontefice. L’insieme delle norme non è racchiuso in un singolo testo integrale, ma deriva da diversi documenti canonici e aggiornamenti promulgati dai sommi pontefici nel corso dei secoli. Tra questi spiccano la Costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis” e il Motu Proprio di Benedetto XVI, elementi chiave del libretto distribuito in questo Conclave.
L’ordine delle procedure e la storia dietro l’ordo rituum conclavis
L’Ordo Rituum Conclavis è una raccolta di norme e rituali che dettano ogni fase del conclave, dalla chiusura al primo voto, fino all’uscita del nuovo papa. Non esiste una versione statica o un documento unico di riferimento, perché questo complesso regolamento si è formato con il passare dei secoli, adattandosi alle esigenze della Chiesa. Le misure attuali, come sottolinea la stessa Santa Sede, si basano principalmente sulla Costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis” redatta da san Giovanni Paolo II nel 1996. A questa si è aggiunto il Motu Proprio di Benedetto XVI dell’11 giugno 2007, che ha ristabilito l’importanza della maggioranza qualificata dei due terzi, fissata oggi a 89 voti, necessaria per eleggere il papa tra i 133 cardinali elettori.
Il libretto in distribuzione oggi trasmette quindi regole dettagliate sull’organizzazione della votazione, inclusi i tempi di scrutinio e i momenti chiave come la cerimonia dell’Extra Omnes, che separa i cardinali da chiunque altro prima dell’inizio ufficiale delle operazioni. Non mancano indicazioni su chi può essere eletto e l’obbligo della segretezza che avvolge l’intera procedura.
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Il ruolo del cardinale decano e le norme chiave contenute nel libretto
Il cardinale decano ha il compito di guidare il conclave in tutti i suoi punti principali, definiti nel libretto dal punto 29 al 44. Quest’anno il ruolo è ricoperto dal cardinale Pietro Parolin, nominato sostituto di Giovanni Battista Re, escluso per limiti di età previsti dal regolamento. Le regole specificate in questa sezione includono il massimo di quattro votazioni giornaliere, ripartite in due sessioni diurna e due serali, e l’usanza storica del bruciare le schede di voto con la conseguente emissione delle “fumate” dal comignolo della Cappella Sistina.
Questo sistema permette a chi osserva il conclave di capire lo stato delle votazioni attraverso la fumata, che può essere nera se non si raggiunge la maggioranza, o bianca se il papa eletto è stato finalmente scelto. Nel libretto si definisce pure il metodo utilizzato per contare i voti: pallottolieri posti rispettivamente in Sistina tengono traccia delle preferenze espresse. Sono anche illustrate le modalità del giuramento che ogni cardinale deve prestare appena entrato in conclave, sottolineando la sacralità e l’assoluta riservatezza del momento.
Il contenuto e la funzione pratica del libretto durante il conclave
Ogni cardinale entra in Conclave con il proprio libretto, che contiene una sintesi delle norme tradizionali e aggiornate, ma anche gli strumenti per votare: dalle schede di carta alla matita, con il nome di ogni porporato già stampato. Il libretto svolge perciò una doppia funzione. Da un lato offre chiavi precise per svolgere una procedura conforme alle leggi ecclesiastiche. Dall’altro informa i cardinali sulle fasi pratiche della loro elezione, evitando errori nel cuore di questa elezione storica.
Il documento ricorda anche le norme legate alla Sede Vacante, l’intervallo tra il termine del mandato del pontefice precedente e l’elezione del successore. Qui convergono disposizioni emanate da vari papi per garantire che il Vaticano continui a operare con ordine, anche durante questo periodo delicato. Lo scopo finale è mantenere l’elezione al di sopra di ogni interferenza esterna, affidandosi a un rito che esiste da secoli e che si rinnova con piccoli ma precisi aggiornamenti.
Anche quest’anno, quindi, la presenza del libretto sulle panche della Cappella Sistina è un segno tangibile di come la Chiesa ancora oggi viva un rituale antico ma necessario per preservare la legittimità e la continuità del papato. La combinazione di tradizione e norme aggiornate rende il Conclave un evento carico di significato e regolato con precisione.