Omicidio di isabella tregnaghi a trieste, unica indagata una conoscente di 57 anni in carcere
Indagini in corso sull’omicidio di Isabella Tregnaghi a Trieste, con Erika Podmenich sotto inchiesta. Video e prove raccolte potrebbero chiarire movente e dinamica dell’aggressione.

Le indagini sull'omicidio di Isabella Tregnaghi a Trieste puntano su Erika Podmenich, unica sospettata arrestata grazie a un video che ha ricostruito l'aggressione, mentre restano da chiarire movente e possibili collegamenti con altri furti in zona. - Unita.tv
Le indagini sull’omicidio di isabella tregnaghi, anziana trovata senza vita a trieste il 31 marzo 2025, proseguono senza sosta. L’unica persona sotto inchiesta è erika podmenich, una donna di 57 anni conosciuta della vittima e trattenuta in carcere mentre gli investigatori completano il fascicolo. Il caso si concentra su un video che ha permesso di ricostruire gli eventi e identificare l’indagata. Ma restano aperti diversi dubbi sul movente e sulla dinamica esatta dell’aggressione.
I fatti e la scoperta del cadavere di isabella tregnaghi
Nella mattina del 31 marzo 2025, la figlia di isabella tregnaghi ha avvertito qualcosa di strano guardando il sistema di videosorveglianza collegato al suo cellulare. Dalle immagini si vedeva infatti il corpo della madre riverso a terra nell’appartamento di via delle beccherie, una zona centrale di trieste conosciuta anche per la sua storia legata all’ex ghetto ebraico. L’allarme è scattato immediatamente e le forze dell’ordine sono giunte sul posto, accertando la morte dell’89enne.
La rapida analisi delle immagini ha permesso di individuare una figura femminile tra le mura dell’abitazione: una conoscente della vittima, la 57enne erika podmenich, già nota alle autorità per altri problemi legali. Le immagini non lasciano spazio a dubbi sulla sua presenza al momento del delitto. Da qui è partito il procedimento che l’ha portata alla custodia cautelare in carcere.
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La scena e la dinamica dell’omicidio ricostruita dalle immagini video
Il quotidiano locale il piccolo ha riportato dettagli importanti emersi dal filmato di sorveglianza. Secondo il video, alle 12:08 circa la podmenich è entrata nell’abitazione di tregnaghi senza che si sappia se fosse stata invitata o se si fosse introdotta spontaneamente. Pochi minuti dopo, intorno alle 12:11, la donna si avvicina all’anziana da dietro con un foulard verde tra le mani.
La scena è drammatica: la 57enne avvolge il foulard attorno al collo di isabella, la trascina per alcuni metri e poi infligge una coltellata alla gola, che risulta fatale. Il video ha registrato ogni movimento, facendo emergere un’aggressione rapida e violenta. Il gesto lascia domande aperte sul motivo di tanta violenza, poiché al momento non è stato definito un movente chiaro.
Gli elementi raccolti durante l’arresto e le evidenze a carico di erika podmenich
Dopo aver individuato la sospettata, la polizia ha agito con prontezza fermando podmenich mentre tentava una fuga a bordo di una panda. Poco distante dall’abitazione sono stati recuperati abiti sporchi di sangue appartenenti alla donna e alcuni gioielli rubati dalla casa di tregnaghi, rinvenuta con evidenti segni di effrazione o colluttazione.
Il legale di erika, massimo scrascia, ha fatto sapere che la sua assistita si mostra disponibile a chiarire quanto accaduto ma denuncia ampi vuoti di memoria relativi a quella mattina. Intanto, sono in corso accertamenti sui telefoni cellulari dei soggetti coinvolti per ricostruire ogni possibile relazione o contatto, anche tra la vittima e la sospettata.
Possibili collegamenti con altri furti aggravati in zona trieste
Gli investigatori stanno valutando un possibile legame tra l’omicidio di isabella tregnaghi e altri due furti violenti avvenuti nelle scorse settimane nelle case di anziane residenti a trieste. Questi due episodi avrebbero avuto come comuni denominatori il furto di gioielli e la somministrazione di sonniferi mescolati al caffè, per immobilizzare le vittime.
L’ipotesi è che erika podmenich possa essere coinvolta anche in questi episodi o addirittura averli organizzati, ma al momento manca una conferma definitiva. L’analisi forense dei telefoni cellulari sarà fondamentale per capire le connessioni. Lo stato delle prove e le testimonianze potrebbero chiarire se l’omicidio sia stato un atto premeditato o conseguenza di un gesto improvviso.
Le autorità seguono diverse piste per fornire risposte alla comunità di trieste e ricostruire la verità su questa vicenda che ha scosso il quartiere di via delle beccherie e dintorni. Si attende che le indagini giungano a una sintesi sui moventi e sui collegamenti in gioco.