Nuovo sindaco di Ravenna al 58% con il Pd che sfiora il 40% alle elezioni comunali 2025
Il Pd trionfa alle elezioni comunali di Ravenna 2025 con Alessandro Barattoni sindaco, mentre il centrodestra si presenta diviso e l’affluenza al voto risulta ridotta.

Alle elezioni comunali di Ravenna 2025 il Pd, con Alessandro Barattoni sindaco, ottiene una netta vittoria grazie a un centrodestra diviso e un’affluenza ridotta, confermando il dominio del centrosinistra nel consiglio comunale. - Unita.tv
Le elezioni comunali di Ravenna 2025 confermano una solida affermazione del Pd, con il nuovo sindaco Alessandro Barattoni che ottiene un risultato netto in una sfida politica caratterizzata da un centrodestra spaccato. Il voto ha registrato un’affluenza ridotta ma ha definito con chiarezza il futuro consiglio comunale, a guida progressista. Qui tutti i dati principali e gli eletti in una tornata elettorale seguita con attenzione per le implicazioni regionali.
Affluenza e quadro politico a Ravenna nel voto comunale 2025
Il voto a Ravenna ha visto una partecipazione ridotta rispetto alle attese, un segnale che pesa sul valore assoluto dei consensi ma non impedisce di definire con chiarezza il nuovo assetto politico cittadino. L’uscita di scena di Michele De Pascale, ora presidente della Regione Emilia Romagna, ha lasciato un vuoto al quale il Pd ha risposto candidando come sindaco il segretario provinciale Barattoni. Il centrodestra si è presentato diviso tra due candidati, Nicola Grandi e Alvaro Ancisi, errore che si è riflesso sui risultati.
L’affluenza ridotta al di sotto della media storica ha inciso soprattutto sulle forze di opposizione, che non sono riuscite a mobilitare sufficienti consensi di protesta. Questo, unito alla presenza di un candidato forte e radicato come Barattoni, ha consentito al Pd di capitalizzare al massimo il suo bacino elettorale. Il centrodestra frammentato ha perso terreno rispetto all’ultima competizione, confermando difficoltà a costruire un’alternativa unitaria a Ravenna.
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A differenza di altre realtà in regione, Ravenna conferma dunque uno scenario politico stabile e orientato verso il centrosinistra. La coesione del Pd e i voti di lista hanno determinato un consenso in crescita, con la coalizione che ottiene risultati che superano ogni previsione dopo la riconferma dell’impronta del partito nell’amministrazione locale. L’elezione di Barattoni si inserisce in questo contesto con un vantaggio chiaro e una maggioranza che promette continuità di governo.
Risultati Pd e composizione del nuovo consiglio comunale di Ravenna
I dati ufficiali comunicati dal Ministero dell’Interno e dal Comune indicano per il Pd una percentuale vicina al 40% dei consensi, confermandolo primo partito in città con un ampio margine. Alessandro Barattoni raggiunge il 58% nel ballottaggio, conquistando una vittoria netta a scapito degli antagonisti del centrodestra diviso. Il consiglio comunale dovrebbe contare 32 seggi, e il Pd, secondo le proiezioni, domina la distribuzione.
La lista del Pd totalizza oltre 22 mila preferenze individuali su un totale che sfiora le 32 mila, confermando il partito come perno centrale della coalizione di maggioranza. Le forze alleate ottengono percentuali molto più contenute, lasciando poche chance a una presenza consistente senza il sostegno dei dem. Anche il Movimento 5 Stelle e l’area minoritaria dell’Avs si attestano attorno al 4%, così come il PRI, mentre altre sigle minori come Ama Ravenna e Progetto Ravenna non raggiungono percentuali significative.
La ripartizione dei seggi lascia previsto un consiglio con netta maggioranza di consiglieri dem che sosterranno il sindaco Barattoni. La frammentazione delle altre liste rende difficile a centodestra e forze minori aspirare a un ruolo determinante nell’amministrazione, almeno secondo i risultati parziali disponibili al momento. Il gruppo Pd dovrebbe quindi guidare i lavori consiliari con un ampio controllo degli equilibri interni.
I candidati Pd più votati e possibili nuovi consiglieri
Il Pd ha raccolto un significativo sostegno personale per alcuni candidati chiave. Fabio Sbaraglia emerge come il più votato della lista, con quasi 1200 preferenze, ponendosi come figura di rilievo nel nuovo assetto amministrativo. Seguono Massimo Cameliani con quasi 1000 voti, e altre figure come Federica Del Conte e Federica Moschini , che puntano a fare parte del consiglio comunale.
Greta Cavallaro si aggiunge al gruppo dei papabili consiglieri con più di 600 voti, mentre Petia Di Lorenzo, Luca Cortesi, Francesca Impellizzieri e Igor Bombardi sono altri nomi che potrebbero entrare in consiglio a seconda della distribuzione definitiva dei seggi. L’assegnazione sarà determinata nei prossimi giorni, una volta completati gli scrutini e superati i controlli formali.
Lo scenario mostra quindi un Pd ben strutturato a Ravenna, con diverse personalità che hanno saputo conquistare una fiducia significativa all’interno del partito e della coalizione. Nelle prossime settimane sarà interessante osservare come si comporrà la nuova giunta e quali ruoli assumeranno i consiglieri eletti. Il quadro positivo del Pd riflette la solidità del partito in questa importante città emiliana, confermando una tradizione politica ormai consolidata da vari anni.
Il fatto che il centrodestra non abbia saputo presentare un fronte unito ha inciso anche sulla scelta degli elettori, che hanno confermato la centralità del centrosinistra. Il futuro di Ravenna inizia con una guida salda, sotto la presidenza di Barattoni, una figura ora chiamata a gestire il delicato passaggio da una amministrazione regionale a una nuova fase locale.