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Nuove norme agcom per bloccare le chiamate spoofing e ridurre le truffe telefoniche in italia nel 2025

Aumento dello spoofing telefonico in Italia spinge AGCOM a introdurre regole per proteggere gli utenti, con filtri tecnologici obbligatori e sanzioni per operatori che non si adeguano.

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Lo spoofing telefonico in Italia, tecnica di falsificazione dei numeri per truffe, è contrastato da nuove normative AGCOM che impongono filtri obbligatori agli operatori per bloccare chiamate fraudolente e tutelare gli utenti. - Unita.tv

Negli ultimi anni lo spoofing telefonico è diventato un problema molto serio in italia. Questa tecnica criminale usa la falsificazione del numero chiamante per ingannare chi riceve la chiamata, spingendolo a rispondere o fornire dati sensibili. L’aumento dei casi ha spinto AGCOM a introdurre nuove regole per limitare il fenomeno, con l’obiettivo di proteggere gli utenti e aumentare la sicurezza delle chiamate. Si tratta di un intervento significativo nel contesto delle comunicazioni telefoniche italiane.

Cos’è lo spoofing telefonico e come si manifesta

Lo spoofing consiste nel cambiare il numero visualizzato durante una chiamata per far sembrare che arrivi da una fonte affidabile. Spesso i truffatori scelgono numeri riconducibili a istituzioni governative, banche o prefissi locali, per suscitare fiducia e persuadere a rispondere. Le chiamate così mascherate possono avere molte finalità fraudolente, come il furto di dati personali, l’estorsione di denaro o l’installazione di virus e malware.

Questa tecnica sfrutta la tecnologia VoIP e la mancanza di controlli rigorosi sulle telefonate in entrata, permettendo di nascondere l’identità vera del chiamante. Negli ultimi anni il fenomeno si è diffuso a macchia d’olio grazie alla crescita delle comunicazioni digitali e all’uso frequente del telefono per attività quotidiane. Gli italiani sono diventati così bersaglio di migliaia di chiamate moleste che alimentano un clima di sfiducia e insicurezza.

Lo spoofing, infatti, non solo provoca perdite economiche ma anche disagio sociale, colpendo soprattutto persone anziane o meno esperte in materia digitale. Si tratta di un rischio evidente per la privacy e la sicurezza personale, che ha spinto le autorità italiane a intervenire con nuove disposizioni.

L’intervento di agcom nel contesto italiano contro lo spoofing

Nel maggio 2025 AGCOM ha approvato un regolamento che introduce misure precise per fermare la diffusione dello spoofing nei servizi di telefonia. L’obiettivo principale è tutelare gli utenti italiani, migliorare la trasparenza nelle comunicazioni e ridurre il numero di telefonate fraudolente. Si tratta di un intervento con impatto diretto sui gestori di telefonia e sul modo in cui vengono gestite le chiamate in entrata.

Il regolamento fa parte di un quadro più ampio che punta a contrastare telefonate moleste e truffe, un problema che negli ultimi anni ha provocato molte segnalazioni alle istituzioni. AGCOM ha scelto di muoversi con un approccio tecnologico, imponendo agli operatori obblighi specifici per filtrare le chiamate con numeri falsificati. Questo passaggio rappresenta una novità rispetto al passato, mostrando la volontà di combattere il fenomeno alla radice.

L’autorità si affida anche a una maggiore collaborazione con i principali operatori telefonici e associazioni di categoria, che da tempo chiedono regole chiare e misure efficaci per tutelare clienti e imprese. Non a caso il nuovo regolamento ha suscitato interesse e attenzione nel settore dei call center e tra le realtà coinvolte nella sicurezza delle reti telefoniche italiane.

Come funzionano i nuovi filtri tecnologici anti-spoofing di agcom

La novità più importante riguarda l’obbligo per operatori di telecomunicazioni di attivare filtri in grado di individuare e bloccare chiamate con numeri falsificati. I filtri devono entrare in funzione in due fasi: entro il 18 agosto 2025 sarà bloccata la maggior parte delle chiamate provenienti dall’estero con numeri geografici falsi; entro il 18 novembre 2025 il sistema filtrerà anche le chiamate da numeri mobili esteri contraffatti o non autorizzati al roaming.

Questi filtri sono basati su tecnologie di verifica dell’origine della chiamata e controlli incrociati sui numeri, per escludere quella parte crescente di telefonate che sfrutta identità contraffatte per ingannare l’utente. Si tratta di un sistema che dovrà operare automaticamente, riducendo l’intervento manuale e prevenendo il più possibile la ricezione di chiamate moleste.

L’adozione di tali tecnologie è un passo decisivo, perché in passato le soluzioni disponibili erano limitate o affidate alla buona volontà degli operatori. Ora la presenza di regole precise e scadenze per l’implementazione obbliga tutte le telco a intervenire con urgenza. Il risultato potrebbe abbattere in modo sensibile l’arrivo di truffe telefoniche legate al spoofing.

Sanzioni per gli operatori e il ruolo delle telco nella nuova regolamentazione

Il regolamento di AGCOM non si limita a imporre filtri ma prevede anche sanzioni economiche molto pesanti per chi non si adegua. Gli operatori che non attiveranno i sistemi entro i termini rischiano multe fino a un milione di euro. Questa misura ha lo scopo di motivare le aziende a rispettare la normativa e di far capire che il problema dello spoofing non verrà più tollerato.

L’aspetto sanzionatorio ha trovato il sostegno di molte associazioni di categoria, in particolare AssoCall-Confcommercio, che raggruppa gli operatori di call center in Italia. Leonardo Papagni, presidente dell’associazione, ha sottolineato l’importanza di un regolamento chiaro e di un sistema unico in grado di evitare confusione tra le regole vigenti.

L’impegno degli operatori è quindi fondamentale per garantire che le misure si traducano in risultati concreti. La loro attività di implementazione dei filtri rappresenta il cuore della strategia per contrastare le chiamate spoofate. Gli operatori avranno anche il compito di cooperare con AGCOM e di promuovere una comunicazione efficace verso gli utenti per informarli e educarli sulle nuove protezioni.

Collaborazione tra agcom e operatori per un sistema di filtro efficace

L’efficacia delle nuove norme passa dalla sinergia tra AGCOM e gestori telefonici. La creazione di un tavolo tecnico con partecipazione di AssoCall e altri attori ha facilitato la definizione delle modalità di intervento e il dialogo sulle difficoltà operative. Questo scambio ha permesso di progettare filtri in grado di limitare falsi positivi, cioè blocchi ingiustificati di chiamate legittime, che rischierebbero di creare disservizi al pubblico.

AGCOM ha inoltre promosso la trasparenza verso gli utenti, incoraggiandoli a segnalare le chiamate sospette e a usare strumenti di controllo messi a disposizione dai singoli operatori. Questa attenzione alla comunicazione punta a costruire fiducia e consapevolezza, elementi delicati in un contesto dove molte persone ignorano le caratteristiche dello spoofing e delle truffe telefoniche.

La collaborazione va anche oltre i confini italiani. Considerata la natura internazionale delle chiamate spoofate, AGCOM ribadisce la necessità di aumentare i rapporti con autorità di altri paesi e forze di polizia per una gestione più efficace del fenomeno a livello globale.

Difficoltà e problematiche nella lotta allo spoofing in italia

Non mancano le sfide. I filtri tecnologici devono essere molto precisi per non impedire comunicazioni utili. L’equilibrio tra sicurezza e continuità del servizio è complicato, soprattutto perché qualche errore può causare disagi a utenti e aziende, con impatti sul lavoro e sulle relazioni.

La provenienza internazionale delle telefonate falsificate rimane un ostacolo. Molte chiamate arrivano da fuori dai confini nazionali, dove la normativa non è uniforme e la cooperazione tra governi può essere complicata. Alcuni operatori di piccola scala o non riconosciuti potrebbero non osservare le regole, alimentando un circuito clandestino di telefonate truffaldine.

Queste problematiche rendono il fenomeno dello spoofing difficile da eliminare completamente senza interventi continui e aggiornamenti dei sistemi. AGCOM prevede un’attività di monitoraggio e revisione tecnologica che deve tenere conto dei nuovi metodi utilizzati dai truffatori e delle evoluzioni delle reti di comunicazione.

Dati recenti sull’incidenza delle chiamate spoofate e prospettive future

Le segnalazioni alle associazioni di consumatori e agli operatori mostrano che in italia le chiamate moleste restano un problema di rilievo, con milioni di telefonate indesiderate arrivate negli ultimi anni. Lo spoofing rappresenta una quota significativa di queste, soprattutto per via delle tecniche di falsificazione del numero.

Le prime attivazioni dei filtri, previste per l’estate 2025, saranno cruciali per valutare il reale impatto delle nuove regole. Se i risultati saranno positivi, si potranno ridurre i danni economici per gli utenti e incrementare la fiducia nelle chiamate telefoniche.

Questo approccio tecnologico e normativo indica una direzione precisa: utilizzare strumenti concreti per proteggere il cittadino da truffe sempre più sofisticate, in un momento in cui le telefonate continuano a essere un mezzo fondamentale per comunicare con servizi, aziende e istituzioni.