Nuove mosse americane e italiane per il nucleare: ordini esecutivi trump e nascita di nuclitalia
Negli Stati Uniti, Donald Trump avvia riforme per la Nuclear Regulatory Commission, mentre in Italia nasce Nuclitalia per rilanciare il nucleare attraverso tecnologie avanzate come gli Small Modular Reactors.

L'articolo analizza le nuove politiche nucleari negli Stati Uniti sotto Trump, con riforme alla Nuclear Regulatory Commission, e il rilancio del nucleare in Italia tramite la nascita di Nuclitalia, focalizzata sugli Small Modular Reactors, evidenziando sfide tecniche, economiche e politiche. - Unita.tv
Negli Stati Uniti si muove nuovamente il quadro delle politiche nucleari sotto la presidenza di Donald Trump. Dopo un ordine esecutivo a febbraio che ha imposto un maggior controllo delle agenzie indipendenti da parte della Casa Bianca, è in arrivo un nuovo provvedimento rivolto alla Nuclear Regulatory Commission , l’ente che sovrintende la sicurezza dei reattori nucleari statunitensi. Nel frattempo, anche in Italia si registra un passo importante con la costituzione di Nuclitalia, società che punta a rilanciare il nucleare nazionale attraverso lo studio di tecnologie come gli Small Modular Reactors .
Ordine esecutivo trump per riformare la nuclear regulatory commission
La Casa Bianca in febbraio ha già imposto alle agenzie federali indipendenti di riferire direttamente all’Ufficio di Gestione e Bilancio. Ora si profila un nuovo ordine firmato da donald trump che riguarda proprio la Nuclear Regulatory Commission , la commissione incaricata della supervisione dei circa 90 reattori americani. La bozza prevede una revisione radicale dell’organo: riduzione del personale e una revisione completa dei regolamenti. Il fine è accelerare i tempi per l’approvazione dei nuovi reattori nucleari e, cosa più controversa, alleggerire i limiti per l’esposizione alle radiazioni, fissati finora in modo molto rigido.
Una stretta coordinazione con l’ufficio di gestione e bilancio e il doge
Questo nuovo corso è coordinato con l’Ufficio di Gestione e Bilancio della Casa Bianca e con il Dipartimento per l’efficienza governativa , diretto da Elon Musk, da tempo coinvolto in vari settori strategici. Questi interventi si inseriscono in un periodo in cui l’amministrazione trump-musk procede con tagli di spesa pubblica ma conferma finanziamenti significativi verso progetti di nuova generazione. Tra questi spicca un finanziamento di altri 900 milioni di dollari destinati allo sviluppo di small modular reactors , centrali con potenza ridotta rispetto ai reattori tradizionali ma con il vantaggio di una maggiore flessibilità e rapidità di costruzione.
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Nascita di nuclitalia e rilancio del nucleare in italia
Lo scorso 14 maggio in italia è nata Nuclitalia, società nata da una joint venture tra Enel , Ansaldo Energia e Leonardo . L’obiettivo dichiarato è studiare tecnologie avanzate per il nucleare e valutare le opportunità di mercato legate alle nuove centrali, con particolare attenzione proprio agli SMR raffreddati ad acqua. Il ruolo di questa nuova realtà è duplice: da un lato svolgere un’analisi tecnico-economica per identificare quali reattori nucleari possono adattarsi al contesto italiano e, dall’altro, guidare la scelta delle tecnologie da adottare.
Limitazioni geopolitiche e opzioni tecnologiche italiane
La scelta italiana deve fare i conti con numerose limitazioni geopolitiche. Russia e Cina, tra i paesi più avanzati nello sviluppo di SMR, vengono escluse per ragioni di contesto internazionale, mentre la Corea del Sud, pur forte nel nucleare classico, è meno competitiva negli SMR e già esclusa da mercati europei per accordi commerciali che hanno impedito la sua espansione. Restano quindi tecnologie provenienti dagli Stati Uniti , dal Regno Unito e dalla Francia .
L’azienda dovrà valutare non solo quale reattore abbia la tecnologia più matura, ma anche caratteristiche industriali come la possibilità di partnership e co-design. Questo permette all’Italia di entrare nel capitale e nello sviluppo della tecnologia, guadagnando un ruolo più attivo nel progetto e riducendo la dipendenza dall’estero. Fondamentale sarà anche la “localizzazione”: quanta parte di una centrale può essere costruita con componenti e manodopera italiana, cosa non da poco visto che il nostro paese ha una filiera nucleare seconda solo a quella francese in Europa per competenze e numeri.
Aspetti industriali, politici ed economici sulla strada italiana verso il nucleare
La creazione di Nuclitalia, che vede al suo interno tre aziende con controllo pubblico e ministeriale, sembra segnare una presa di posizione più seria e tecnica rispetto al passato. Le persone nominate ai vertici sono scelte per merito e competenza tecnica, senza coinvolgimenti politici evidenti. È un bel passo, considerando i ritardi accumulati in anni recenti.
Resta da capire se il ministero dell’Economia offrirà a Nuclitalia le risorse finanziarie necessarie. Per partecipare davvero alle gare internazionali e costruire partnership solide servono centinaia di milioni di euro. Ancora più importante sarà l’approvazione definitiva del disegno di legge nucleare in Parlamento, visto che ad oggi la legge delega non ha ancora ottenuto il via libera completo dal Consiglio dei ministri. Senza una copertura politica chiara e stabile, le iniziative rischiano di restare solo progetti senza gambe.
A livello europeo le cose non vanno meglio: la EU SMR Industrial Alliance, pensata per sostenere lo sviluppo in Europa di piccoli reattori modulari, non ha ancora ricevuto finanziamenti dalla Commissione. Il confronto con gli investimenti americani, che hanno già messo sul piatto miliardi per gli SMR, è impietoso. Di fatto, l’Europa resta in ritardo e la partita per il nucleare appare difficile anche per il nostro paese.
Una corsa che richiede risorse e determinazione
Questo quadro mostra che la scelta italiana di puntare sul nucleare incontra molte sfide tecniche, economiche e politiche. Nuclitalia rappresenta un primo concreto passo, ma la corsa è appena cominciata e richiederà determinazione e risorse adeguate per diventare realtà.