Home Nuova condanna per marco eletti confermata 24 anni di carcere per omicidio e tentato omicidio a bologna

Nuova condanna per marco eletti confermata 24 anni di carcere per omicidio e tentato omicidio a bologna

La corte d’appello di Bologna conferma la condanna a 24 anni e 2 mesi per Marco Eletti, colpevole dell’omicidio del padre Paolo e del tentato omicidio della madre Sabrina.

Nuova_condanna_per_marco_elett

La corte d’appello di Bologna ha confermato la condanna a 24 anni e 2 mesi per Marco Eletti, riconosciuto colpevole dell’omicidio del padre e del tentato omicidio della madre, rigettando l’eliminazione dell’aggravante della premeditazione. - Unita.tv

La corte d’appello di Bologna ha confermato la pena di 24 anni e 2 mesi per Marco Eletti, già condannato per l’omicidio del padre e il tentativo di uccidere la madre. Dopo un processo d’appello durato appena un giorno, i giudici hanno rigettato la richiesta della difesa di eliminare l’aggravante della premeditazione. Il caso di Marco Eletti, ex concorrente del programma televisivo l’Eredità, torna così al centro dell’attenzione giudiziaria con una sentenza approfondita e definitiva.

Confermata la sentenza d’appello dopo l’annullamento della cassazione

Il processo d’appello, tenutosi a Bologna nel 2025, si è svolto dopo che la Cassazione aveva annullato la sentenza di secondo grado. I giudici della suprema corte avevano disposto un nuovo esame limitato alla questione della premeditazione. La difesa ha tentato di dimostrare l’assenza di prove che collegassero Eletti a un piano organizzato per l’omicidio, basandosi soprattutto su elementi processuali riguardanti la personalità e il comportamento del 36enne.

Tuttavia, la corte d’appello si è mostrata convinta della presenza di un piano, anche se il movente resta poco chiaro. Il legale di Eletti, Emanuele De Maria, ha poi dichiarato che la difesa aspettava ora le motivazioni della sentenza per decidere i prossimi passi, ipotizzando un nuovo ricorso in Cassazione.

La breve durata dell’udienza d’appello ha dimostrato la fermezza dei giudici nel mantenere la condanna originale.

I dettagli del reato: omicidio del padre e tentato omicidio della madre

Marco Eletti è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di Paolo Eletti, suo padre, ucciso con ripetute martellate, e del tentato omicidio della madre Sabrina Guidetti. Secondo la ricostruzione della procura, il 36enne avrebbe anche tentato di drogare la madre, inserendo benzodiazepine in dei bigné che le aveva offerto.

Eletti inizialmente aveva negato il coinvolgimento, ma in fase di processo ha confermato le accuse. La madre era rimasta a lungo in coma, mentre oggi si è risvegliata e ha riallacciato i rapporti con il figlio in carcere.

La dinamica degli eventi continua a sollevare domande sui reali motivi dietro l’aggressione, anche se la corte ha confermato che dietro c’era una volontà di compiere i gesti violenti in modo pianificato.

Il movente dell’omicidio resta un mistero, tra doppia vita e questioni ereditarie

Le indagini hanno provato a capire le ragioni dell’aggressione ma senza giungere a un consenso definitivo. L’accusa punta su tre elementi. In primo luogo, la scoperta da parte di Marco Eletti della doppia identità di genere del padre. Paolo Eletti, infatti, avrebbe condotto una vita segreta legata a una identità diversa da quella conosciuta dalla famiglia.

Secondo la procura, questo potrebbe aver scatenato tensioni profonde. In secondo luogo, ci sarebbero state divergenze sulla gestione e la proprietà della casa di famiglia, che Marco avrebbe voluto ottenere subito, senza aspettare il lascito dei genitori.

Infine, sono emersi dettagli da indagini della difesa secondo cui Marco avrebbe appreso che Paolo Eletti non era il padre biologico. Questi aspetti hanno alimentato le tensioni dentro la famiglia e rappresentano possibili motivi dietro gli episodi violenti, anche se la corte ha preferito lasciare il movente parzialmente aperto.

La posizione della difesa e le reazioni nel processo

Emanuele De Maria, avvocato di Marco Eletti, ha sempre respinto l’accusa di premeditazione e insistito sull’assenza di una prova chiara in tal senso. Il legale ha sottolineato che “l’intenzione iniziale di Marco fosse rivolta specificamente contro la madre, nel tentativo poi fallito di somministrarle un farmaco che la avrebbe addormentata.”

Secondo la difesa, la morte del padre non sarebbe stata programmata e sarebbe avvenuta invece in un momento di impulsività. Questo aspetto è stato però rigettato dalla corte che, oltre a confermare la condanna, ha mantenuto l’aggravante contestata.

La madre dell’imputato, dopo essersi ripresa dal coma, ha partecipato alle udienze e visita il figlio in carcere, un elemento che mostra una dinamica familiare complessa e non interrotta del tutto, nonostante gli eventi tragici.

Le ripercussioni pubbliche e giudiziarie di un caso seguito dall’opinione pubblica

Il caso di Marco Eletti ha attirato l’attenzione dei media, non solo per la tragica vicenda familiare ma anche per il coinvolgimento di un personaggio noto nel mondo televisivo. Diverse dichiarazioni sono state raccolte in città, tra cui quelle di vicini di casa che hanno parlato di rapporti familiari difficili e di atteggiamenti violenti.

Parallelamente, alcuni componenti della famiglia hanno espresso il disagio per certe ricostruzioni che definiscono offensive o infamanti. Le motivazioni della sentenza, una volta depositate, saranno fondamentali per chiarire il quadro giudiziario e per un eventuale passo successivo davanti alla Cassazione.

Chi segue il caso resta in attesa, considerando ancora aperto il dibattito sul vero movente e sulla dimensione psicologica degli eventi.