Neonato partorito e gettato nel wc a roma, arrestata madre 29enne accusata di omicidio
Una donna di 29 anni a Roma è stata arrestata per omicidio dopo aver abbandonato il suo neonato, partorito prematuramente in casa, nello scarico del wc. Indagini in corso.

A Roma, una donna di 29 anni ha partorito a casa di amici un neonato prematuro di 26 settimane, poi gettato nello scarico del wc; il corpo è stato ritrovato e la madre arrestata con l’accusa di omicidio. - Unita.tv
Un caso drammatico arriva da Roma, dove una donna di 29 anni ha partorito un neonato e lo ha gettato nello scarico del wc. Il corpicino del bimbo è stato ritrovato in un tombino collegato allo scarico dell’abitazione, dopo alcune settimane dai fatti avvenuti a ottobre 2024. La vicenda ha scosso l’opinione pubblica ed è emersa solo ora, all’indomani delle indagini e dell’arresto della madre, che si trova ora sotto accusa per omicidio. Ecco cosa è accaduto nel dettaglio e quali sono gli sviluppi.
La dinamica del parto in casa di amici e il ritrovamento del neonato
La donna, una 29enne di origine nigeriana, si sarebbe recata a una casa di amici a Montecompatri, alla periferia di Roma, nel mese di ottobre 2024. Lì, nel bagno, è avvenuto il parto. Secondo quanto ricostruito dalle autorità, il neonato aveva circa 26 settimane, quindi meno di sette mesi, ed era prematuro. Dopo il parto, la madre avrebbe gettato il bambino nello scarico del wc, azionando l’acqua per farlo ‘sparire’ oltre il tubo.
Nonostante le dimensioni ristrette dello scarico, il piccolo è infatti passato e si è poi fermato in un tombino collegato all’impianto idraulico della casa. Il corpo è stato rinvenuto dai tecnici durante lavori di manutenzione e, grazie ad analisi mediche accurate, è stato possibile accertare l’identità del neonato e il momento esatto della nascita. L’autopsia ha confermato la prematurità e le condizioni del piccolo. L’indagine ha così preso una svolta decisiva, avvicinando sempre più gli inquirenti alla madre.
La scoperta da parte del pronto soccorso e l’arresto della madre
Le forze dell’ordine sono entrate in azione dopo la segnalazione del personale medico di un pronto soccorso romano. La donna si era presentata poco dopo il parto, in preda a dolori, ma aveva negato di aver appena avuto un bambino. I medici hanno chiesto l’intervento della polizia dopo aver intuito qualcosa di anomalo, e hanno insistito con la paziente per riuscire a ricostruire la vicenda.
Gli accertamenti hanno portato alla localizzazione della 29enne in una abitazione nel quartiere Finocchio di Roma. È scattato così l’arresto con l’accusa di omicidio, data anche la prematurità e le modalità con cui il neonato è stato abbandonato. La donna ha già altri due figli affidati a parenti, mentre resta da chiarire il ruolo del padre del bimbo e il coinvolgimento degli amici della casa dove è avvenuto il parto. L’inchiesta prosegue per accertare ogni dettaglio.
Elementi ancora da chiarire negli sviluppi delle indagini
Gli investigatori stanno approfondendo vari aspetti della vicenda. Si indaga sul contesto in cui la 29enne ha deciso di partorire in un ambiente non idoneo, in assenza di assistenza medica, cosa che ha portato anche al destino tragico del nascituro. Non è ancora chiaro se gli amici presenti fossero a conoscenza della gravidanza o del parto imminente. Il padre del bambino non è stato identificato e non ci sono elementi disponibili su di lui.
Sono al vaglio le posizioni delle persone legate alla donna per capire se abbiano avuto un ruolo attivo o meno. Attualmente, i due figli della 29enne sono affidati a parenti mentre le autorità puntano a ricostruire ogni singolo passaggio dell’accaduto. La situazione resta delicata, soprattutto per le implicazioni legali e sociali che emergono da questo episodio. Il fascicolo rimane aperto e sono previsti ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.