La semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona ha infiammato il Bernabeu di Milano la sera del 6 maggio 2025. Dopo una partita intensa e ricca di colpi di scena, i nerazzurri hanno conquistato la finale con un 4-3 ai tempi supplementari. Al di là del risultato, però, a far discutere sono stati gli episodi arbitrali che hanno scatenato le proteste dei calciatori blaugrana. Le decisioni dell’arbitro Simon Marciniak hanno diviso, entrando al centro della moviola e delle discussioni tra tifosi e addetti ai lavori.
il primo episodio dubbio: il braccio di acerbi e il mancato rigore su pedri
Al 25’ minuto la partita prende una piega nervosa con il pressing del Barcellona sulla difesa dell’Inter. Pedri tenta un tiro insidioso che viene deviato da Acerbi, in caduta, il quale tocca il pallone con il braccio. I giocatori spagnoli chiedono subito il calcio di rigore, convinti di un fallo netto. L’arbitro si avvale però del supporto del Var per un controllo accurato prima di decidere di non concedere il penalty. Il pallone, infatti, cambia traiettoria per l’impatto del difensore, ma il braccio di Acerbi appare una posizione innaturale e molto larga, che avrebbe potuto giustificare una sanzione più severa. L’episodio lascia così un dubbio sulle scelte del direttore di gara e alimenta le contestazioni blaugrana.
il rigore ai nerazzurri e lo sputo di inigo martinez su acerbi, episodio non sanzionato
La moviola si concentra poi su un episodio chiave al 41’ minuto, che ha segnato l’andamento del match. Inzaghi può festeggiare un calcio di rigore concesso all’Inter per un tocco irregolare di Cubarsi su Lautaro Martinez. Il direttore di gara assegna inizialmente una rimessa laterale, per poi correggere la sua decisione dopo l’intervento del Var, che mostra il contatto netto dentro l’area. Poco dopo, all’esultanza del gol di Calhanoglu, Acerbi e Inigo Martinez sfiorano lo scontro acceso ma vengono separati dai compagni. In un gesto grave, il difensore spagnolo sputa addosso a Acerbi, ma questo gesto passa inosservato sia all’arbitro sia al Var. Un episodio non sanzionato che avrebbe comportato un’espulsione e aggiunto un’ulteriore tensione al match.
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rigore revocato al barcellona e contestazioni sull’azione del gol di acerbi
Al 69’ arriva un’altra decisione che scatena polemiche: l’arbitro annulla un calcio di rigore per il Barcellona, trasformandolo in un calcio di punizione dal limite. La scelta riguarda un contatto tra Mkhitaryan e Yamal che avviene marginalmente fuori dall’area, giusto un paio di centimetri. Le proteste degli spagnoli sono immediate e vibranti, perché ritengono la decisione troppo severa e penalizzante. Non è finita qui, perché all’ultimo minuto regolamentare, al 93’, si accende un nuovo caso: durante l’azione che porta al pareggio di Acerbi, Dumfries combatte duro contro Gerard Martin. L’olandese spinge e il difensore blaugrana cade, favorendo il cross per gol. L’arbitro e l’assistente riconoscono subito la regolarità dello scontro, anche grazie all’aiuto della tecnologia video, chiudendo la porta alle ulteriori rimostranze degli avversari.
La partita di Milano si conclude con una qualificazione in finale raggiunta grazie a momenti decisivi e qualche complessità arbitrale. Le proteste dei blaugrana sottolineano come il confronto sia stato duro anche fuori dal campo, con qualche episodio contestato che ha diviso tifosi e protagonisti. A quel punto la sfida bilancia tensioni ed emozioni, mentre l’Inter si prepara a entrare nella fase decisiva della Champions.