Moviola di fiorentina real betis e le polemiche sui rigori e le ammonizioni nella conference league 2025

La Fiorentina pareggia 2-2 contro il Real Betis e viene eliminata dalla Conference League, con polemiche su rigori non concessi e gestione dei cartellini da parte dell’arbitro Glenn Nyberg.
La Fiorentina è stata eliminata ai supplementari dalla Conference League dopo il 2-2 contro il Real Betis, con alcune decisioni arbitrali controverse che hanno influenzato la partita. - Unita.tv

L’ultimo atto della Fiorentina in Conference League si è chiuso con un pareggio 2-2 contro il Real Betis, ma non è bastato per raggiungere la finale. Questa sfida, giocata ieri sera, ha decretato l’eliminazione della squadra toscana ai supplementari. Il Chelsea attendeva per un confronto che non si è più concretizzato. In campo, comunque, la partita non ha registrato errori arbitrali clamorosi. Il focus resta sulle poche richieste di rigore respinte e sulla gestione controversa dei cartellini gialli, specie nel finale. Il direttore di gara svedese Glenn Nyberg ha diretto con decisione, ma alcune scelte hanno fatto discutere.

I rigori richiesti dalla fiorentina: analisi degli episodi chiave

Nel secondo tempo, intorno al 57’ minuto, la Fiorentina ha chiesto un calcio di rigore per un presunto fallo in area su Mandragora. Il centrocampista è caduto dopo un contatto con Ricardo Rodriguez, difensore del Betis. L’arbitro però era molto vicino all’azione e ha valutato che il difensore aveva precedentemente colpito il pallone in modo pulito, sfiorando solo successivamente Mandragora in modo involontario. Le proteste viola sono state timide e non insistite. Poco dopo, un’altra richiesta è arrivata da parte di Comuzzo, sul possibile tocco di braccio sempre di Rodriguez. Ma il tocco, in realtà, è arrivato dopo che il pallone era stato deviato con la testa dal giocatore spagnolo, dunque non punibile con il rigore. Questi episodi hanno condizionato il prosieguo della partita senza generare scompiglio nel gioco.

La gestione dei cartellini: errori sull’ammonizione e interventi a rischio

L’arbitro ha mantenuto un atteggiamento fermo, ma non privo di difetti sulla gestione dei cartellini. Nel corso della partita si sono verificati interventi che avrebbero meritato attenzione maggiore, soprattutto per la sicurezza dei portieri coinvolti. Al 110’ minuto, Folorunsho di Fiorentina ha ricevuto un’ammonizione per un fallo netto e ritardato su Vieites, portiere del Real Betis. Quell’episodio è stato sottoposto rapidamente al Var per la possibile espulsione, ma alla fine è stato confermato solo il cartellino giallo. Poco prima, Bakambu, attaccante del Betis, era entrato in modo ruvido su De Gea, portiere viola, con un ritardo evidente nel tentativo di giocare il pallone. In quel caso però l’arbitro ha fischiato il fallo senza mostrare alcun cartellino. Un episodio simile, che ha generato dubbi sulla coerenza nelle decisioni.

Il recupero e la perdita di tempo: sotto la lente la gestione dell’ultimo minuto

Un altro dettaglio che ha fatto discutere è stato il controllo del tempo nei minuti finali. La squadra andalusa ha tentato ripetutamente di temporeggiare per guadagnare secondi preziosi, ma l’arbitro ha sanzionato questo comportamento solo al 119’ minuto, quando ormai mancava pochissimo alla fine dei supplementari. Questa lentezza nel chiamare le sanzioni ha influenzato il ritmo finale della partita e impedito un controllo più netto in quella fase delicata. Il portiere del Betis in particolare è stato protagonista di ripetuti rallentamenti, che avrebbero potuto portare a una ammonizione anticipata, magari capace di limitare queste tattiche di gestione del tempo.

La fiorentina out dalla conference league: cosa resta della serata

Alla fine, la Fiorentina non è riuscita a chiudere la serie in modo positivo, e il sogno della terza finale consecutiva in Conference League si è dissolto. Il pareggio con il Betis, maturato dopo un confronto intenso, non ha superato il risultato necessario a proseguire il cammino. Gli episodi arbitrali non hanno sconvolto la partita, ma alcune decisioni sulle ammonizioni e la gestione del tempo hanno lasciato margini di discussione tra tifosi e addetti ai lavori. Il sogno di affrontare il Chelsea è rimandato a un’altra occasione. Intanto questa partita entra nelle cronache non solo per il risultato ma anche per le sfumature arbitrali che l’hanno caratterizzata.