Home Moglie di Giuseppe Marra fermata a Bologna per la morte del marito, indagini in corso

Moglie di Giuseppe Marra fermata a Bologna per la morte del marito, indagini in corso

La morte di Giuseppe Marra a Bologna ha portato all’arresto della moglie Lorenza Scarpante, indagata per omicidio aggravato. Le indagini si concentrano su una possibile aggressione avvenuta in casa.

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Giuseppe Marra, 59 anni, è stato trovato morto nella sua casa di Bologna; la moglie Lorenza Scarpante è indagata per omicidio aggravato in un contesto di tensioni familiari e uso di droghe, con le indagini ancora in corso. - Unita.tv

Il 59enne Giuseppe Marra è stato trovato senza vita nella mattinata del 27 maggio nella sua casa di Bologna. La scoperta è avvenuta quando la moglie, Lorenza Scarpante, 57 anni, ha chiamato i soccorsi dopo averlo visto riverso in una pozza di sangue. Da allora sono partite le indagini che coinvolgono direttamente la donna, fermata e iscritta nel registro degli indagati per omicidio aggravato. Gli inquirenti attendono gli esiti dell’autopsia per sciogliere i dubbi sulla dinamica esatta della tragedia.

La scoperta del corpo e la prima versione della moglie

Il dramma si è consumato in un appartamento di Bologna, dove Lorenza Scarpante ha trovato il marito Giuseppe Marra privo di sensi, con profonde ferite alla testa. Era martedì 27 maggio, intorno alle 10:30 di mattina, quando la donna, con le mani sporche di sangue, ha urlato dal pianerottolo cercando aiuto. Ha riferito alla polizia di aver dormito quella notte e, al risveglio, di aver visto il marito in quelle condizioni. Sul pavimento non sono state trovate armi o oggetti che potessero aver provocato le lesioni, dettaglio che ha subito complicato la ricostruzione degli eventi. Il quadro appariva confuso: non si evidenziavano segni di effrazione o intrusioni esterne. Questo particolare ha fatto sorgere i primi sospetti, indirizzando l’attenzione degli investigatori proprio verso la donna.

Gli interrogativi sulla versione di lorenza scarpante

Dopo il ritrovamento del corpo, la moglie è stata condotta in questura per un primo interrogatorio, al termine del quale è scattato il fermo con trasferimento in carcere. Lorenza Scarpante ha raccontato che la sera precedente, insieme al marito, aveva fatto uso di sostanze stupefacenti: cocaina, cannabis e allucinogeni, poi rilevati nel suo organismo durante gli esami tossicologici ancora in corso per Giuseppe Marra. Ha affermato di essere andata a dormire verso mezzanotte, senza sospettare nulla. Questa versione è risultata poco credibile per due motivi principali. Nel primo, non si trovavano segni di visite estranee in casa o tentativi di rapina. Nel secondo, i vicini avevano ascoltato rumori e liti frequenti tra la coppia, culminate con un forte tonfo verso le 3 di notte. Diverse testimonianze e messaggi dei condomini denunciavano fastidi e dissapori continui, creando un contesto di tensione protratta nel tempo.

Le ipotesi dell’accusa e il sospetto su un omicidio aggravato

La procura di Bologna sta lavorando su un’ipotesi di omicidio aggravato. Secondo gli investigatori, la morte di Giuseppe Marra risalirebbe a intorno alle 3 di notte, momento in cui si sarebbe consumata l’aggressione. Si suppone che la donna, approfittando dello stato alterato dall’assunzione di droghe del marito, e forse di un malore sopraggiunto, abbia colpito ripetutamente la sua testa contro gli spigoli della parete. Quest’ultimo dato non è ancora confermato definitivamente, perché molte risposte arriveranno solo dall’autopsia e dalle analisi forensi. Lorenza Scarpante nega ogni responsabilità e si è mostrata disponibile a collaborare con le autorità, ma la sua versione rimane sotto stretto controllo.

Il clima di tensione prima del dramma e i dettagli raccolti dagli inquirenti

La convivenza tra Giuseppe Marra e Lorenza Scarpante, secondo i vicini, era segnata da frequenti liti. Da messaggi di altri condomini si capisce che le grida e i rumori molesti erano abituali, tanto da spingere più volte a rivolgersi all’amministratore del condominio. La notte tra lunedì e martedì sembra aver avuto un’escalation con un forte rumore che ha attirato attenzione. Non sono state rilevate visite estranee o forzature all’appartamento, il che riduce la possibilità che siano intervenuti terzi. Gli elementi messi insieme dagli investigatori convergono verso una dinamica interna alla coppia, con un episodio violento nel cuore della notte. Lo stato di alterazione indotta dalle sostanze stupefacenti potrebbe aver compromesso la lucidità dei protagonisti, complicando ulteriormente la ricostruzione.

Gli accertamenti forensi proseguiranno per chiarire dettagli fondamentali. È attesa l’autopsia sul corpo di Giuseppe Marra e i risultati degli esami tossicologici completi. Soltanto con questi dati gli inquirenti potranno completare il quadro della vicenda, e verificare l’esattezza delle ipotesi finora formulate, per definire eventuali responsabilità penali.