Home Messa solenne per l’inizio del pontificato di papa leone xiv, un rito carico di storia e tradizione

Messa solenne per l’inizio del pontificato di papa leone xiv, un rito carico di storia e tradizione

La messa di inaugurazione del pontificato di papa Leone XIV unisce tradizione e spiritualità, evidenziando il legame con l’apostolo Pietro attraverso simboli come il pallio e l’anello del pescatore.

ANSA/ALESSANDRO DI MEO

La messa inaugurale del pontificato di papa Leone XIV unisce antiche tradizioni liturgiche e simboli come il pallio e l’anello del pescatore, sottolineando il legame spirituale con l’apostolo Pietro e il ruolo universale della Chiesa nel contesto pasquale e giubilare. - Unita.tv

La messa che inaugura oggi il pontificato di papa leone xiv rappresenta molto più di una semplice cerimonia liturgica. In un momento storico segnato da tensioni internazionali e crisi culturali, questa celebrazione richiama l’antica tradizione della chiesa cattolica e il mandato che cristo ha affidato a pietro. Ogni gesto, parola e simbolo della liturgia porta con sé un significato denso che collega il presente alla storia millenaria del papato.

Un rito che unisce gesti antichi e fede cristiana

La liturgia della messa di apertura del ministero petrino non è ordinaria. Include litanie e invocazioni sia in greco che in latino, scelte per sottolineare il legame con le origini della chiesa e il suo carattere universale. Don norberto valli, docente di liturgia e sacerdote della diocesi di milano, sottolinea che la liturgia non è un semplice abbellimento, ma un metodo con cui la chiesa educa i fedeli a vivere nella storia con consapevolezza. Nel contesto attuale, in cui molte persone hanno perso il senso dei gesti, questi riti mantengono una funzione fondamentale. La messa di oggi mette in scena il rapporto tra papa leone xiv e cristo, che ha affidato a pietro il compito di guidare la chiesa. Il rito include l’imposizione del pallio e l’anello del pescatore, simboli che rimandano al pastorale e al potere spirituale ereditati dall’apostolo pietro. Questi segni, tessuti di lana d’agnello e accompagnati da preghiere specifiche, costituiscono un legame pratico con il passato apostolico.

Il superamento dell’incoronazione e la nuova veste del pontificato

Fino al pontificato di paolo vi, era in uso la consacrazione del papa con la tiara, o triregno, che simboleggiava la supremazia del pontefice su re e popoli. Le tre corone rappresentavano la chiesa militante, sofferente e trionfante. Dopo il concilio vaticano secondo questo rito venne abbandonato per indicare meglio il carattere pastorale e spirituale del papa, più che un potere terreno o politico. Le ultime celebrazioni di inizio pontificato hanno mantenuto l’essenza del rito con poche variazioni legate al momento in cui vengono consegnati il pallio e l’anello del pescatore. Con papa francesco questi elementi sono stati dati prima della messa, mentre con leone xiv tornano all’interno dell’eucarestia, come ai tempi di benedetto xvi. Questo spostamento indica anche una volontà di recuperare alcune consuetudini tradizionali, pur valorizzandole con un linguaggio liturgico riconosciuto e antico. L’inclusione di salmi e canti antichi come le laudes regiae, alternando invocazioni a acclamazioni in latino e greco, conferma l’universalità della chiesa e il ruolo di guida spirituale che spetta al nuovo pontefice.

Simboli fondamentali: pallio e anello del pescatore

Durante la messa il momento centrale è la consegna di due oggetti molto importanti: il pallio e l’anello del pescatore. Il cardinale protodiacono impone il pallio, tessuto con lane di agnello, un richiamo diretto all’apostolo pietro a cui cristo affidò il compito di pascere il suo gregge. L’orazione che accompagna questo gesto invoca per papa leone xiv la forza dello spirito santo per svolgere al meglio il ministero. Successivamente, il cardinale vescovo dona l’anello del pescatore, simbolo di fedeltà e continuità con pietro, il pescatore che visse la sua speranza sul lago di tiberiade. La benedizione che accompagna la consegna dell’anello richiama la responsabilità di mantenere l’unità dei credenti sotto la guida del vescovo di roma. Questi simboli non sono meramente cerimoniali ma incarnano la missione che papa leone xiv ha accettato, riprendendo il servizio iniziato dall’apostolo. La presenza di invocazioni in greco e le acclamazioni del coro, con l’espressione ad multos annos, sottolineano l’universalità e la chiamata a promuovere l’unità della chiesa.

Legami con il tempo di pasqua e il giubileo attuale

La celebrazione si svolge in un momento particolare, durante il tempo pasquale e in un anno di giubileo. Queste circostanze aggiungono significato alla liturgia. Il rito di benedizione dell’acqua e l’aspersione seguono con precisione il calendario pasquale. Durante la messa l’alleluia risuona con forza, mentre il credo è cantato con tecniche polifoniche che evidenziano il passaggio sulla resurrezione di cristo. Sebbene non ci siano rituali particolari legati al giubileo, l’evento contribuisce a dare un’atmosfera solenne e speciale. La combinazione tra la ricorrenza pasquale e l’apertura del nuovo pontificato offre uno sfondo spirituale ricco, in cui si rinnova la speranza nella continuità della presenza della chiesa nel mondo. Questi momenti riscoprono quella dimensione sacramentale e simbolica che permette ai fedeli di immergersi nella storia della fede, in attesa delle sfide e delle responsabilità che attendono papa leone xiv.

La messa odierna conferma come la chiesa continui a rifarsi ai propri antichi riti per scandire i passaggi più importanti della sua guida spirituale. La combinazione di simboli, canti e preghiere tradizionali dà spessore all’inizio di questo pontificato e si prepara a lasciare un segno riconoscibile nella memoria delle comunità cristiane di tutto il mondo.