Snobbate le tracce su Gattopardo e poesia del tempo che sfugge, i maturandi scelgono la crisi del ’29 e i totalitarismi
Roma, 19 giugno 2025 – Alla prima prova scritta dell’esame di maturità, due giganti della letteratura italiana del Novecento sono rimasti quasi del tutto ignorati. Le tracce su Pier Paolo Pasolini, con la poesia Dal diario, e su un brano del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa non hanno convinto la maggior parte degli studenti, che hanno preferito orientarsi sul tema di storia dedicato agli anni Trenta, tra grande depressione, New Deal e ascesa dei totalitarismi.
“I programmi si fermano prima,” spiegano in coro alcuni studenti davanti ai licei, all’uscita della prova. Se Pasolini viene spesso citato, anche in modo trasversale grazie al centenario celebrato nel 2022, con eventi, giornate di studio e speciali televisivi, Tomasi di Lampedusa continua a essere una figura meno affrontata nei percorsi scolastici.
Le motivazioni dietro la scelta degli studenti
“La traccia su Pasolini era intensa ma rischiosa, troppo filosofica. Quella sul Gattopardo richiedeva una lettura approfondita, e molti non l’hanno fatto” commenta Francesca Bernardini, docente in pensione della Sapienza, esperta di letteratura contemporanea. “Il Gattopardo non si legge più molto a scuola, eppure è un romanzo chiave per capire l’Italia degli anni Cinquanta, anche se fu accusato di essere reazionario e antistorico. Ma tra una serie tv e il testo originale c’è una distanza culturale notevole.”

Molti studenti hanno ritenuto più “concreta” la proposta di analisi storica. “Ho scelto gli anni Trenta perché sono affascinato dai regimi totalitari e dalla crisi del ’29. Vedo un legame con l’attualità: guerre, instabilità economica, tensioni sociali…” racconta Mattia Porcu, studente dell’istituto linguistico Tacito di Roma. “Mi aspettavo qualcosa di più attuale, ma questo tema mi ha permesso di collegare passato e presente”.
Letteratura fuori fuoco: quando il programma scolastico si ferma prima
Per molti docenti, la scarsa scelta delle tracce letterarie è un segnale. “Non è una colpa degli studenti – spiega Bernardini – ma del programma che raramente arriva agli autori del secondo Novecento. Pasolini viene evocato più come personaggio pubblico, come figura ‘contro’, piuttosto che studiato nei suoi testi poetici. E Tomasi di Lampedusa, che pure racconta con lucidità il passaggio tra due epoche, è rimasto fuori da troppe aule.”
Tra una poesia sul tempo che fugge e un romanzo storico che scava nei cambiamenti sociali, i maturandi 2025 hanno preferito restare ancorati a fatti concreti, riconoscibili, trattati durante l’anno. In un contesto globale incerto e carico di tensioni, la storia ha offerto una chiave di lettura più accessibile, seppur impegnativa.