Massimo Ferrero e il soprannome er viperetta: le origini tra aneddoti e misteri dal mondo del cinema
Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, è noto per il soprannome “er viperetta”, la cui origine è avvolta nel mistero tra storie legate al cinema e aneddoti personali.

Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, è noto con il soprannome "er viperetta", nato durante la sua carriera nel cinema e avvolto nel mistero per le diverse versioni raccontate dallo stesso Ferrero sulle sue origini. - Unita.tv
Massimo Ferrero, imprenditore e ex presidente della Sampdoria, porta con sé un soprannome che lo accompagna da anni: er viperetta. Questo nomignolo ha radici nel periodo in cui Ferrero lavorava nel cinema, prima di diventare noto nel calcio. Le storie su come nacque questo appellativo sono diverse e spesso raccontate dallo stesso protagonista, lasciando un alone di mistero sulle vere origini.
L’inizio della carriera di massimo ferrero nel cinema e la nascita del soprannome
Negli anni in cui Massimo Ferrero entrò nel mondo del cinema, muoveva i primi passi svolgendo ruoli che spaziavano dal tuttofare al segretario di redazione. In questo ambiente trovò occasione di farsi notare, non solo per il lavoro ma anche per il carattere e la personalità fuori dal comune. È proprio in questo contesto che nacque il soprannome er viperetta, un’etichetta che lo seguì per tutta la vita.
Secondo alcuni racconti che Ferrero stesso ha condiviso, il nomignolo gli fu dato da una figura di grande rilievo nel cinema italiano: Monica Vitti, celebre attrice e musa di tanti film. La leggenda vuole che Ferrero avesse difeso Monica Vitti da un’aggressione, nonostante fosse di corporatura esile e non particolarmente imponente fisicamente. Quel gesto coraggioso gli avrebbe guadagnato il soprannome, che avrebbe sottolineato una certa velenosità e astuzia tipica di chi sa difendersi con forza anche senza apparire minaccioso.
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Questa versione, affascinante e romantica, ha alimentato la fama di Ferrero come personaggio unico nel suo genere, capace di trasformare anche un dettaglio come un soprannome in un tratto distintivo. Ma non si tratta dell’unica storia fornita dall’imprenditore.
Le versioni alternative sul soprannome e il racconto autobiografico di massimo ferrero
A distanza di tempo, Massimo Ferrero ha fornito un’altra narrazione, in apparenza molto diversa, sulle origini di er viperetta. Nel suo libro autobiografico ha raccontato che il soprannome non deriverebbe da Monica Vitti ma da un aneddoto legato a un costumista omosessuale con cui lavorava.
Pare che tra loro ci fosse una relazione particolare: il costumista faceva avance a Ferrero, che invece rispondeva con momenti di scontro fisico che definisce “botte”. Il dettaglio curioso, e forse controverso, è che il costumista avrebbe trovato piacere in quelle reazioni, prodotte da una sorta di atteggiamento masochista nei suoi confronti. Da qui, secondo questa versione, “er viperetta” sarebbe nato come soprannome in riferimento a questi episodi.
Questa seconda storia ha suscitato diverse discussioni nel pubblico e nei media, senza però chiarire definitivamente quale racconto corrisponda al vero. Ferrero stesso, nel corso degli anni, ha ammesso di aver cambiato versione e ciò alimenta ulteriormente il mistero intorno al significato di quel nomignolo.
Il valore del soprannome er viperetta nel personaggio di massimo ferrero
Al netto delle divergenze sulle origini, il soprannome er viperetta rappresenta un dettaglio significativo del carattere pubblico di Massimo Ferrero. Quel nome, insolito e immediatamente riconoscibile, rispecchia un’immagine di uomo che non teme di emergere e di farsi notare nelle situazioni, anche dove la sua statura potrebbe suggerire il contrario.
Il fatto che Ferrero abbia avuto più versioni circa il motivo di quel nomignolo non riduce l’importanza che ha assunto nel corso della sua carriera. Anzi, quell’appellativo si è quasi incarnato nel suo modo di essere, accompagnando le sue scelte imprenditoriali e sportive.
Er viperetta rimanda così a una figura sfaccettata, capace di destare curiosità e di tenere viva l’attenzione mediatica, non solo nel campo dello sport ma anche in momenti legati alla cultura e all’intrattenimento. Il soprannome resta uno di quei simboli di identità che si sarebbero potuti perdere ma che invece sono stati alimentati dallo stesso Ferrero con generosità di racconti e dettagli, anche quando ciò ha suscitato polemiche.
In ogni racconto di Massimo Ferrero, er viperetta rimane una definizione che porta con sé un senso di originalità, un segno distintivo che lo ha accompagnato per tutti questi anni. Dal cinema al calcio, da protagonista o da semplice spettatore, quel nomignolo è diventato parte della storia pubblica e privata del personaggio.