Lucio corsi, dal festival di sanremo all’eurovision: un percorso tra musica e cultura italiana
Lucio Corsi, cantautore di Grosseto, ha raggiunto il successo con il secondo posto a Sanremo 2025 e la partecipazione all’Eurovision, rappresentando l’Italia con uno stile originale e radici profonde.

Lucio Corsi, cantautore toscano nato nel 1993, ha raggiunto fama nazionale e internazionale con il brano "Volevo essere un duro" a Sanremo 2025, ottenendo il secondo posto e il premio della critica Mia Martini, e rappresentando l'Italia all'Eurovision, dove si è classificato quinto. - Unita.tv
Lucio Corsi, cantautore nato a Grosseto nel 1993, si è fatto strada nel panorama musicale italiano fino a ottenere un riconoscimento nazionale e internazionale. Nel 2025, la sua partecipazione al festival di Sanremo con il brano “Volevo essere un duro” lo ha portato al secondo posto e gli ha fatto vincere il premio della critica “Mia Martini”. Un risultato che lo ha condotto a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, dove ha concluso al quinto posto. Dietro a questi successi c’è una storia fatta di radici, fatica e rispetto per la tradizione musicale italiana.
Dalle radici in maremma ai primi passi musicali
Lucio Corsi è cresciuto tra le campagne di Vetulonia, vicino a Macchiascandona, in provincia di Grosseto. La famiglia ha sempre avuto presenza nel territorio, gestendo un ristorante. La madre, Nicoletta Rabiti, si dedica alla pittura amatoriale, mentre il padre, Marco Corsi, ha svolto mestieri diversi, tra cui operatore RAI, muratore e artigiano del cuoio. Questo ambiente semplice e concreto ha profondamente influenzato la formazione di Corsi, sia dal punto di vista umano che artistico.
La passione per la musica è nata precocemente, stimolata dalla visione del film The blues brothers durante l’infanzia. Già dagli anni 2010, si è messo in gioco esibendosi in locali e piazze di Grosseto, iniziando a comporre i primi brani. I suoi primi lavori avevano un’impronta di rock progressivo, influenzata da band come i Genesis di Peter Gabriel. Con il tempo, ha abbracciato un approccio più cantautorale, ispirandosi a figure come Flavio Giurato e Ivan Graziani.
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Dopo aver preso il diploma scientifico al liceo “Guglielmo Marconi” di Grosseto, Corsi si è trasferito a Milano per concentrarsi sulla propria carriera musicale. Ha vissuto in quartieri diversi della città, tra cui Naviglio Pavese, Via Ripamonti e Niguarda. Questo cambiamento ha offerto un contesto urbano e stimolante, dove ha potuto arricchire la sua esperienza artistica e confrontarsi con una scena musicale più ampia.
Un debutto discografico significativo
Il debutto discografico di Lucio Corsi risale al 2015, con il disco “Altalena boy / Vetulonia Dakar”. L’album, prodotto da Federico Dragogna e pubblicato da Picicca Dischi, segna la sua prima uscita ufficiale da artista solista, dopo esperienze in varie band della Toscana. Il lavoro subito ha catturato l’attenzione per il suo stile personale e la ricerca sonora.
Un percorso musicale tra album e riconoscimenti crescenti
Successivamente, nel 2017, ha realizzato “Bestiario musicale”, un concept album dedicato agli animali della Maremma, sua terra d’origine. L’album è stato arrangiato interamente da Corsi e ancora pubblicato da Picicca Dischi. Questo progetto gli ha permesso di aprire concerti importanti, accrescendo la sua visibilità nel circuito musicale italiano.
Nel 2019 ha firmato con Sugar Music, etichetta tra le più importanti in Italia. Con Sugar ha lanciato “Cosa faremo da grandi?” nel 2020 e “La gente che sogna” nel 2023, entrambi accolti con interesse dalla critica. Quel che spicca nel percorso discografico di Corsi è la capacità di mantenere un linguaggio originale, senza rinunciare a sonorità che richiamano anche il glam rock e il surrealismo.
Il vero salto di popolarità è arrivato nel 2025 con il singolo “Volevo essere un duro”, presentato a Sanremo. Il pezzo gli ha aperto le porte del grande pubblico, confermandolo come uno dei protagonisti emergenti della musica italiana.
Sanremo e eurovision: successi e palcoscenici internazionali
La partecipazione di Lucio Corsi al festival di Sanremo 2025 ha rappresentato un momento decisivo. Con “Volevo essere un duro” si è aggiudicato il secondo posto nella gara e il premio della critica “Mia Martini”, che riconosce la qualità dei testi e l’originalità artistica. Questo premio è particolarmente significativo, dato il prestigio che lo accompagna nel mondo della musica italiana.
Successivamente, Corsi è stato scelto per rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest nello stesso anno. Il vincitore sanremese, Olly, ha rinunciato alla partecipazione, così Lucio ha preso il testimone. Sul palco europeo ha ottenuto un piazzamento importante, quinto posto, confermando quanto la sua musica fosse in grado di confrontarsi su scala internazionale.
Questa esperienza ha ampliato la sua visibilità e gli ha dato modo di mostrare musica e cultura italiane a un pubblico molto vasto. Il festival internazionale si svolgeva a Malmö, in Svezia, a maggio 2025, con la presenza di artisti da decine di paesi. Per Corsi, il palco Eurovision è stato un’occasione di conferma e crescita personale.
Riconoscimenti extra musicali
Lucio Corsi ha coltivato anche esperienze al di fuori della musica live e discografica. È stato protagonista di campagne pubblicitarie per Gucci, azienda di alta moda con cui ha collaborato più volte. Questi impegni hanno ampliato la sua figura pubblica e mostrato la versatilità del suo profilo artistico.
In televisione, ha partecipato a programmi come “L’assedio” e alla serie “Vita da Carlo”, diretta da Carlo Verdone. Queste apparizioni hanno dato spazio alla sua personalità e hanno allargato il pubblico che lo conosce.
Il cantautore ha ricevuto altri riconoscimenti durante il suo percorso, tra cui il premio MEI come miglior artista indipendente. Il prestigioso premio della critica “Mia Martini” e quello MEI avevano già dimostrato l’apprezzamento per la sua capacità di cantare storie e sentimenti in modo autentico.
L’importanza di suonare per strada e la formazione umana
Lucio Corsi ha più volte rimarcato che suonare per strada è stato parte centrale della sua crescita come artista. Queste esibizioni in luoghi pubblici gli hanno permesso di creare un legame diretto con gli ascoltatori, allenare la presenza scenica e testare le sue canzoni in un contesto concreto.
Ha raccontato anche delle difficoltà incontrate in ambito scolastico, definendo quegli anni come un “tracollo”. Malgrado ciò, ha trovato nella musica una via fuori dalle difficoltà. La disciplina e la passione per la composizione l’hanno aiutato a superare momenti complessi, trasformando l’arte in un motivo di sostegno e realizzazione.
I luoghi dove si è formato hanno lasciato tracce nel suo modo di scrivere e interpretare: la Maremma, la provincia, ma anche la città di Milano dove ha affinato il suo mestiere in anni decisivi. Dietro la carriera di Lucio Corsi si nasconde una perseveranza fatta di prove, errori e migliori intuizioni.
Lucio corsi e il panorama culturale italiano oggi
Lucio Corsi rappresenta un esempio significativo della musica italiana contemporanea, capace di innovare mantenendo radici solide. Il suo stile mescola elementi di glam rock e atmosfere surreali, con testi che spesso rimandano a temi fiabeschi o a immagini evocative. Questa peculiarità ha attratto un pubblico vario, soprattutto tra i giovani.
Il successo a Sanremo e all’Eurovision ha proiettato Corsi sullo scenario globale, dove ha portato una visione personale della cultura italiana attraverso la lingua e le emozioni raccontate nelle sue canzoni. La sua immagine si sta imponendo anche in televisione e nel mondo della moda, contribuendo a renderlo una figura riconoscibile.
In un momento in cui la musica italiana si mostra sempre più interessata a diversificare e superare schemi già noti, Corsi offre un contributo originale. La sua capacità di combinare sonorità e testi con uno stile narrativo personale lo inserisce in un filone che guarda sia al passato che al presente della musica cantautorale.
Aspetti critici e dibattito su lucio corsi
Non mancano discussioni e critiche riguardo Lucio Corsi. Alcuni osservatori hanno sollevato questioni sulla sua immagine pubblica e sulla gestione della visibilità acquisita. Altri hanno analizzato la coerenza artistica dei suoi ultimi lavori, confrontandoli con le precedenti produzioni.
In certi ambienti si è dibattuto sull’effettiva originalità del suo stile, mentre altri ne hanno messo in luce i limiti in termini di varietà musicale. Non a caso, le opinioni sul suo impatto si dividono tra chi apprezza il percorso culturale e chi segnala qualche omogeneità nelle scelte sonore.
Le critiche, tuttavia, fanno parte del processo di crescita di un artista. Corsi sembra mantenere un rapporto diretto con il pubblico e evita eccessi di spettacolarizzazione. Attualmente resta uno degli interpreti più seguiti della nuova generazione musicale italiana, con un percorso in divenire.