Tra le meraviglie del Parco del Delta del Po, l’argine degli angeli spicca come uno dei tratti più affascinanti, immerso in un paesaggio che sembra sospeso tra terra e acqua. Questo itinerario pedonale e ciclabile si snoda in mezzo a un ambiente naturale di grande valore, dove il silenzio e la presenza di specie rare creano un’atmosfera quasi irreale. Scopriamo insieme i dettagli di questo viaggio nel cuore selvaggio delle valli di Comacchio, una destinazione perfetta per chi ama la natura e la quiete.
Come si presenta il percorso tra le valli umide di comacchio
L’argine degli angeli si trova nel tratto meridionale delle valli di Comacchio, un ecosistema umido protetto e ricco di biodiversità. Il percorso collega la stazione da pesca Bellocchio con l’area di Volta Scirocco, seguendo una striscia di terra lunga 5,4 chilometri tra due grandi specchi d’acqua, le Valli di Magnavacca e Furlana.
Camminare lungo questo argine significa immergersi in una natura intatta, dove il paesaggio cambia a ogni stagione e il cielo si riflette sulle acque calme. Tra canneti e zone umide, si possono osservare con attenzione aironi, fenicotteri rosa e numerose altre specie di uccelli che popolano queste valli. Il percorso è ideale sia a piedi, percorribile in circa un’ora e mezza, sia in bici, per chi preferisce coprire la distanza in meno di mezz’ora.
Un angolo suggestivo del delta del Po
Questo tratto rappresenta una delle aree più suggestive del delta, uno spazio dove l’uomo si fa piccolo davanti alla natura. Gli amanti della fotografia ne apprezzano i riflessi, le luci delicate all’alba o al tramonto, e quel senso di pace che riesce a scorrere lungo l’acqua, tra canne e grovigli di verde. Non sono rari gli incontri con la fauna locale, spesso silenziosa e curiosa.
Orari e regolamenti per visitare l’argine degli angeli
L’accesso all’argine degli angeli è regolato da orari precisi che variano a seconda della stagione. Dal 20 marzo al 20 settembre, il percorso è aperto dalle 7:30 fino alle 20:00, mentre dal 21 settembre al 19 marzo l’ingresso è consentito dalle 8:00 alle 17:00. All’estremità del sentiero, sono stati posizionati cancelli per controllare gli accessi e garantire che la frequentazione rimanga sostenibile per l’ecosistema.
Il parco invita a consultare il sito ufficiale, soprattutto in caso di maltempo o per ragioni di tutela nella gestione degli animali e delle piante. L’argine è riservato soltanto a pedoni e ciclisti, con una velocità massima di 15 km/h sulle due ruote. L’ingresso ai veicoli motorizzati è vietato per evitare danni inevitabili al terreno e alla natura circostante. Gli animali domestici possono accompagnare i visitatori solo se tenuti al guinzaglio.
Sono vietate pratiche dannose come lasciare rifiuti, accendere fuochi o raccogliere piante e fiori. Il rispetto per il luogo è un elemento fondamentale per chi desidera ammirare il paesaggio senza comprometterlo. Il controllo e la pulizia del percorso vengono gestiti con attenzione per mantenere vivo questo angolo ancora selvaggio.
Modi per raggiungere l’argine e collegamenti con altri percorsi
Per arrivare all’argine degli angeli, si possono scegliere diversi punti di partenza comodi e facili da raggiungere. Uno di questi è via degli Etruschi, poco dopo il ponte che attraversa il canale delle Vene. Da qui si imbocca il sentiero verso il cuore delle valli. Un altro accesso si trova lungo l’argine sinistro del fiume Reno, nei pressi di Volta Scirocco, collegato sia a Primaro, verso ovest, sia al traghetto di Sant’Alberto, a est.
L’argine è parte di un circuito molto più ampio, che si estende per quasi 60 chilometri, annodando tra loro diverse piste ciclabili. Queste comprendono la fosse-foce, l’argine Agosta, il tratto tra Comacchio e Porto Garibaldi e la ciclabile per Lido degli Estensi. Il viaggio può così diventare una giornata intera di esplorazione tra natura, storia e piccole cittadine come Argenta, Sant’Alberto e i litorali della zona ravennate.
Un’immersione nel silenzio e nella natura del delta
Percorrere l’argine degli angeli significa entrare in contatto diretto con un ambiente che ha conservato intatta gran parte della sua bellezza. Questo territorio offre uno scorcio prezioso su uno degli habitat di uccelli migratori più importanti in Italia. La quiete, la luce che gioca tra acqua e cielo, e la varietà di specie rende questa esperienza unica.
Non mancano occasioni per attività all’aria aperta che favoriscono la scoperta, la fotografia naturalistica e le passeggiate rilassanti. Lo spazio dedicato si presta anche per chi desidera pedalare senza fretta, assaporando il gusto della natura che avvolge questo lato del parco.
L’argine degli angeli è insomma un invito a rallentare, a guardare con attenzione e a rispettare un equilibrio delicato tra terra e acqua. Non è solo un percorso, ma un punto di osservazione su un mondo che mantiene ancora il suo ritmo spontaneo.
Ultimo aggiornamento il 24 Maggio 2025 da Giulia Rinaldi