La variante covid lp 8.1 si diffonde in asia e raddoppiano i casi in italia: cosa sappiamo finora
La variante lp 8.1 del coronavirus, in circolazione da mesi, non rappresenta una nuova minaccia per la salute; i vaccini rimangono efficaci e il virus si comporta come endemico in Italia.

La variante lp 8.1 del coronavirus, già presente da mesi, si diffonde rapidamente in Italia ma non rappresenta una minaccia nuova né una variante più pericolosa; i vaccini restano efficaci e la situazione è sotto controllo. - Unita.tv
Il coronavirus torna al centro dell’attenzione con la variante lp 8.1, che ha fatto registrare una rapida diffusione in diversi paesi asiatici e un raddoppio dei casi in italia. Mentre le autorità sanitarie tengono alta la sorveglianza, emergono dubbi e preoccupazioni sulle possibili implicazioni di questa evoluzione del virus. L’epidemiologo Massimo Ciccozzi chiarisce alcuni punti, spiegando come si sta muovendo questa nuova versione del sars-cov-2 e cosa significa per la popolazione.
Origine e diffusione della variante lp 8.1: un virus che evolve ma non spaventa
La variante lp 8.1 è figlia di un’evoluzione del ceppo jn.1, la stessa che aveva preso il posto di omicron. In realtà, non si tratta di una scoperta recente: questa mutazione era già stata rilevata dallo scorso luglio in paesi come usa e regno unito, dove aveva provocato delle ondate di infezioni controllate. Secondo il professor Ciccozzi, che lavora al campus biomedico di roma, lp 8.1 non rappresenta una minaccia nuova né per la salute né per l’efficacia degli strumenti messi a punto finora.
Il fatto che lp 8.1 sia riconosciuta come una variante in circolazione da mesi aiuta a capire che non si tratta di un salto di qualità del virus, ma di un continuo adattarsi attraverso mutazioni limitate. Tali cambiamenti interessano parti specifiche del genoma virale ma non alterano in modo significativo il legame tra virus e sistema immunitario umano. Perciò le difese, soprattutto quelle sviluppate grazie alla vaccinazione, riescono ancora ad individuare e neutralizzare questa variante.
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Il recente aumento dei contagi in italia, con un raddoppio in poche settimane, non è direttamente attribuibile a lp 8.1. Il virus ormai si comporta da endemico, cioè tende a circolare con una frequenza abbastanza costante, simile a virus come l’influenza stagionale. Dunque, i numeri attuali riflettono più una stabilizzazione della presenza del virus nella popolazione che l’arrivo di una nuova forma aggressiva o particolarmente pericolosa.
Sintomi riferiti e valutazione attuale
I sintomi riferiti a questa variante lp 8.1 risultano molto simili a quelli delle precedenti forme di sars-cov-2, nonostante si siano ormai passati cinque anni dall’inizio della pandemia. Le manifestazioni cliniche principali sono febbre alta, tosse secca, stanchezza marcata, perdita dell’olfatto e del gusto, oltre a congestione nasale e mal di gola. Non mancano poi dolori articolari e muscolari, sensazione di nausea, diarrea, brividi, vertigini e nei casi più gravi difficoltà respiratorie.
Sintomi e monitoraggio: cosa provoca la variante lp 8.1 e come viene seguita
In alcuni casi si segnalano anche eruzioni cutanee e confusione mentale, sintomi osservati negli anni nei pazienti infettati. Non è una novità quindi che lp 8.1 provochi una gamma di segnali simile a quelli già noti, a dimostrazione della continuità tra le varianti e della risposta del corpo umano a un’infezione virale che evolve senza stravolgere i meccanismi di attacco.
Per ora l’organizzazione mondiale della sanità continua a osservare con attenzione la diffusione della variante, classificandola come “sorvegliata speciale” ma senza inserirla nelle categorie di variante di interesse o di particolare preoccupazione. Questo significa che lp 8.1 non rappresenta una minaccia globale urgente.
Accanto all’oms, l’agenzia europea per i medicinali raccomanda, in vista della nuova campagna vaccinale, di aggiornare i vaccini per includere la copertura anche nei confronti di questa variante. La scelta nasce dalla volontà di anticipare eventuali mutazioni e mantenere alta l’immunità nella popolazione a rischio.
L’importanza della vaccinazione
Massimo Ciccozzi, esperto del campus biomedico di roma, ha seguito con attenzione l’emergere della variante lp 8.1 e ne ha criticato un’eccessiva drammatizzazione. Ha ricordato che lp 8.1 non è nuova né sconosciuta, poiché già da mesi era in circolazione in diverse nazioni. Inoltre, ha sottolineato che il virus non ha sviluppato meccanismi per sfuggire all’immunità generata dal vaccino o dalle precedenti infezioni.
Secondo Ciccozzi, la protezione offerta dai vaccini rimane solida. Chi si è immunizzato non ha motivo di temere questa variante in modo particolare, poiché il sistema immunitario riconosce il virus e ne limita la diffusione e la gravità delle conseguenze. Il recente aumento dei contagi nel nostro paese rispecchia un adattamento del virus alla sua presenza endemica, non un salto verso forme più aggressive o sfuggenti.
Lo specialista invita a non collegare senza fondamento scientifico lp 8.1 e incremento dei casi in italia. Sottolinea infine che potremo convivere con il virus come accade con tanti agenti patogeni respiratori, mantenendo le misure di protezione più volte raccomandate nei momenti a più elevato rischio.