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La tutela dei fondi europei al centro di un convegno alla camera di commercio di cosenza

A Cosenza, un convegno ha riunito istituzioni e professionisti per discutere la gestione trasparente dei fondi europei, evidenziando l’importanza della legalità e del controllo pubblico per prevenire frodi.

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A Cosenza si è svolto un convegno nazionale dedicato alla gestione trasparente e sicura dei fondi europei, con la partecipazione di istituzioni, esperti e professionisti, per rafforzare i controlli e prevenire frodi nella spesa pubblica. - Unita.tv

La gestione trasparente e sicura dei fondi europei è una sfida cruciale per la tutela degli interessi finanziari dell’Ue. A Cosenza, la Camera di Commercio ha ospitato una due giorni di lavoro dedicata proprio a questo tema, con la partecipazione di figure chiave provenienti da istituzioni italiane ed europee, giuristi, docenti universitari e professionisti. L’evento ha messo a fuoco i meccanismi per prevenire frodi e migliorare i controlli sulla spesa pubblica europea.

Una due giorni di confronto sulla legalità e l’uso corretto dei fondi europei

L’appuntamento a Cosenza ha riunito rappresentanti delle istituzioni italiane, europee e di vari ordini professionali in un clima di confronto attento alle tematiche dell’integrità e trasparenza nella gestione delle risorse Ue. L’obiettivo dichiarato era rafforzare la cooperazione tra enti e operatori economici per una gestione oculata dei finanziamenti, evitando il rischio di sprechi o irregolarità.

L’iniziativa, di portata nazionale, è stata patrocinata da enti quali la Corte dei conti, Unioncamere, ANCI Calabria, consigli degli avvocati e dei commercialisti, OLAF e il Ministero per la Pubblica Amministrazione. Durante i lavori, si è insistito sul fatto che solo con un controllo serrato e trasparente si può contrastare efficacemente la corruzione e tutela i cittadini europei.

Cosenza si è trasformata in un luogo di dialogo tra istituzioni e territorio, dove si è promosso uno spirito di responsabilità collettiva verso le risorse pubbliche. Questo ha contribuito a consolidare un approccio più consapevole nei cittadini sull’importanza della legalità economica. Il convegno ha evidenziato come l’Europa non sia lontana dalle comunità locali, ma debba nascere proprio dal confronto con i territori.

La posizione della camera di commercio di cosenza e della corte dei conti

Nel discorso inaugurale, Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza, ha sottolineato l’importanza di costruire l’Europa a partire dal basso, cioè dai territori, dove economia e etica devono incontrarsi in un rapporto costante. La Camera di Commercio, ha detto, vuole farsi garante di un luogo aperto al dialogo e alla partecipazione attiva nella democrazia, puntando sulla trasparenza e sulla gestione responsabile.

Guido Carlino, presidente della Corte dei Conti, ha insistito sul valore del controllo pubblico come strumento centrale sia per garantire la legalità sia per mantenere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. La Corte gioca un ruolo fondamentale nel controllare e giudicare l’uso dei fondi pubblici, contribuendo a proteggere gli interessi finanziari dell’Unione europea attraverso una rete di cooperazione con l’OLAF, la Procura europea e la Corte dei Conti europea.

La prima sessione ha visto Carlino aprire i lavori puntando sulla necessità di rafforzare i meccanismi di vigilanza, mentre la seconda è stata coordinata dal giudice Angelo Buscema della Corte costituzionale. Buscema ha evidenziato il progresso dei metodi per individuare e prevenire le frodi e ha evidenziato quanto sia urgente riacquisire la fiducia dei cittadini con una gestione più limpida delle risorse. Solo così, ha detto, gli europei potranno sentirsi parte reale dell’Unione.

Protagonisti e interventi nelle due giornate di studio

Al convegno sono intervenuti numerosi esponenti del mondo politico e istituzionale. Nella prima giornata è arrivato il saluto di Wanda Ferro, sottosegretario al Ministero dell’Interno. Si sono poi ascoltate le parole del sindaco di Cosenza Franz Caruso, del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, del prefetto Rosa Maria Padovano e di Antonio Repaci, vicepresidente dell’Ordine Nazionale dei Commercialisti.

Nel corso delle due giornate, sono stati chiamati a discutere anche rappresentanti del mondo accademico. Tra gli ospiti spiccano l’ex ministro Daniele Franco e i professori Giacomo D’Amico e Fabrizio Luciani, esperti rispettivamente di diritto costituzionale e diritto amministrativo presso le università di Messina e della Calabria.

Interventi istituzionali della seconda giornata

Gli interventi istituzionali della seconda giornata hanno visto il procuratore della Corte dei Conti calabrese Romeo Ermenegildo Palma aprire i lavori. Sono intervenuti il consigliere forense Claudio Consales, il procuratore della Corte dei Conti della valle d’Aosta Quirino Lorelli, il presidente di sezione della Corte dei Conti Carlo Chiappinelli, il procuratore delegato dell’EPPO Adriano Scudieri e il generale Bruno Bartoloni della Guardia di Finanza. Questi contributi hanno contribuito a delineare un quadro di collaborazione tra organi di controllo a diversi livelli, volto a contrastare abusi nella gestione dei fondi europei.