Napoli genoa, moviola e polemiche sulla partita finita 2-2 con due episodi controversi
Napoli e Genoa hanno visto una sfida intensa il 12 maggio 2025, chiusa sul 2-2, ma non priva di momenti polemici riguardo alcune decisioni arbitrali. Nel post partita si è discusso molto su due episodi chiave che hanno lasciato dubbi tra tifosi, tecnici e addetti ai lavori. L’arbitro Marco Piccinini ha diretto la partita, supportandosi con il Var in alcune fasi, ma le due squadre hanno contestato almeno una decisione ciascuna. La sfida ha messo in mostra strategie diverse e una gestione del risultato che ha condizionato lo svolgersi degli ultimi minuti.
Nel finale la tensione è salita quando il capitano del Napoli, Di Lorenzo, ha tentato un cross nell’area del Genoa. Il pallone è stato intercettato dal difensore Venturino, che ha toccato il pallone con il braccio. La posizione del braccio è stata al centro della discussione. Alcuni esperti arbitrali hanno sostenuto che il braccio fosse molto vicino al corpo e quindi non poteva essere considerato un intervento volontario. Vietato però dimenticare che la palla arrivava da distanza ravvicinata e l’intervento ha influito sul gioco. Il Var è stato consultato, ma l’arbitro ha deciso di non assegnare il rigore. Dagli spalti e negli spogliatoi, giocatori e allenatori del Napoli hanno espresso dissenso chiedendo di rivedere quella scelta. In effetti, l’episodio ha influito sulla possibilità degli azzurri di ottenere i tre punti e mantenere il vantaggio in classifica sulla concorrente Inter.
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La mancata espulsione di billing: il nervosismo cresce per il genoa
All’89 minuto, le proteste sono arrivate dal Genoa per una decisione considerata incomprensibile. Il centrocampista danese Billing ha ricevuto il primo cartellino giallo per un fallo da dietro su Norton-Cuffy. Poco dopo, si è reso autore di una trattenuta su Vasquez che avrebbe dovuto valere un secondo giallo e quindi l’espulsione. L’arbitro però ha sorvolato su questo intervento, lasciando in campo il centrocampista. La trattenuta è stata giudicata in netto ritardo dalla maggior parte degli esperti e non è passata inosservata tra giocatori e tifosi del Genoa, che hanno visto sfumare la possibilità di sfruttare la superiorità numerica negli ultimi minuti della partita.
La gestione tattica dei due allenatori e l’impatto dell’infortunio di lobotka
Il Napoli di Antonio Conte si è trovato a gestire il possesso palla per buona parte della gara, cercando di creare occasioni con la consueta pressione e ordine. Il Genoa di Patrick Vieira ha invece puntato su una difesa chiusa e il contrattacco veloce. Questo approccio ha reso la partita abbastanza bloccata, nonostante il punteggio finale abbastanza vivace. La partita ha perso un po’ di intensità soprattutto dopo l’infortunio di Lobotka, costretto ad uscire già al 13° minuto. Questa assenza ha reso più difficile per gli azzurri mantenere il controllo della costruzione del gioco. Il risultato finale di 2-2 rispecchia la volontà di non scoprirsi troppo da entrambe le parti, anche se la gestione degli ultimi minuti ha lasciato sospesi molti dubbi arbitrali.