La capitale russa ospita la grande parata dell’80esimo anniversario della vittoria sulla Germania nazista, un evento che richiama la memoria della seconda guerra mondiale ma si svolge su uno sfondo fortemente segnato dall’attuale conflitto in Ucraina. Mosca ha blindato la piazza Rossa per evitare incidenti dopo i recenti attacchi ucraini sulla città. Il presidente Vladimir Putin ha preso parte alla cerimonia, circondato da decine di leader stranieri, per ribadire la narrazione russa del conflitto e celebrare i veterani di guerra.
La parata di mosca tra memoria storica e sicurezza massima
L’evento ha visto sfilare circa 11.000 soldati, compresi 1.500 militari che hanno combattuto in Ucraina. La piazza Rossa è stata strettamente sorvegliata con misure di sicurezza mai viste prima, vista la recente ondata di attacchi ucraini in città. Il clamore della celebrazione si fonde con il timore di possibili attentati, motivo per cui le autorità hanno imposto un isolamento rigido della zona durante la parata. Oleg Salyukov, comandante delle truppe di terra, ha guidato le truppe nella genuflessione con un minuto di silenzio per poi lasciare spazio al discorso di Putin.
Il presidente russo ha ricordato la guerra contro il nazismo, affermando che la Russia rappresenta una barriera contro nazismo, russofobia e antisemitismo. Ha rivolto parole ai veterani ancora in vita e ai leader dei più di 20 paesi presenti, sottolineando come l’intero popolo russo sostenga l’operazione militare speciale in Ucraina, entrata nel suo quarto anno.
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La tregua unilaterale e il rifiuto ucraino nel contesto del conflitto
Alla vigilia della parata, Mosca ha annunciato un cessate il fuoco unilaterale di tre giorni, con l’intento di evitare scontri proprio nel periodo della commemorazione. L’Ucraina ha liquidato questa offerta come “spettacolo teatrale”, sottolineando che durante il giorno di tregua ha subito migliaia di attacchi. Le accuse reciproche tra i due contendenti si sono susseguite senza tregua, con Mosca che ha denunciato centinaia di violazioni da parte ucraina.
Le tensioni hanno imposto rigide misure di sorveglianza a Mosca per prevenire attacchi in una città che sta vivendo un clima di alta allerta. La presenza di soldati con esperienza sul campo ucraino ha dato alla parata un significato più profondo, rendendo evidente come la guerra sia ancora il filo conduttore di questo evento. Lo scontro verbale tra Kiev e Mosca sull’effettiva sospensione delle ostilità dimostra la fragilità del momento.
La presenza di leader internazionali e le tensioni nel panorama europeo
Tra gli ospiti di prestigio alla parata c’era il presidente cinese Xi Jinping, che ha indossato il nastro di San Giorgio, simbolo militare russo controverso nei paesi confinanti, visto come un richiamo all’imperialismo. Xi ha ricevuto lode da Putin per il coraggio del popolo cinese e la storica alleanza durante la seconda guerra mondiale. Oltre alla Cina, hanno partecipato contingenti militari di Vietnam e Mongolia.
Altri leader presenti includevano Luiz Inácio Lula da Silva, Nicolas Maduro, Aleksandr Vucic e il primo ministro slovacco Robert Fico. Proprio la partecipazione di Fico ha acceso reazioni dure nell’Unione Europea, che aveva esortato i propri membri a non presenziare all’evento come segno di solidarietà all’Ucraina. Kaja Kallas, Alto rappresentante politica estera Ue, aveva richiesto di evitare partecipazioni, mentre Fico ha ignorato queste raccomandazioni.
Zelensky ha dichiarato pubblicamente che “non avrebbe potuto garantire la sicurezza di chi fosse andato a Mosca”, ma fonti di analisti militari suggeriscono che Kiev non punterà a colpire durante la parata, soprattutto per via della presenza di importanti capi di stato stranieri.
L’incontro tra putin e gli ospiti stranieri alla luce della guerra in ucraina
Prima dell’inizio della cerimonia, Putin e Xi Jinping sembrano aver avuto colloqui riservati sulla situazione in Ucraina. Anche se non sono emersi dettagli su questi incontri, la presenza di due leader così influenti a Mosca testimonia un possibile coordinamento sul conflitto in corso.
Anche Lula da Silva, Maduro e Vucic hanno partecipato all’evento, mostrando sostegno alla Russia in un momento delicato per la diplomazia internazionale. La scelta di Fico di partecipare nonostante l’opposizione dell’Unione Europea riflette le divisioni interne al continente sulle strategie da adottare verso la Russia e l’Ucraina.
Questa edizione della parata di Mosca si presenta dunque come una manifestazione non solo commemorativa ma anche politica, dove ogni presenza e parola hanno un significato bilanciato tra ricordo storico e dinamiche di potere attuali. I prossimi giorni saranno cruciali per capire se ci saranno sviluppi nelle trattative o se il conflitto continuerà lungo la strada degli scontri e delle sirene di allarme.