La germania stringe le regole su cittadinanza e ricongiungimenti familiari per i migranti irregolari
La Germania, sotto il cancelliere Friedrich Merz, inasprisce le norme sull’immigrazione per i migranti irregolari, limitando ricongiungimenti familiari e aumentando a 5 anni il periodo per la cittadinanza.

La Germania, sotto il nuovo cancelliere Friedrich Merz, ha inasprito le norme sull’immigrazione, limitando ricongiungimenti familiari e allungando i tempi per la cittadinanza, puntando a ridurre i flussi irregolari. - Unita.tv
La germania ha deciso di inasprire le norme riguardanti l’immigrazione, concentrandosi specialmente sui migranti irregolari. Dopo l’arrivo del nuovo cancelliere Friedrich Merz, il governo ha varato misure più severe per regolamentare i ricongiungimenti familiari e i criteri per acquisire la cittadinanza. Il ministro degli Interni Alexander Dobrindt ha definito questo passo una “giornata decisiva” nella lotta contro l’immigrazione non autorizzata, ma le reazioni non si sono fatte attendere. Scopriamo come si stanno muovendo le autorità tedesche e quali implicazioni avranno questi cambiamenti.
La stretta tedesca contro i migranti dopo l’elezione di Merz
Dall’insediamento di Friedrich Merz, la germania ha modificato radicalmente la propria politica sull’immigrazione. Già nel mese di marzo, poco dopo la sua elezione, il cancelliere ha deciso di rafforzare i controlli alle frontiere, cercando di bloccare quante più persone possibile, a prescindere dallo status formale dei migranti. Non sono state fatte distinzioni particolari neanche per chi era in possesso di documenti o richieste d’asilo in attesa di esame.
Questa nuova direzione ha suscitato attenzione non solo a livello nazionale, ma anche in sede europea, vista l’iniziativa di alcuni paesi dell’UE per coordinare rimpatri e gestione dei migranti irregolari. Nei fatti, la germania sembra voler seguire una linea molto rigida, inserita in un contesto dove i governi cercano di aggiornare le norme per affrontare i cosiddetti “reati gravi” legati all’immigrazione clandestina. A quel punto, la scelta della germania si traduce in un tentativo concreto di arginare i flussi e scoraggiarne di nuovi.
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Limiti ai ricongiungimenti familiari e allungamento dei tempi per la cittadinanza
Il nuovo pacchetto di regole proposto da Dobrindt punta a cambiare i criteri fondamentali per i migranti irregolari o chi gode di forme di protezione minore, come quella sussidiaria. In particolare, si vuole ridurre fortemente la possibilità di ricongiungimento familiare a chi non sia riconosciuto come rifugiato. Questo rappresenta un cambio significativo rispetto alle politiche precedenti, che tendevano ad agevolare gli ingressi dei familiari stretti.
Parallelamente, il governo ha deciso di incrementare a 5 anni il periodo di residenza necessario prima di poter chiedere la cittadinanza tedesca. Tale termine era stato ridotto a 3 anni dall’ex cancelliere Scholz, ma adesso è stato cancellato, tornando quindi a una durata più lunga e, di fatto, più selettiva. Questi rigori intendono limitare gli aspetti attrattivi del sistema tedesco per chi arriva irregolarmente o gode di protezioni temporanee.
Opinioni a confronto e prospettive per il futuro
Le nuove direttive dovrebbero essere discusse in via ufficiale entro luglio, prima della pausa estiva del governo. Alexander Dobrindt sostiene che si riuscirà a diminuire i “fattori di attrazione” verso la germania per i migranti irregolari, con l’obiettivo di ridurre i flussi non autorizzati. Tuttavia ci sono pareri cauti, come quello dell’accademico Herbert Brücker, che evidenzia come l’impatto reale potrebbe essere limitato. Brücker fa notare che la stretta andrà principalmente a colpire richiedenti asilo con qualifiche elevate e reddito alto, categoria che il governo vorrebbe invece attirare per esigenze di manodopera.
Un mix di misure selettive per la politica migratoria tedesca
In questo senso, si profila un mix di misure rigorose e selettive, dove la germania scommette sulla differenziazione tra migranti irregolari e profili professionalmente più qualificati. Il dibattito continuerà a coinvolgere diversi livelli istituzionali e sociali, soprattutto mentre la questione migratoria rimane uno dei nodi più controversi del paese e dell’UE.