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la festa di maria ausiliatrice a torino il 24 maggio tra celebrazioni, storia e devozione popolare

La festa di Maria Ausiliatrice a Torino, il 24 maggio, unisce fede e cultura attraverso celebrazioni religiose, processioni e momenti di coesione sociale, richiamando devoti da tutto il mondo.

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La festa del 24 maggio a Torino celebra Maria Ausiliatrice con riti religiosi, processioni e momenti di comunità, richiamando fedeli e valorizzando la devozione salesiana legata a don Bosco. - Unita.tv

La celebrazione del 24 maggio dedicata a maria ausiliatrice richiama ogni anno migliaia di fedeli a torino, dove si trova la basilica che porta il suo nome. Questo evento cattura le attenzioni della famiglia salesiana e dei devoti sparsi nel mondo. La ricorrenza si caratterizza per una serie di riti, incontri e momenti spirituali, che affondano le radici in una storia profondamente legata a don bosco e alla nascita di una devozione intensa verso maria come madre protettrice. Vedremo in dettaglio le tappe delle celebrazioni, la storia di questa festa, le figure che animano l’appuntamento, e le iniziative che rendono viva questa giornata.

La festa come momento di coesione sociale e culture religiosa popolare

Oltre all’aspetto religioso, la festa di maria ausiliatrice serve a creare momenti di unione sociale. Le celebrazioni coinvolgono non solo i credenti ma anche rappresentanti delle istituzioni locali. Questa partecipazione comune aiuta a consolidare un senso di comunità, di appartenenza a un’identità condivisa.

Attraverso le processioni, i canti e le musiche, si rafforzano tradizioni culturali legate al territorio. La presenza di cori e gruppi musicali aggiunge vitalità all’evento, creando un’atmosfera in cui fede e cultura si intrecciano. Per molti, questa festa si traduce in un’occasione di ritrovo con familiari e amici, in un momento di gioia collettiva segnato dal rispetto di un rituale antico.

Le origini della devozione a maria ausiliatrice e la basilica di valdocco

La festa di maria ausiliatrice affonda le sue radici nel 1864, un anno di svolta per don bosco e la sua opera educativa. Don bosco, fondatore della congregazione salesiana, aveva nel cuore un sogno vissuto nel 1862: in sogno vide maria che lo proteggeva insieme ai suoi ragazzi durante una tempesta, un’immagine che segnò profondamente il suo cammino spirituale e pastorale. Da quel momento, maria ausiliatrice è stata scelta come madre e protettrice della famiglia salesiana, un simbolo di aiuto e protezione per tutti i cristiani che affrontano difficoltà.

La basilica dedicata a maria ausiliatrice, situata a valdocco, rappresenta il centro pulsante di questa devozione. Venne edificata nel periodo tra il 1865 e il 1868 proprio per custodire il quadro della madonna ausiliatrice, un’opera che mostra maria con il bambino in braccio e lo scettro, circondata da figure degli apostoli e evangelisti. La basilica non è solo un luogo di culto, ma custodisce anche le spoglie di don bosco e di altri santi legati alla comunità salesiana. A valdocco si raccolgono fedeli da ogni parte, scegliendo questo spazio come punto di riferimento per la preghiera e il pellegrinaggio.

Protagonisti della festa e ruoli principali a torino

Le celebrazioni sono animate da persone con incarichi specifici all’interno della famiglia salesiana. Il cardinale roberto repole svolge un ruolo centrale come preside della messa solenne delle ore 11, portando anche la veste di arcivescovo di torino e vescovo di susa.

Don hector gabriel romero guida la benedizione dei ragazzi nel pomeriggio, un momento chiave che sottolinea l’attenzione verso i giovani. Monsignor marco frisina interviene con la conferenza spirituale, offrendo una riflessione approfondita sulla fede. Don bejarano rivera, don jorge crisafulli e don leonardo mancini curano le messe mattutine, garantendo la continuità dei riti iniziatici della giornata.

Queste figure coordinano e accompagnano i fedeli, mantenendo tradizione e ordine nella quotidianità di una celebrazione collettiva e sentita.

Cerimonie e programmi della giornata a torino

Le celebrazioni del 24 maggio a torino si svolgono in modo intenso e coinvolgente. La mattina inizia presto, con messe fissate più volte: alle 7, 8, 9.30 e infine alle 11, quando si tiene la funzione solenne presieduta dal cardinale roberto repole, arcivescovo di torino e vescovo di susa. La corale della basilica accompagna i momenti liturgici con canti che uniscono i presenti in un clima di preghiera viva.

Il pomeriggio è dedicato a gesti particolarmente significativi. Alle 15, don hector gabriel romero, consigliere per la regione salesiana america cono sud, guida la benedizione dei ragazzi. Questo rito richiama l’attenzione sul ruolo di maria ausiliatrice come protettrice dei più giovani e di coloro che cercano sostegno spirituale. Di seguito, alle 15.30, mons. marco frisina, biblista e compositore noto anche per le sue opere musicali legate alla fede, tiene la conferenza intitolata “per maria incontro a cristo”. Qui si approfondisce la funzione di maria come mediatrice nelle vite dei fedeli, un tema centrale per chi vive la devozione salesiana.

L’evento si chiude in serata con una processione della statua della madonna. Alle 20.30 la statua parte da piazza maria ausiliatrice e percorre vie come corso regina margherita, corso principe oddone, strada del fortino e via cigna, prima di tornare al punto di partenza. La processione è seguita da numerosi fedeli e può essere vista anche da chi non è presente grazie alla diretta su rete 7, telepace e sulla pagina facebook “il cortile del valdocco”.

Diffusione delle celebrazioni in altre città italiane

Oltre a torino, la festa di maria ausiliatrice coinvolge altre realtà italiane. Un esempio significativo è a reggio calabria, dove l’istituto maria ausiliatrice organizza una festa che unisce la devozione a maria con un momento dedicato al “grazie”. Si tratta di un appuntamento che valorizza il senso di gratitudine e la speranza presente nelle comunità religiose locali.

Questi eventi dimostrano come la fede verso maria ausiliatrice non si limiti a pochi luoghi, ma si estenda a molte comunità italiane; la festa diventa così un patrimonio condiviso, che coinvolge gruppi diversi, mantenendo viva una tradizione radicata nella cultura religiosa del paese.

Possibili tensioni legate alla festa e al suo impatto pubblico

Non mancano, ogni tanto, alcune critiche legate a come la festa si organizza o a come viene raccontata dai media. Qualcuno ricorda l’importanza di non dimenticare chi non partecipa alle celebrazioni o chi non condivide la fede religiosa, suggerendo una maggiore attenzione alla pluralità di opinioni.

Nonostante queste voci, la festa conserva un valore positivo nel promuovere messaggi di solidarietà e speranza. I momenti di preghiera e condivisione superano spesso le diversità, facendo della ricorrenza un’occasione che coinvolge persone di varia provenienza, al di là delle differenze culturali o di credo.

Il significato spirituale della festa di maria ausiliatrice

Questa ricorrenza rappresenta un momento per guardare al ruolo di maria nella fede cristiana. Lei è considerata la madre di dio e colei che protegge e assiste i fedeli tramite la sua intercessione presso dio. La sua figura rappresenta un modello di fedeltà e dedizione, un punto di riferimento per chi pratica la fede cattolica.

La festa diviene l’occasione per ringraziare i doni ricevuti e chiedere aiuto nella vita quotidiana. La partecipazione alle messe, alle preghiere e alle processioni rafforza il legame con questa figura. In molti si raccolgono nelle comunità per pregare insieme e rinnovare la propria devozione, percependo questa giornata come un tempo speciale dedicato alla protezione materna di maria.