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La fda amplia le avvertenze sui rischi cardiaci dei vaccini pfizer e moderna per i giovani dai 16 ai 25 anni

La Food and Drug Administration richiede a Pfizer e Moderna di aggiornare le avvertenze sui rischi cardiaci dei loro vaccini anti covid, evidenziando casi di miocardite tra i giovani.

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La FDA richiede a Pfizer e Moderna di aggiornare le avvertenze sui rischi di miocardite e pericardite nei giovani tra 16 e 25 anni, basandosi su dati recenti, mentre si apre il dibattito pubblico negli Stati Uniti sulla trasparenza e sicurezza dei vaccini anti-Covid. - Unita.tv

Nuove indicazioni dalla Food and drug administration spostano l’attenzione sui possibili effetti collaterali cardiaci associati ai vaccini anti covid di Pfizer e Moderna. La decisione arriva dopo che sono emersi casi di miocardite e pericardite soprattutto tra i giovani uomini fra i 16 e i 25 anni, portando a una revisione delle raccomandazioni precedenti. Andiamo a vedere i dettagli di questa novità e le reazioni in corso negli Stati Uniti.

La richiesta della fda: estendere l’avvertimento sui rischi cardiaci per i vaccini comirnaty e spikvax

Qualche giorno fa, la fda ha inviato una lettera formale a Pfizer e Moderna, chiedendo che venga aggiornata la documentazione relativa ai loro vaccini anti covid, rispettivamente Comirnaty e Spikevax. Il cambiamento principale riguarda l’aggiunta di un’avvertenza più ampia sui casi di infiammazione al cuore, in particolare miocardite e pericardite, per i maschi dai 16 ai 25 anni.

Fino a poco tempo fa, le precauzioni erano focalizzate su fasce d’età più ristrette: 12-17 anni per Pfizer e 18-24 per Moderna. La nuova indicazione amplia quindi il range a partire da 16 anni e fino ai 25, a seguito delle evidenze raccolte dalla campagna vaccinale 2023-2024, durante la quale gli episodi di infiammazione cardiaca si sono concentrati proprio in questo intervallo d’età.

Dati raccolti dalla fda e tempistiche per le aziende

Il documento della fda sottolinea che la richiesta arriva da dati raccolti nei mesi scorsi, in cui i casi di miocardite sono risultati più frequenti fra i giovani uomini in quella fascia. Le aziende hanno ricevuto 30 giorni di tempo per rispondere o contestare la richiesta. Al momento non sono chiari i loro riscontri ufficiali.

I dati sul rischio di miocardite e pericardite legati al vaccino, cosa dicono i centri per il controllo delle malattie

La fda precisa che in generale i casi di miocardite o pericardite dopo una dose di vaccino anti covid rimangono molto rari. In media, nei maschi sotto i 65 anni si stimano circa 8 casi su un milione di dosi somministrate. Il dato cambia però esaminando tutta la fascia fra 16 e 25 anni, dove si registrano 38 casi per milione, una frequenza quasi quattro volte più alta.

I Centers for Disease Control and Prevention , agenzia governativa che monitora la salute pubblica negli Stati Uniti, hanno specificato che queste infiammazioni tendono a risolversi rapidamente dopo la comparsa, senza conseguenze permanenti. Inoltre, dicono che negli ultimi anni non è stato rilevato un aumento significativo di eventi avversi legati a queste patologie nella fascia tra 12 e 39 anni.

Questo fa parte di un quadro complesso, perché i vaccini restano considerati efficaci nella prevenzione di forme gravi di covid, ma le autorità sono chiamate a bilanciare le informazioni per tutelare la salute soprattutto dei più giovani.

Bilanciamento tra efficacia e rischi

Questo fa parte di un quadro complesso, perché i vaccini restano considerati efficaci nella prevenzione di forme gravi di covid, ma le autorità sono chiamate a bilanciare le informazioni per tutelare la salute soprattutto dei più giovani.

Il contesto politico e la trasparenza tra fda, aziende farmaceutiche e il dibattito pubblico negli stati uniti

La comparsa pubblica di questa richiesta della fda, arrivata un mese dopo l’invio ufficiale della lettera, ha acceso il dibattito su come siano stati gestiti i dati degli eventi avversi nei mesi scorsi. La questione è emersa, soprattutto, durante una udienza della Commissione per la sicurezza interna e gli affari governativi del Senato, dedicata al modo in cui le autorità sanitarie hanno trattato e comunicato i rischi legati ai vaccini anti covid.

Fra i testimoni c’era anche Aaron Siri, avvocato che ha collaborato con Robert Kennedy jr., noto oppositore dei vaccini covid. Siri ha chiesto con forza che la fda ritiri le autorizzazioni per i vaccini, sostenendo che gli effetti collaterali non siano stati adeguatamente considerati.

La risposta del dipartimento della salute e dei servizi umani

Dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, il portavoce Andrew Nixon ha difeso la decisione della fda, affermando la necessità di garantire trasparenza sui rischi e l’efficacia delle soluzioni vaccinali. Nixon ha sottolineato che Pfizer e Moderna devono aggiornare le informazioni rivolte ai cittadini sui possibili eventi avversi collegati, soprattutto le infiammazioni cardiache.

Questo episodio mostra il difficile equilibrio tra comunicazione pubblica, sicurezza e fiducia nelle campagne vaccinali in corso, un aspetto centrale nella gestione delle emergenze sanitarie nel 2025.